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"VAI VAI VAI"
"CRISTO VANYA TIRA IL PALLONE"
"con i piedi Vanya con i piedi"
"no gesù cristo no"
"MI DISPIACE SE NON SO GIOCARE A CALCIO COME VOI"
"Diego non vale cambiare la traiettoria della palla eh"
"chissene, tanto si vince lo stesso"
"stai zitto testa di-
"AO CALLATE"

Che palle ho perso.
Faccio schifo anche a calcio.
Non che io sia così brava a fare qualche altro sport eh, che sia chiaro.

Il sindaco questa settimana ha richiesto la nostra presenza per cerimonie varie in onore degli eroi di questa città, amen.
Boh a me sta medaglia non me l'hanno ancora data. Bah fate voi..
Nulla di entusiasmante a parte il fatto che Luther si è così emozionato che ha vomitato in casa prima di partire. Addosso a Diego. Non vi dico altro..


"t/n sveglia"
"mamma?"
"no cogliona, sono Klaus"
"AHAHHAHA MOIO" "scusami tanto"
"alzati che ti devi fare la doccia. Io ho appena finito" dice per poi uscire di camera mia.

Si di solito c'è un ordine e un orario preciso nella nostra famiglia per fare la doccia. Sennò è tutto incasinato e si litiga sempre (tanto si litiga lo stesso)
A regola io sono sempre l'ultima a fare la doccia quindi prendo il tempo che voglio.

Mi alzo e mi giro verso la piantina di cactus sul davanzale della finestra.
Non so ogni quanto devo dargli l'acqua quindi può darsi che muoia presto.
Mi affaccio alla finestra per vedere se c'è il tizio che vende riviste vintage di arredamento per casa...e si c'è. Dopo ci andrò. Ho veramente bisogno di cambiare lo stile di questa camera.
La voglio verde chiaro con tante piante che pendono dal soffitto e tanti acchiappa sogni.
Dicono che se si vuole cambiare noi stessi allora bisogna anche cambiare le cose che ci circondano sennò saremo sempre abituati a fare e vedere le stesse identiche cose e non cambieremo mai nulla nella nostra vita.

Prendo il kit da bagno e l'uniforme nuova che mi ha comprato mamma.
Prima di comprarla mi ha chiesto se volevo una taglia superiore, visto che stavo crescendo credeva che anche il seno sarebbe aumentato ma..no.
Non ho mai avuto una taglia così abbondante nonostante la mia età.
No capisco come mai c'è gente che è più sviluppata di me. E che cazzo.

Scendo le scale e, come mio solito, scivolo giù perché ho mancato il solito scalino del cazzo.
Mai una giusta eh.

Riprendo la mia roba e vado verso il bagno celeste.
Ci sono tre bagni in casa: uno rosa, uno per nostro padre e uno celeste -il mio preferito.

Apro la porta scorrevole e me la chiudo alle spalle senza far rumore.
La vasca è la mia parte preferita ma credo che tutti in famiglia amino questa vasca.
È fatta di marmo bianco e non ha i piedini quindi è praticamente attaccata al pavimento.
È circondata dalle finestre che per ragioni ovvie sono coperte da tende color celeste.
Il muro può sembrare semplice bianco ma è decorato leggero leggero con filo argentati.
Si chiama bagno celeste non solo per le tendine ma anche per il suo magnifico pavimento con le piastrelle celesti. Ma non un celeste sgargiante, io intendo mattonelline piccole che si alternano tra il trasparente e il celeste.

Io ho scelto questo orario per la doccia per un motivo: a quest'ora apro le tende e la luce entra dalle finestre e va a riflettere contro le piastrelle. quelle trasparenti riflettono la luce e la fanno rimbalzare per il bagno creando un effetto di luce celeste da tutte le parti.
Ecco perché bagno celeste.

Mi avvicino alla vasca e apro il rubinetto per farla riempire. Nel mentre verso il sapone alla lavanda. Dio che buona la lavanda.

Mi avvicino allo specchio argentato e mi guardo.
Non dico nulla.
Siamo solo io e lo specchio.
Non noto nulla di diverso dal solito.
Niente di niente.
Forse i capelli sono troppo lunghi, dovrei farmeli corti corti e scalati.

Manca poco e esce l'acqua di fuori cristo.

E magari ci fosse lui a fare la doccia con me.
Magari cazzo.
Magari.

Mi tolgo la parte sopra del pigiama e neanche il tempo di togliermi la parte di sotto che..
"OH CAZZO" urla qualcuno.
"OMMIODIO" urlo a mia volta.
Cerco la maglietta il più veloce possibile e me la rimetto.
Mi giro e vedo lui.
"CINQUE PORCO-"
"NONONO QUESTA È LA MIA ORA BRUTTA STREGA"
"BRUTTA STREGA A CHI CHE SEI STATO TE A ENTRARE QUI MENTRE ERO PRATICAMENTE NUDA"
"NON ERI NUDA, AVEVI IL REGGISENO CHE POI NON TI SERVE A NIENTE VISTO CHE NON HAI PRATICAMENTE NIENTE. E POI QUESTA È LA MIA ORA"
...
Quanto cazzo è bello quando si incazza.
Quando è in pigiama e si incazza.
Quando è mezzo assonato e si incazza.
È praticamente sempre bello.
Il sul ciuffo che la mattina è mezzo di qua e di là.
La sua voce stupenda che quando parla con me sembra di essere su un altro mondo.
E poi.. e poi..
No aspetta un attimo..
"HAI APPENA DETTO CHE SONO PIATTA"
"GUARDATI E TE LO DICI ANCHE DA SOLA"
"FAMMI IL PIACERE CINQUE E VATTENE"
"assolutamente no" ha cambiato il tono della voce vedo. Che si sia calmato?
"fatti la doccia allora con me visto che ci tieni tanto al tuo -orario- fasullo" lo stuzzico.
"vai allora fammi passare" e mi sposta con la forza.

No non credo di aver capito.
Era un prank? non credo.

"amo senti, per quanto TI possa piacere io devo farmi la doccia e la vasca mi aspetta e se fai due più due riuscirai a capire che devo essere nuda per lavarmi no?"
"mi dispiace tesoro ma non lo so fare due più due"

Va bene ora lo ammazzo.

"fai come vuoi ma non togliere le bolle idiota"
Esco velocemente per andare in camera a prendere il costume perché fare la doccia con lui anche no.

MA
MI HA CHIESTO DI FARCI LA DOCCIA INSIEME..
no..non me l'ha chiesto..sono io che mi faccio troppi film mentali..che cogliona che sono..
VABBÈ, MA CAZZO SARÒ IN VASCA CON LUI.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 30, 2022 ⏰

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