11.

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Mi è venuto a noia il comportamento di Cinque.
Deve crescere quel figliolo.

Entro dentro casa per cercarlo.
"Cinque" grido "Cinque dove sei?"
Accorre Ben che mi ha sentita urlare.
"Che urli"
"Sto chiamando Cinque"
"Ma vallo a cercare, non scenderà mai se lo chiami e basta" ride Ben.
Non so cosa ci sia da ridere.

Neanche il tempo di salire il primo gradino che suona la sirena.
Là fuori c'è qualcuno che ha bisogno del nostro aiuto.
Tutti corrono nelle proprie camere a mettersi la tuta e le maschere.
Salgo le scale velocemente e vado in camera mia, contrassegnata dal numero 8.
Apro l'armadio e indosso la tuta.
Mi sistemo i capelli facendomi una coda a cavallo e poi metto la maschera.
Apro la porta e davanti a me trovo proprio lui, Cinque.
Facendo finta di niente scendo le scale e corro verso l'uscita.
È dura non considerare Cinque, ma c'erano delle persone in pericolo.

Arriviamo alla banca.
Appena entriamo notiamo 8 grossi tipi loschi che prendono di ostaggio delle persone.
Menomale che sono 7 così ognuno ne sistema uno.
Uno ha la pistola puntata verso una bambina di circa quattro anni, non ne sono certa.
Mi concentro, penso a Cinque...il pizzicorio ritorna e...BOOM.
Scaravento l'uomo contro il muro con il pensiero.
Che figata.
Tutti gli altri ladri mi guardano stranissimi per poi di cercare di scappare.
"No no cari miei" dice con una vocina allegra Cinque "voi non scappate".
Si teletrasporta sul banco della cassa e poi dopo davanti al ladro fino a che, con una spillatrice gli colpisce la testa.
Quanto è bello quando fa finta di essere figo.
Si dà tantissime arie.
È simpatico anche per questo.
Dopo gli avrei parlato, ne sono sicura.
Il finale è stato dato a Ben.
Ogni volta deve farsi sempre una doccia dopo che lottiamo.
I suoi polpi interni, se possiamo chiamarli così, sono molto affamati e pericolosi.
In breve, si sporca sempre di sangue.
Corro verso la porta di uscita e faccio uscire tutti gli ostaggi.
Dopo arriva Reginald che ci fa uscire e ci mostra in pubblico, di nuovo.
"L'Umbrella Academy signori e signore" dice altezzoso papà.
Come se fossimo degli animali da circo.
Che coglione.

Dopo le interviste ritorniamo a casa e ci riposiamo.

Mi butto sul divano a pancia all'insù e arrivano Ben e Klaus.
"Ben sei stato bravo" ride Klaus.
"Io almeno ho fatto qualcosa rispetto a te.
Non facevi altro che parlare con i fantasmi" dice Ben.
"Ragazzi smettetela, siete stati bravi entrambi"
Ci mettiamo a ridere.
Non so neanche per quale motivo ma le loro facce viste dal basso sono buffe.

Ripenso a Cinque.
Mi alzo piano piano dal divano.
"Vado a parlare con lui" dico convinta.
"Ok vai" risponde Ben. Lui sa di chi sto parlando.
Klaus sembra un pesce morto. Non sa affatto di chi si tratta.
Rido e poi salgo al piano superiore.

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