-Non ce la faccio- penso irritata.
Non voglio salire sopra e rifare l'ennesima figura di merda del giorno.
Mi giro e scendo le scale quando qualcosa -o meglio qualcuno- mi ferma.
È Cinque.
Mi tiene ferma la mano.
Come se volesse che io rimanessi.
Lo guardo per qualche secondo senza dire niente. Non so che dire.
Ovviamente non si cheta mai..."Ehi, vai via di già?"
"Volevo solo salire nella mia stanza, poi ci ho ripensato" dico secca.
"Ah" risponde con tono deluso "pensavo volessi parlare con me"
"Con te? No, che ti viene in mente" faccio una risata isterica.
Che imbarazzo.
Il bello è che non volevo neanche fare una figura di merda oggi e invece eccoci qui.
Cinque mi guarda.
"Nanerottolo" dico sottovoce.
Mi guarda confuso e arrabbiato.
"Ti irrita vero?" dico ridendo.
"Diciamo che se lo pronunci te non mi da tanto fastidio"
Fa un sorrisetto.
Divento tutta rossa, è così carino.
-No, che succede-
Lo stomaco si irrita di nuovo.
Queste cazzo di farfalle.
Ora prendo un farmaco e le uccido tutte.Guardo Cinque e inizio a ridere.
Le farfalle mi stanno facendo un brutto scherzo.
Per evitare ulteriori danni alla mia solida dignità, mi stacco veloce dalla sua presa e salgo le scale senza voltarmi.Apro la porta con il numero 8 sopra e la chiudo.
Mi butto sul letto a peso morto e guardo il soffitto.
Penso a quello che mi fa provare Cinque.
Quando sono con lui mi sento bene.
Anche con Ben mi sento bene ma è una sensazione diversa quella che provo con Cinque.
Non lo voglio ammettere ma sto cominciando a pensare che mi piaccia Cinque.Si apre la porta.
Non mi importa chi sia entrato in questo momento. Voglio solo pensare a lui.Come non detto, non solo lo potevo pensare ma lo potevo anche vedere visto che è lui l'infiltrato in camera mia.
Mi alzo lentamente e lo guardo scrutando i minimi dettagli del suo volto.
I suoi occhi, verdi, stupendi, ti perdi se li fissi.
Per non parlare dei capelli, quel marrone mi affascina.
-Dio quanto è stupendo- penso.
Mi accorgo che sono immobile a fissarlo.
Che imbarazzo Gesù.
Distolgo lo sguardo.
"Che ci fai qui" domando.
"Sei scappata e volevo vedere perché"
"Non sono scappata, sono solo andata in camera mia a riposarmi"
Faccio la dura con lui perché capirebbe cosa ho che non va.
"So che hai" dice ridendo.
"Ah si eh" rispondo preoccupata.
"Sei solo intimidita"
"..."
"Sei intimidita dal mio potere stupendo" ride.
"Dio che spavento, pensavo dicessi un'altra cosa" rispondo ridendo ma subito mi fermo.
Mi era scappata quella frase.
"Cosa pensavi che dicessi" domanda Cinque.
"No niente" dico piano.
Ci fissiamo per un po' ma io cerco di evitare il contatto visivo.
Mi guarda sempre preoccupato.
"Ehi ma che hai Otto?"
"Nulla, sono solo stanca"
"Sei stanca da tutta la settimana?"
"Si diciamo"
"Capito..." risponde per poi fare un sorrisetto.
Si avvicina piano piano a me.
Il mio stomaco comincia a volare.
Secondo il mio parere è troppo vicino.
Sento il suo fiato caldo vicino alla mia faccia.
In quel momento ho iniziato ad arretrare verso il muro.
Visto che ero seduta sul letto, pure Cinque ci è venuto e continuava ad avvicinarsi.
Sento il muro dietro le mie spalle.
Arrossisco subito.
Lui lo nota infatti ride.
"Cinque, io.." dico a sottovoce.
Poi rompe il silenzio.
"SOLLETICO" urla per poi uccidermi dalle risate.
"Basta Cinque basta" rido.Dovete sapere che con me il solletico finisce male.
Più o meno ci sono di mezzo calci e cazzotti.Cinque smette di torturarmi.
"Ah menomale" rido.
Si stacca da me ed io faccio dei forti respiri per recuperare le forze.
"Stai meglio ora?" domanda.
"Diciamo di si" rido.
Si alza dal letto e si avvicina di nuovo a me.
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My Five✨
FanficLa storia di t/n Otto Hargreeves con Cinque prima che scomparisse dall'Umbrella Academy. Storia in prima persona. Frutto di pura immaginazione. Se avete idee, vi prego di scrivermele. Grazie☺️