Confidenze

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POV. ISABELLA

Indugiai un paio di secondi sul da farsi, mordendomi il labbro inferiore.
Evandro, nel frattempo, mi rivolgeva uno sguardo interrogativo, aspettando che proferissi parola.
Mi avvicinai a lui e mi sedetti sul divano, alla sua destra.

"Allora? Sputa il rospo, dai!" mi incitò a parlare.

Ridacchiai per la sua curiosità e presi la parola.

"Andrò dritta al dunque: perché mi hai guardata nelle prime puntate?" chiesi con tono fermo mentre i miei occhi fissavano i suoi.

Portò la mano sul viso, strofinando con il pollice e l'indice il mento, come se stesse cercando di far riemergere quel ricordo; poi rispose.

"Così, non c'è nessun motivo specifico. Semplicemente sono attratto dalle cose particolari e tu sembravi, anzi sembri, particolare."

Iniziai a torturarmi le mani mentre un pensiero si impossessava della mia mente.

"Ma particolare in senso negativo...o positivo? Perché non parla in modo chiaro?!"

Come se mi avesse letto nel pensiero, continuò a parlare.

"Ti spiego meglio. C'è qualcosa in te, non so cosa ma spero di scoprirlo presto, che mi spinge a cercare un contatto, a volerti conoscere meglio. Oddio, detta così sembra inquietante però-" accelerò il ritmo della voce, nervoso.

"Fermo, fermo." subito lo bloccai.

"Ho capito cosa intendi -sospirai- anche perché, in un certo senso, è ciò che ho sentito anch'io." confessai.

Evandro spalancò un attimo gli occhi, rispondendomi subito dopo.

"Allora, che ne dici di iniziare già da adesso? Parlami un po' di te!" mi incitò mettendosi seduto meglio.

"Che vuoi sapere di preciso?"

"Raccontami tutto quello che vuoi, la presentazione di Maria non mi basta." affermò con un mezzo sorriso.

"Okay, allora. Ho iniziato a studiare danza appena compiuti sette anni. Per molti anni ho vissuto col desiderio di lavorare nel campo della danza, magari in qualche compagnia di contemporaneo, però non sempre con la danza si vive..."

"Nemmeno col canto..." aggiunse lui.

Annuii tristemente e continuai.
"Per questo mi sono iscritta alla facoltà di lettere, anche se neanche con questa laurea si trova subito un impiego, cioè, non sempre, però è l'unico campo in cui mi trovo meglio. Oltre alla danza, ovviamente."

"Bellissimo questo corso! Sarebbe piaciuto anche a me iscrivermi lì, se non fossi negato con le materie umanistiche." alzò un sopracciglio divertito.

"In compenso, però, hai una voce stupenda!" mi uscì di getto.

"Beh, grazie, Isa. Mi fa piacere che almeno tu lo pensi." si rabbuiò improvvisamente.

"Ehi! -gli poggiai una mano sul braccio- è successo qualcosa?" chiesi preoccupata.

Evandro spostò il suo sguardo dal mio, concentrandosi sul tavolino che avevamo davanti.

"Ultimamente le cose non vanno bene con Rudy. Ho paura voglia sostituirmi." pronunciò l'ultima frase con un filo di voce che quasi non riuscii a sentirla.

"Ma perché?! Io ho seguito tutti gli speciali del sabato, lui stravede per te. Vedrai che si tratta solo di un paio di giorni "no", sono certa che tu gli piaci e tanto anche."

Evandro appoggiò la mano sopra la mia e la strinse appena.

"Ti ringrazio, Isa, anche se non penso che i miei pensieri siano infondati. Un paio di giorni e arriverà una bella busta rossa, fidati." sorrise amaramente.

Lo guardai dispiaciuta e decisi di cambiare argomento, sperando che quell'idea abbandonasse la sua testa.

"Ti va di raccontarmi un po' di te?"

"Cosa vuoi sapere di preciso?" mi rispose con un'altra domanda.

"Ehi! Non mi copiare!" scherzai facendo riferimento al momento in cui avevo pronunciato la stessa frase, diversi minuti fa.

"E va bene! -portò le mani al petto- Allora, vengo da Roma, ma questo già lo sai, non sono una persona estremamente loquace, al contrario sono parecchio timido."

Lo guardai corrugando le sopracciglia.

"Che c'è?" chiese subito.

"Non mi sembravi timido, cioè, con me non lo sei."

"No, hai ragione, in realtà con te mi sento a mio agio, strano perché ci conosciamo da poco, eppure mi viene naturale confidarmi, come è successo prima."

"E di questo ne sono felice!" gli dissi sorridendo.

Evandro stava per ricominciare a parlare quando un trillo ci interruppe.

"Isa, potresti spegnere il forno? Un attimo sto pulendo una cosa." urlò Federica.

"Certo! Faccio subito." le risposi alzandomi malvolentieri dal divano.

Evandro mi seguii e iniziò ad apparecchiare la tavola.
Nel frattempo io spensi il forno e tirai fuori la lasagna fumante.

"Che profumino!" pensai beandomi di quel buon odore.

Dopo aver avvisato gli altri, Evandro mi affiancò e mi aiutò a mettere nei piatti la lasagna.

"Ti va di sederti accanto a me? Così continuiamo la conversazione."

Alzai lo sguardo e annuii sorridendo.

Pochi alla volta, arrivarono in cucina tutti i ragazzi, prendendo ognuno il proprio piatto.

"Ragazze, è buonissima, davvero complimenti!" affermai dopo aver inghiottito il primo morso, rivolgendomi ad Arianna e Kika.

Dopodiché tutti cominciarono a chiacchierare. Io, dovendo sbrigarmi perché poco dopo avrei avuto lezione, mangiai velocemente scambiando qualche parola con Evandro e Samuele che stavano seduti ai lati.
Lavai accuratamente il mio piatto, presi il borsone e mi diressi in sala.
Ad attendermi trovai Elena D'Amario con un elastico per lo stretching in mano.
Ho sempre ammirato Elena, una ballerina che ha sempre puntato a migliorarsi, senza fermarsi mai. Una carriera piena di successi, di soddisfazioni, che era ciò a cui ambivo anch'io.
La ragazza di fronte a me mi accolse con un sorriso e mi diede il benvenuto nella scuola.

"Isabella, io direi di iniziare con lo stretching, che ne dici?" mi propose porgendomi l'elastico.

Lo presi e cinsi la pianta del piede destro con esso, tirando quanto più potessi.
Dopo venti minuti di stretching, Elena cominciò a spiegarmi la coreografia.
Non sembrava particolarmente difficile, perciò la memorizzai velocemente.
Passate le due ore, venni raggiunta in sala da Mattia Tuzzolino, colui che mi avrebbe seguito per quanto riguarda l'hip hop.
Gli porsi la mano per presentarmi e subito gli comunicai di non avere basi di quello stile che, tuttavia, mi aveva da sempre molto affascinata.
Mattia mi rispose di non preoccuparmi e iniziò a spiegarmi una coreografia molto semplice, correggendo ogni errore.
Anche questa lezione finì in un batter d'occhio e, dopo aver salutato Mattia, mi avviai verso la casetta, pronta a fare una dormita di almeno dieci ore.

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SPAZIO AUTRICE:
SCUSATEMI!!!
Raga, intanto buonasera!💗
Sono davvero dispiaciutissima per questo immenso ritardo. Sono state due settimane particolari, direi più che altro un periodo "no" per motivi che vanno dall'università alla mia vita personale.
Vorrei ringraziare tutti coloro hanno continuato/iniziato a leggere la storia durante questa mia assenza.
Spero che questo capitolo vi piaccia; il prossimo è già in cantiere.
Grazie infinitamente per la pazienza!
Ps. Avete visto Sanremo? Siete content* per il podio? Chi tifavate?
Io tifavo Fulminacci⚡️, scoperta piacevole di questo Sanremo. Mi è dispiaciuto tantissimo vederlo così in basso, però tutto sommato sono soddisfatta del podio. Viva la musica che unisce sempre.
Al prossimo capitolo!💞

~miriadediparole

Persa nei tuoi occhi || EvandroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora