Strategie

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POV ISABELLA

Il serale
Era incredibile pensare che, tra soli cinque giorni, avrei calcato quel palco che avevo ammirato per anni e anni attraverso uno schermo.
Non vedevo l'ora di iniziare a lavorare con il direttore artistico, il quale, a differenza delle altre edizioni, non era Giuliano Peparini, il fratello di Veronica, ma Stéphane Jarny, un noto coreografo francese.
Quella mattina eravamo stati svegliati prima del solito. La redazione, infatti, aveva richiesto la nostra presenza per le nove agli studi.
Appena arrivati, un membro dello staff ci aveva divisi in gruppi e ci aveva invitati ad aspettare che venissimo chiamati un gruppo alla volta. Io ero capitata con Tommaso, Leonardo, Sangiovanni, Enula, Deddy ed Esa. Evandro, invece, era con Samuele, Giulia e Luca. Gli altri avevano formato l'ultimo gruppo.
Erano dei raggruppamenti non molto equilibrati. In alcuni vi erano pochissimi ballerini e molti cantanti, in altri ballerini e cantanti costituivano lo stesso numero.
Eravamo molto perplessi su tale divisione, ma sapevamo che, fra pochi istanti, ne avremmo scoperto il motivo.
Fu proprio il mio gruppo ad essere chiamato per primo, perciò lasciai un bacio sulla guancia a Evandro, che si trovava accanto a me, e mi avviai insieme ai miei compagni.
Trovammo solo sette banchi, con i nostri nomi affissi sopra. Su di essi stava, inoltre, una felpa color oro, uguale a quella che già indossavamo, ma con un disegno stampato sul retro.
Di fronte ai banchi, erano seduti Rudy Zerbi e Alessandra Celentano che ci guardavano con uno strano sorriso in volto.
Dopo aver preso posto, i due professori cominciarono a parlare.

"Vi starete chiedendo cosa ci fate qui, ebbene, quest'anno le squadre saranno tre, una per ogni coppia di professori." spiegò Zerbi.

"Tutti voi costituirete la prima squadra, la nostra. Siamo consapevoli di aver scelto gli artisti migliori, i più versatili, i più completi. Adesso tocca a voi. Siamo sicuri che farete tutti un ottimo lavoro."
completò la mia maestra.

Noi ragazzi ci guardammo pieni di determinazione. Sollevai la felpa e vidi bene il disegno, erano un paio di punte e delle cuffie con scritto "Zerbi-Celentano".

"In squadra con Zerbi, pft, questo sicuramente era il karma che aveva deciso di colpirmi." pensai alzando gli occhi al cielo.

Dopo averci congedato, il nostro gruppo si diresse verso la sala comune per elaborare una strategia per il serale.
I due professori ci avevano anche illustrato la dinamica del programma. Ci sarebbero state tre manche in totale. Nella prima, ci sarebbe stato un eliminato diretto. Nella seconda, una persona sarebbe andata al ballottaggio che si sarebbe svolto dopo la terza manche.
Ci avevano detto, inoltre, di iniziare a fare dei nomi per le possibili eliminazioni perché probabilmente sarebbe stata la squadra vincitrice a mandare il concorrente al ballottaggio.
Non avevano anticipato nulla, invece, riguardo la giuria. Dal mio canto, speravo che non ci fosse la Bertè come gli altri anni. Era un'indiscutibile artista, ma non mi piaceva il suo modo di giudicare, oltre a non sapere praticamente niente di danza.

"Isa, chi vorresti eliminare tu? Devi fare un nome per gruppo e poi facciamo il resoconto finale." mi chiarì Sangiovanni.

"Ehm...sì, allora, Rosa -lanciai un'occhiata dispiaciuta a Deddy- e...Luca."

Fu molto difficile, per me, prendere una decisione, soprattutto riguardo l'ultimo gruppo. Evandro per me era intoccabile, Sam e Giulia non avrei mai potuto, l'unico che restava, a malincuore, era Luca.
Tuttavia, i più nominati alla fine furono Martina, Rosa ed Evandro.
Udito l'ultimo nome, guardai implorante i miei compagni di squadra. Sapevo che fossero molto legati a Giulia, Luca e Samuele, però pensare a Evandro a rischio eliminazione...

No, non sarebbe dovuto accadere.

Poco dopo ci raggiunse anche la squadra delle Cuccarisa, composta da Tancredi, Raffaele, Martina, Rosa, Alessandro e Ibla.
Subito mi avvicinai a loro, congratulandomi con tutti tranne Rosa, che stava abbracciando Deddy dall'altra parte della stanza.

E in ogni caso nemmeno mi avrebbe permesso di aprire bocca.

Se questa era la situazione attuale, non riuscivo ad immaginare al serale cosa sarebbe successo con lei.
I ragazzi si riunirono in cerchio e, come avevamo fatto noi precedentemente, cominciarono a sviluppare una strategia efficace, parlando a bassa voce per non farsi sentire.
Dopodiché, arrivò anche la squadra della Pettinelli e della Peparini, formata, per l'appunto, da Evandro, Samuele, Luca e Giulia.

"E quindi che si fa?" disse Evandro, avvicinandosi a me.

"Dovete escogitare una 'strategia'." mimai le virgolette con le dita. Mi sembrava assurdo tutto ciò. Sei mesi insieme in casetta, loro sette, e pensavano che questi giochetti ci avrebbero fatto litigare. Tuttavia, conoscendo bene il programma, sapevo che, tra di noi, qualcuno avrebbe abboccato all'amo e allora sarebbe stato un enorme problema.

Evandro cercò di trattenere una risata. "Ti sembro una persona che potrebbe elaborare una strategia vincente?"

"Dai, vai, che i tuoi compagni ti stanno aspettando." lo spinsi scherzosamente.

                                          ~

Quella mattina, l'ultima prima del serale che si sarebbe tenuto il giorno dopo, mi ero svegliata con la necessità di chiarire alcune questioni rimaste irrisolte, anzi, per la verità, solo una: Rosa.
Così, dopo aver fatto colazione, mi ero avviata verso la stanza che condivideva con Martina, per cercare un confronto pacifico. L'avevo trovata davanti al pc, mentre appuntava delle cose su un quadernino.

"Isabella, hai bisogno di qualcosa?" mi chiese la ragazza con tono scocciato.

"Ti rubo solo qualche minuto, giuro. Volevo solo parlare con te della situazione che c'è tra noi..." esordii guardandola fissa negli occhi.

"Non c'è nulla di cui parlare, Isa. Vuoi sapere la verità? Semplicemente: non mi piaci. Non mi piacciono i tuoi modi, non mi piace il tuo essere la studentessa perfettina, quella che i professori mostrano come modello alla classe. Sono stanca di lavorare sodo e non ricevere mai, non dico un complimento, ma nemmeno sempre e solo critiche. Non ce la faccio più!" spiegò, chiudendo il computer.

"Rosa, capisco quello che vuoi dire e mi dispiace per ciò che stai provando, però prendertela con me non risolverà le cose." mi sedetti titubante accanto a lei.

"Lo so...è il mio carattere, purtroppo, tendo a dare le colpe agli altri dei miei fallimenti. Sicuramente starai pensando 'che bel carattere di merda che ha'"

Le rivolsi un sorriso rassicurante. "Ma no! Senti, puoi anche dire di no eh, ti va se oggi ci alleniamo insieme? Magari mi fai vedere le tue coreografie e ci lavoriamo."

"E l'ho detto io che sei la studentessa perfettina! -ridacchiò- Va bene, dai, ci sto! Grazie, Isa, e scusami per ogni cosa, sono stata davvero tremenda."

Mi alzai in piedi, stiracchiandomi. "Ci vediamo tra un'ora in sala!"

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SPAZIO AUTRICE:
Ciao raga!!💓
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto; in realtà pensavo di trattare già la prima puntata del serale, solo che all'ultimo mi è balenata un'idea in mente che riguarda anche voi.
Nei mesi in cui abbiamo "visto", anche se vedere è un parolone, Evandro al pomeridiano non sempre gli hanno assegnato canzoni che lo risaltassero. Bene, adesso chiedo a voi di dirmi che canzone avreste assegnato ad Evandro al pomeridiano o per un ipotetico serale. Le risposte che mi darete saranno le canzoni che gli verranno assegnate qui, nella ff. Aspetto le vostre canzoni, quindi!
Scusatemi se aggiorno poco, ma sono in sessione, perciò fino alla fine del mese mi sa che potrò aggiornare solo una volta a settimana.
Ma comunque, speriamo che questo chiarimento tra le due sia definitivo.
Grazie sempre per il supporto!!
Al prossimo capitolo!💜

~miriadediparole

Persa nei tuoi occhi || EvandroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora