POV. ISABELLA
"Quindi stasera che fate?" mi chiese Emma al telefono.
"Credo come Natale...ognuno prepara qualcosa e poi guardiamo un film." risposi mentre passavo lo smalto sulle unghie cortissime a causa di tutte le volte in cui le mangiucchiavo quando ero nervosa.
"Che serata noiosa!" ridacchiai.
"Emma, a parte gli shottini d'acqua di Evandro, non abbiamo alcol, te l'ho già detto!"
"Sempre Evandro hai in testa!" mi canzonò.
"Non è vero Em, senti, devo chiudere, ci sentiamo dopo."
"Isa ma che?!" non fece neanche in tempo a finire la frase che chiusi il telefono e lo bloccai, ponendolo sul comodino accanto a me.
"Ehi!" salutai con un sorriso Evandro che era appena entrato.
"Che fai?" chiese sedendosi accanto a me.
"Provo a togliermi il vizio di mangiarmi le unghie, magari dopo vent'anni riesco." dissi sospirando.
"Con lo...smalto?" domandò alzando il sopracciglio sinistro.
"È uno smalto speciale che, in pratica, fa schifo; -feci una smorfia- ha un sapore tremendo, così teoricamente dovrei smettere." gli spiegai.
"Oh, interessante!"
Iniziai a ridere per il tono che utilizzò e lui mi seguì, ridendo a sua volta.
"Che prepari per stasera?" gli chiesi mentre lasciavo asciugare le unghie.
"A parte i miei famosi shottini d'acqua che ormai hanno fatto il giro di Roma?" esclamò continuando a ridere.
"Hai sentito tutto?" facendo riferimento alla telefonata che, a quanto sembra, lui aveva ascoltato.
"Ci mancava solo questo" pensai tornando seria.
"Nah, solo quella parte, avrei dovuto sentire altro?"
"No no, nulla, tranquillo!" gli sorrisi per tranquillizzarlo e poggiai la testa sulla sua spalla.
Restammo così per un tempo indefinito, fino a quando il ragazzo alla mia destra non interruppe il silenzio.
"Sai, mi trovo davvero bene con te. Cioè, quando ho bisogno di confidarmi con qualcuno vengo sempre qui. Insieme a Sam sei la persona a cui tengo di più qua dentro." confessò mentre fissava un punto davanti a sé.
Alzai lo sguardo e gli lasciai un bacio sulla guancia.
"Anche tu per me lo sei, importante dico."Lanciai casualmente un'occhiata alla porta e notai Raffaele che ci osservava con un'espressione triste sul viso.
Nelle ultime settimane, da quando avevo ascoltato la conversazione tra lui e Deddy, lo avevo un po' evitato. Era stata una reazione dettata dall'istinto, involontaria, eppure non riuscivo più a comportarmi con lui come facevo di solito. Niente abbracci, niente baci sulla guancia inaspettati, nessun dialogo. Sembravamo due estranei.
Sapevo che prima o poi avremmo dovuto chiarire questa cosa, soprattutto perché lui non conosceva il motivo per cui mi ero allontanata.
Stemmo a fissarci per qualche altro secondo fino a quando lui non fece un cenno col capo e si allontanò."Ma è successa qualcosa tra voi due?" chiese Evandro che aveva assistito a tutta la scena.
"Sapessi, Ev, sapessi."
"No no, nulla, va tutto bene." risposi soprappensiero.
Evandro mi prese la mano destra e cominciò ad accarezzarla.
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Persa nei tuoi occhi || Evandro
FanficIsabella aveva l'abitudine di organizzare tutto anticipatamente per paura di lasciare indietro qualcosa di cui si sarebbe potuta pentire. E se fosse un semplice sguardo, impossibile da prevedere, a mettere in discussione tutti i suoi piani?