Capitolo 5

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-E tu che ne saij? To dici ij,nient.Nun saij niente e me! Si sul na bimba viziata.

Pov's Alice
Rabbrividisco al suono delle sue parole,come può definirmi così? Ho 17 anni e nonostante la mia piccola età,ne ho passate tante, forse troppe,ma lui questo non lo sa,non può nemmeno immaginarlo,è così facile attaccarmi e farmi del male,ma se fosse a conoscenza almeno un po' delle mie sofferenze,dei mostri con i quali sono costretta a convivere in ogni istante della mia vita,dei dolori e delusioni che inondano puntualmente il mio cuore,di certo non si comporterebbe così.

-Hai ragione,non so niente di te ma solo perché tu non mi dai la possibilità di conoscerti.
Sobbalza sentendomi pronunciare queste parole,forse non si aspettava che dopotutto ,avrei reagito con totale fermezza e pacatezza.
Molto probabilmente sono una stupida,e quasi sicuramente è stato sempre questo aspetto del mio carattere, che mi ha portato nella maggior parte dei casi,a farmi del male,ma nonostante ciò ho sempre cercato di trovare il lato buono nelle persone,e so bene che anche lui ne possiede uno, in fondo.

-Crirm,nun t conviene..
-Forse hai ragione,ma ti ricordo che putroppo dovremmo vivere sotto lo stesso tetto per molto tempo.
-Hai detto bene,"purtroppo".
-Vabbene,vedo che da parte tua non c'è proprio questa volontà di andare oltre.

Sfinita mi arrendo alla sua testardaggine,precipitandomi fuori dalla stanza. Per fortuna,sembra che non ci sia nessuno nei paraggi,non mi farebbe piacere farmi vedere in queste condizioni,con il trucco sbavato,le lacrime trattenute a stento e i segni marcati sul collo.
Lentamente mi avvicino alla ringhiera del grande terrazzo cercando conforto nelle stelle e nel cielo illuminato da una luna mozzafiato.

-Oh Alì,sei ancora sveglia?
Sento le braccia di Serena,avvinghiarsi lungo il mio corpo,stringendomi fortemente in esse.
-Si,non riuscivo a dormire.
Con il colletto del maglione cerco velocemente di nascondere i lividi,sperando con tutta me stessa di riuscire a mascherarli,non voglio metterlo nei guai,perché so che se raccontassi la verità a mia sorella non ci metterebbe un minuto a raccontarlo a nostra madre,che di conseguenza lo direbbe al padre di Ciro.
Nonostante tutto,non riuscirei a fargli una cosa del genere,non fa parte di me,non riesco ad essere così cattiva come lo è stato lui.

-Che hai? Sei triste?
-No,sono solo un pò malinconica.
-Dai racconta..
Ribatte,sedendosi su una delle sedie.
-Mi mancano i miei amici,le mie amiche di Roma..e Luca.
-Chi è Luca? No aspetta non mi dire..
-Si,si,è proprio quello che stai pensando
-Adesso voglio sapere ogni minimo dettaglio..
-No aspetta non iniziare a viaggiare con la mente,non eravamo fidanzati,ma abbiamo trascorso dei momenti bellissimi insieme.
Spiego cercando disperatamente di scacciare via dai miei pensieri Ciro .
Perché ?!?!
-Poi siamo dovute partire per venire qui e abbiamo deciso di dirci addio.
-Ua,e pcche nun me ritt nient?
(Perche non mi hai detto niente?)
-Il tuo accento napoletano è orribile,davvero!

.........

Spazio autrice
Buonasera a tutti,scusate il ritardo,sono stata molto occupata.
Spero vi piaccia❤❤

𝙳𝚘 𝚢𝚘𝚞 𝚋𝚎𝚕𝚒𝚟𝚎 𝚒𝚗 𝚖𝚒𝚛𝚊𝚌𝚕𝚎𝚜? #marefuori Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora