Capitolo 10

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-Nun t voglij chiu vrè accussi,e capit?

Pov's Ciro
Le sfioro dolcemente il viso,soffermandomi con il pollice sulle sue labbra carnose,diventate leggermente livide a causa di uno degli ultimi freddi primaverili.
Mi incanto alla vista di tanta bellezza,di tanta purezza,sprecate per essere guardate da occhi come i miei,occhi che conoscono solo il dolore,la rabbia,il rancore.Sento che quello che c'è tra noi non è un rapporto semplice,un legame tra amici,o "fratelli",è in realtá un qualcosa di forte,un qualcosa che va oltre il volersi solamente bene ma allo stesso tempo so che lei non è per me tanto quanto io non sia la persona giusta per lei.
Con quelle come lei ci vuole coraggio,coraggio nel mettersi in gioco,correre il rischio di poterci rimanere fregati,ed io questo non posso permettermelo,ma non posso stargli vicino e far finta che il mio tremore sia soltanto vento,freddo, non posso stare al suo fianco e fingere che vada tutto bene,ne tantomento essergli solo amico perché diciamoci la verità,due come noi,che si cercano in quel modo,che si desiderano così tanto,che si guardano con quella voglia matta di aversi ad ogni costo,non potranno mai essere solo amici.

-Arap l'uocchij e chiur o'cor. Chi ten o'core buon l'adda tenè chius.
(Apri gli occhi e chiudi il cuore. Chi ha il cuore buono,lo deve tenere chiuso!)
Le parole fuoriescono dalla mia bocca,tutt ad un tratto,come se in esse si nascodesse una sorta di preghiera nel starmi il piu lontano possibile.
-forse è la prima volta in vita mia,che ti do ragione.
Dice,appoggiando la sua testa sulla mia spalla. Le porto,dinuovo,la mano sul viso,sfiorandola delicatamente,per paura di fargli ulteriormente del male.
-Hai le nocche sporche di sangue..
-Nun è nient,nun t preoccupà.

Con molta nonchalance,mi prende per mano,invitandomi a seguirla dentro,per poter medicare le mie ferite.
-Nel bagno dovrei avere del disinfettante,vieni.
Dice,facendomi accomodare sul bordo della vasca,nel bagno privato della mia,"nostra" stanza,seguo con gli occhi ogni suo movimento,notando quanto sia ossessionata dalla mania del controllo,di poter e saper sempre controllare tutto e tutti.

-Fa male?
Chiede versando delle gocce di acqua ossigenata,tamponate subito dopo con un dischetto di cotone,utilizzato,presuppongo,per la rimozione del trucco e tutte quelle robe da ragazze.
-No,non è niente davvero..
Accorgendomi della sua presenza,tra le mie gambe,sento dentro me la voglia di baciare questa "maledetta" biondina aumentare sempre di più,la voglia di assaporarla,scoprirla per la prima volta,si fanno spazio tra i miei pensieri facendo riemergere tutto ciò che mi ero ripromesso di non fare. Senza riflettere e preso d'istinto,appoggio le mie labbra sulle sue,iniziando a baciarla,prima lentamente,poi sempre con più passione.

-Che hai fatto ?
Chiede,portandosi una mano sulle labbra.
-Nun o sacc manc ij Alì..
Scatto in piedi come se avessi toccato il fuoco,il paradiso con un dito,incredulo o forse troppo spaventato dalle sensazioni provate.
-Ciro,aspetta!

......

Spazio autrice
Finalmente,dopo un continuo scappare,sono riusciti a baciarsi,ma secondo voi può mai essere tutto rose e fiori? Spero vi piaccia.
Domani pomeriggio non so se riuscirò a pubblicare un nuovo capitolo,cercherò di fare tutto il possibile!
Buonanotte ❤❤❤❤

𝙳𝚘 𝚢𝚘𝚞 𝚋𝚎𝚕𝚒𝚟𝚎 𝚒𝚗 𝚖𝚒𝚛𝚊𝚌𝚕𝚎𝚜? #marefuori Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora