Capitolo 16

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Ogni cosa,ogni gesto o parola dette da lui erano sante,anche le violenze a cui ogni giorno ero sottoposta..

Pov's Ciro
Resto in silenzio,immobile con gli occhi sgranati puntati sulle sue cicatrici,ascoltando contemporaneamente il suo racconto,la sua storia orribile. Ho sempre pensato che fosse diversa dalle altre,che dietro alla sua facciata forte,al suo muro,si nascondesse un qualcosa di più grande,un qualcosa che le avesse segnato indelebilmente l'anima rendendola particolarmente speciale,ma non fino a questo punto.
-Che t'ha fatt?
(Che ti ha fatto)
Chiedo,sfiorando delicatamente il suo viso,marchiato da segni invisibili ,profondi e pungenti ,ferite che mai potranno essere rimangiate del tutto. Ansioso e ferito,attendo una sua risposta,ingoiando il fastidioso groppo di saliva formatosi tra la gola e lo stomaco.
-Certe cose non si dimenticano,quasi niente in realtà..
La disperazione nella sua voce strozzata è come una lama incandescente nel mio cuore,vorrei poter alleviare,anche solo leggermente,le sue sofferenze,vorrei poter fare di più,perché certe volte restare fermi a guardare fa più male,fa molto più male.

-Mi dispiace averti fatto del male..
-Non voglio la tua compassione,ti sto dicendo questa cosa perché penso che tu sia la persona giusta,non ne ho mai parlato con nessuno,non so il perché,ma sento la necessità di farlo con te..
Ammette,asciugandosi una lacrima caduta,un po per sbaglio,un po' perché troppo difficile per essere trattenuta.
-Io ci sono,oltre ogni cosa,sappi che ci sono..
La stringo forte tra le braccia unendo il battito del mio cuore al suo, sentendoli esplodere come un vulcano. -Nun o fà maij chiu !
(Non farlo mai più!)
-Ci proverò,te lo prometto.

Poggio le mie labbra sulle sue baciandola con passione,con desiderio di lei,di quello che siamo,di quello che riusciamo ad essere solamente con un bacio.

*messaggio telefono*
Ti stiamo aspettando al deposito,porta con te anche Alice.
                                Francesco.

Il nostro magnifico bacio viene fastidiosamente interrotto dal messaggio del mio "amico ",ovvero il promesso sposo della mia donna. Si,mia,lei è mia,è sempre stata mia,dal primo momento ,dal primo sguardo,dalla prima parola,dal primo batticuore,dal primo tremore di mani,lo è sempre stata,anche prima di conoscerla.
Certe persone sono destinate a noi,in un modo inspiegabile,per qualche strano caso, senti che è così e anche se cerchi il modo,anche quello più spietato e sbagliato,per non ammetterlo o semplicemente capirlo,è così,potresti scappare lontano,anche chilometri,anche andando in un posto completamente opposto dal suo,ci sarà sempre quel qualcosa che ti spingerà da lei.

-Vir ca.
(Guarda qua )
Dico lasciando trasparire tutta la gelosia provata.
-Sei geloso,per caso?
-Non ho bisogno di esserlo,tu si gia a mij!
-E chi te lo dice a te?
-Nun t convien o saij eh!?
-E perché no signor Ricci?
Ribatte con aria di sfida,facendo combaciare perfettamente i nostri corpi.
-O saij o pcche..

.....

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