-Ecco,hai detto bene,sei mia figlia e fai parte di questa famiglia adesso,non puoi disobbedire.
-Dopotutto quello che ho dovuto subire,dopo il male e il dolore,devo subire ancora altro!?!?
Urlo,ormai completamente fuori di me,sputando fuori tutta la rabbia nutrita nei confronti di quella che credevo fosse l'unica persona capace di potermi amare al di sopra di ogni cosa,capace di potermi proteggere e uccidere chiunque potesse torcermi anche un solo capello.
-Tu sposerai quel ragazzo,anche contro la tua volontà.
Dice,prima di uscire e lasciandomi letteralmente pietrificata dalla fermezza delle sue parole.*flashback *
-Mamma,ho pulito tutto,posso andare al corso di danza?
Dico,quasi sussurrando,un po per la paura,un po per il timore che Gerardo,il compagno di mia madre,possa sentirmi.
Ho letteralmente paura di lui,perché consapevole e posta continuamente ai suoi ordini,alle sue violenze,fisiche e psicologiche,dettati da alcool e droga.
-Tu nun vai a nisciuna part pccrè!
(Tu non vai da nessuna parte !)
Sento le sue mani sporche circondare la mia schiena,facendomi gelare completamente. È come se azzerasse ogni mio muro,è come se avesse il pieno controllo del mio corpo.
-Che bel profumo che hai..
-Non mi toccare..
-Statt zitt..
Ringhia,ignorando ogni mia parola,ogni mio rifiuto,facendo scendere le sue mani sulla mia intimità.*fine flashback*
Le lacrime fanno a gara sul mio volto mentre il dolore lentamente si espande per tutto il corpo,annegandomi completamente dentro di esso.
Mi trascino in bagno estraendo dal cassetto di Ciro,una lametta,ignara del male che potrei causarmi. Sospiro e violentemente inizio a procurarmi dei tagli profondi sulle gambe,guardando pietrificata il sangue scorrere velocemente lungo tutta la lunghezza di esse.
Chiudo gli occhi,lasciandomi andare al dolore straziante.-Alì,che cazz staij facenn!
Ed è così che in mezzo al buio,in fondo al tunnel,arriva lui,la mia salvezza.
-Lasciami..
Imploro,emettendo suoni incomprensibili.
Senza darmi retta mi solleva,cercando disperatamente di tamponare le mie ferite,per paura e incredulo del mio gesto folle.
-Pcche a fatt?
(Perche lo hai fatto?)
-Sono stanca,stanca di tutto,di mia madre,dei miei dolori,delle mie maledette paure,stanca del mio passato orribile che puntualmente torna ad impossessarsi del mio corpo e della mia mente.
Ammetto,stringendomi tra le sue braccia forti,come se potessi trasmettergli o fargli percepire almeno un minimo di quello che sento.-C'stong ij cu te,nun t lasc carè!
(Ci sono io con te,non ti lascio cadere!)
-Ti ricordi,quando mi hai chiesto cosa fossero queste?!
Chiedo,indicando le cicatrici sulle braccia. -Mia madre,un paio di anni fa,aveva un compagno,un fidanzato molto violento,lui beveva,si drogava e stava trascinando nei suoi circoli viziosi anche lei. Per un periodo mia madre c'era ma era completamente assente,concentrava le sue attenzioni esclusivamente su Gerardo,ammirandolo come una divinità egizia. Ogni cosa,ogni gesto o parola dette da lui erano sante,anche le violenze a cui ogni giorno ero sottoposta.......
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𝙳𝚘 𝚢𝚘𝚞 𝚋𝚎𝚕𝚒𝚟𝚎 𝚒𝚗 𝚖𝚒𝚛𝚊𝚌𝚕𝚎𝚜? #marefuori
Romance"Non ti vedo, ma ti sento e il letto è diventato mare Ti avvicini e non so stare a te vicino senza amare" Classico stronzo,classico ragazzo menefreghista,temuto ed odiato da tutti,invidiato per la sua fermezza e il suo sangue freddo,Ciro Ricci,18enn...