Capitolo 17

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Ribatte con aria di sfida,facendo combaciare perfettamente i nostri corpi.
-O saij o pcche,si tu sul sapiss chell ca t cumbinass.
(Lo sai perché..se solo tu sapessi cosa ti combinarei)
La stringo forte a me,sentendo il respiro farsi sempre più corto e il cuore battere decisamente tanto,come mai prima,come mai pensavo potesse fare,ed è così bella,così perfetta e fragile,magnifica da non sembrare vera. Quando sono con lei tutto il mio odio represso verso ogni cosa o persona sembra scomparire lasciando trasparire il Ciro buono e tranquillo,un Ciro capace di essere completamente se stesso solo con lei.
-Non mi dispiace,sai?
Ribatte con voce soffocata ma estremamente provocante,tanto da far scoppiare dentro me la voglia incontrollata di lei,di questa biondina dagli occhi azzurri e il sorriso magnetico che in così poco è riuscita a farmi provare tanto. -Dobbiamo andare..
Aggiunge soddisfatta,lasciandomi immobile e decisamente imbambolato,con il cavallo del jeans sul punto di esplodere.

*qualche ora dopo..*
-Tutto chiaro?
Chiedo perplesso e un po spaventato dal pensiero che qualcosa potrebbe andare storto,in queste situazioni ho sempre avuto il sangue fermo e la capacità di ragionare a mente lucida,nonostante la persistente adrenalina,non ho mai avuto paura di nulla,ma il pensiero che la bionda possa farsi anche solo leggermente male,mi manda letteralmente in ansia.
Nella peggiore delle ipotesi domani mattina potremmo ritrovarci entrambi in carcere,o con un proiettile in testa.
Inorridito dai brutti pensieri,accendo una sigaretta,fumandola in pochissimi minuti.

-Devi stare tranquillo,abbiamo ripassato il piano tantissime volte..e poi questa non è la prima volta per me!
-Scherzi,vero?
-Ti sembro una che lo fa?
Chiede con tono sarcastico,controllando successivamente che non vi sia qualcuno tra i paraggi.
-Adesso,andiamo.
Scatto fuori dalla macchina,seguendo alla lettera,passo dopo passo,il piano mostrando esclusivamente una calma apparente e leggermente finta.
-Sta andando tutto bene,vero?
-Si,abbiamo tutto possiamo andarcene..
-le guardie..
Dice,a passo svelto e sicuro,facendo ritornare in me la paura e il timore,per lei.
Inevitabilmente,maledico mio padre e le sue scelte orribili,che mettono non solo la mia vita in pericolo,ma anche e soprattutto la sua.
-Resta tranquilla,non perdere la lucidità...al mio 3 scappiamo..
-Non fare stronzate Cì..
-T fid e me?
Annusice spaventata.
-1...2...3...Scappa.

Di scatto,iniziamo a correre velocemente fino alla nostra auto ,parcheggiata pochi metri più avanti,riuscendo per un soffio,a scappare.
-Si stat brav!
(Sei stata brava)
Ammetto,accarezzando la sua morbida guancia,poco paffuta ma tanto bella.
-anche tu !
-Mi prendi in giro?
-Solo un pochino..!
-Alice,te l'ho spiegato già,non ti conviene..
-Sai una cosa?!
Chiede appoggiando la sua mano sulla mia. -Ti guardo e sono contenta di vederti così.
-Cosi come?
-Felice,non sorridi mai così,di solito il Ciro che mostri è sempre un ragazzo arrabbiato e arrogante,ma quando sei con me sei diverso.
-Non so cosa mi succede,ma sento che tu riesci a rendermi una persona migliore..

𝙳𝚘 𝚢𝚘𝚞 𝚋𝚎𝚕𝚒𝚟𝚎 𝚒𝚗 𝚖𝚒𝚛𝚊𝚌𝚕𝚎𝚜? #marefuori Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora