Capitolo 18

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-Non so cosa mi succede,ma sento che tu riesci a rendermi una persona migliore..
Ed è così,è completamente e dannatamente così,nonostante provi con tutto me stesso a proiettarmi su una direzione diversa,opposta dalla sua e dal suo mondo.
-Dai questo a mio padre..
Dico non appena arrivati nel vialetto di casa nostra,porgendo il borsone stracolmo di droga sulle sue gambe. -Devo vedermi con Edoardo..
-Ti aspetto?
-Si,non penso di rientrare tardi..

Credo o almeno spero di non trattenermi troppo con il mio amico. Ha parlato di una serata tra amici,una serata tranquilla senza discoteche e alcool. Non voglio fare stronzate,non adesso che tutto sembra andare per il meglio tra me e la bionda,so bene che anche un solo cocktail potrebbe portarmi a sbagliare,a fare un qualcosa di cui potrei pentirmi.

-Fratm!
Dice Edoardo vedendomi arrivare. -Francesco? Non era con te?
-No,è da un po che non lo sento.
-È successo qualcosa?
- Niente di importante.
-Vabbuó,vien cu me ja

Pov's Alice
È notte fonda,sono trascorse 2 ore da quando ho visto Ciro per l'ultima volta,da quello che credevo sarebbe ritornato in poco tempo e questa sua prolungata assenza inizia a preoccuparmi,ho cercato più e più volte di mettermi in contatto con lui,mandandogli messaggi o chiamate,ma niente,il suo telefono risulta sempre spento.
-Serenaa,serena.
Bisbiglio,entrando in camera di mia sorella. -Svegliatii.
-Cosa vuoi Alice,non vedi che ore sono!?
-Prestami la tua auto,per favore!
Arrivo dritta al punto,disperata e ansiosa di scoprire in che razza di posto si sia cacciato Ciro.

Senza pensarci le sfilo le chiavi,dirigendomi a passo svelto verso di essa,nonostante non sia una guidatrice modello,anzi per niente. Le poche volte in cui ho guidato sono state esclusivamente con Serena accanto,l'unica capace di trasmettermi sicurezza,l'unica in grado di sapermi affiancare in ogni situazione.
Dopo svariati minuti,fermo la macchina nel parcheggio adiacente la discoteca dove ci siamo incontrati quella maledetta sera,entrando decisa. Facendomi spazio tra la folla enorme di gente ubriaca, arrivo nella zona dedicata al privè,il luogo dove possono avere accesso solo le persone importanti e più note.

-Signorina,non può passare.
-Devo parlare con un amico.
Insisto,ma la guardia posta all'entrata sembra non cedere. -La prego,sarò molto sbrigativa.
-Enzo,lasciala.
Giro lo sguardo,facendo ricadere i miei occhi su Francesco,che immobile ricambia con un'occhiata perplessa ma contemporaneamente "felice".
-E tu che c faij ca?
(Tu cosa ci fai qui?)
-Dov'è Ciro?
Chiedo timidamente.
-Vieni con me..
Mi prende per mano,trascinandomi verso i divanetti più appartati della sezione ritrovandomi davanti uno scenario a dir poco disgustoso.

-Alice..
-Mi fai schifo..
-Aspetta,non è come sembra..
-Ah no? Hai due ragazze incollate addosso non è come sembra? Vuoi dirmi che state giocando a nascondino?
Spiazzato dalle mie parole,indietreggia,aumentando la distanza che separa i nostri corpi,e forse anche i nostri cuori.
-Vaffanculo Alice!
-Vaffanculo tu Ciro!

....
Spazio autrice
Scusate l'assenza,spero vi piaccia!❤❤❤

𝙳𝚘 𝚢𝚘𝚞 𝚋𝚎𝚕𝚒𝚟𝚎 𝚒𝚗 𝚖𝚒𝚛𝚊𝚌𝚕𝚎𝚜? #marefuori Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora