35. vietato chiudere gli occhi

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<<Eddai, sbrigati Tae! Ci starà già aspettando da un po'.>>
Lo incitò il minore, mentre aspettava che parcheggiasse la moto fuori dal locale.
<<Che aspetti, cosa vuoi che me ne importi.>>
<<Non fare lo scontroso, sono sicuro che vi piacerete.>>
Con questo il maggiore seguì Jungkook all'interno dell'edificio, il quale era alla ricerca di una massa di capelli rossi che non ci mise molto ad identificare, dato che spuntava tra la folla. Agitò un braccio in aria, per attirare l'attenzione del ragazzo, raggiungendolo poi e vedendo il suo sorriso sbiadire sempre di più. Si guardò alle spalle, notando la stessa espressione di sorpresa sul volto di Taehyung.
<<Ho-Hoseok..?>>
Quasi un sussurro sospirato, sul volto tristezza mista a rabbia, quando la seconda prese il sopravvento sulla prima, la voce tornò ad alzarsi.
<<Hoseok?? Il tuo insegnante di danza è Hoseok?!>>

Jimin e Yoongi giunsero di corsa proprio in quel momento, troppo tardi ormai per poter intervenire. Il secondo si sorresse al bancone, esausto ed in cerca d'aria.
<<Ti odio Jimin, saranno dieci anni che non corro.>>
Ma questo lo lasciò nuovamente senza risposta e si avvicinò preoccupato a Taehyung, solo per sentirlo urlare un attimo dopo.
<<Sul serio... Di tutte le persone che esistono a questo mondo, proprio il mio ex dovevi andare a trovare??>>
Gli occhi di Jungkook si spalancarono a quella rivelazione, mai e poi mai avrebbe pensato di ritrovarsi in quella situazione, la vita a volte sembra davvero volersi prendere gioco di te.
<<Taehyung. -Intervenne finalmente il rosso, con un piccolo sorriso sulle labbra, che nel frattempo non aveva ancora pronunciato parola a causa del troppo stupore.- Mi dispiace, davvero. Se avessi saputo che eri tu non sarei mai venuto, non vorrei finire per farti del male... Di nuovo.>>
La sua voce era pacata, quasi con un misto di tristezza, ma non servì comunque a placare l'animo del grigio.
<<Zitto tu.>>
Furono le uniche parole che gli riservò, unite ad un'occhiata di odio, prima di tornare a rivolgersi a Jungkook.
<<Mi dispiace, ma questo... -indicò con un braccio sia se stesso che Hoseok- non lo posso fare.>>
Corse così fin fuori dal locale in cerca di aria, di cui mai aveva sentito tanto bisogno come in quel momento. Il rosso fece per seguirlo, ma fu subito fermato da Jimin che gli si parò di fronte.
<<Dove credi di andare?>>
Agli occhi di Yoongi, che mai lo aveva visto imporsi per qualcosa prima d'ora, il comportamento del ragazzo ricordò esattamente quello che Taehyung aveva sempre nei suoi confronti, pronto a difenderlo a qualunque costo.
<<Hey Jimin... Ciao.>>
Tentò Hoseok, che per la prima volta in quella giornata aveva avuto modo di parlare con il biondo, ma egli non si scosse.
<<Volevo solo andare a parlargli.>>
<<Ci va Jungkook, grazie per il pensiero.>>
Gli mostrò un finto sorriso, mentre attendeva che il ragazzo in questione facesse ciò che aveva detto, ragazzo che si ritrovò a camminare verso la porta completamente smarrito. Che mai avrebbe potuto dire in questo caso?
Appena raggiunto l'esterno riconobbe subito il grigio, seduto sulla stessa panchina su cui si erano messi il primo giorno che misero piede in quel locale.
<<Posso?>>
Domandò indicando la panchina con un cenno del capo, ricevendo in risposta solamente un'alzata di spalle. Prese dunque posto a sedere accanto a lui, con le gambe incrociate, i gomiti poggiati ad esse e le mani congiunte.
<<Mi dispiace hyung, mi dispiace tanto. Non ne avevo la minima idea, devi credermi.>>
<<Non è colpa tua, come hai detto: non lo sapevi.>>
<<S-si ma io...>>
<<Non importa, è tutto ok. Ora però possiamo andare a casa?>>
Jungkook annuì, e si alzò per raggiungere velocemente gli altri all'interno ed annunciare la cosa, seguita ancora da una sfilza di scuse, prima di ritornare all'esterno da un Taehyung già in sella e munito di casco che lo aspettava.
Assicuratosi che i due fossero partiti, Jimin decise di fare lo stesso insieme al maggiore, lasciando indietro un Hoseok perplesso ed amareggiato.

Passarono i giorni e la situazione si faceva sempre più tesa, per quanto Taehyung si sforzava a non darlo a vedere. Jungkook aveva smesso di parlare del suo corso, della danza e di qualsiasi cosa potesse anche solo vagamente essere ricondotta ad Hoseok, aveva infatti anche iniziato a considerare di smettere di frequentare le lezioni, così da non impensierire il grigio.
Ci stava pensando anche giusto in quel momento, mentre faticava ad eseguire un passo che stava provando già da un po'. Vedendolo in difficoltà, l'insegnante si avvicinò alla sua schiena, com'era solito fare, ed avvolse le braccia intorno al suo corpo così da riuscire a muovere il corpo del minore nella giusta posizione. Si allontanò subito però, schiarendosi la voce, non appena si rese conto dell'aria d'imbarazzo che era salita fra di loro, optando per mostrargli invece il passo più lentamente, ma da una distanza di sicurezza.
Alla fine della lezione il moro fu l'ultimo a raggiungere lo spogliatoio, dopo che tutti se n'erano già andati, poiché era solito sfruttare la palestra per qualche piccolo allenamento personale in più, ritenendo che il suo corpo avesse bisogno più della sola danza per raggiungere gli obiettivi che si era proposto.
Frugò nel suo borsone per estrarne l'occorrente per lavarsi, raggiungendo le docce ed aprendo subito il getto di acqua bollente sui suoi muscoli affaticati. Si sorprese di sentire la porta aprirsi e richiudersi, dato che solitamente nessuno rimaneva più a lungo di lui, ma non ci fece molto caso finché non percepì la presenza di qualcuno proprio dentro la sua stessa doccia. Non fece in tempo ad aprire gli occhi, fino a quel momento chiusi per proteggerli dall'acqua, che venne spinto con la schiena contro al muro piastrellato dietro di lui.
<<Andata bene la lezione di danza?>>
Il minore si rilassò immediatamente nel riconoscere la voce di Taehyung, il quale, notò con piacere, si era già liberato di tutti i suoi vestiti.
<<Mh, sì e no. Ma tu piuttosto, non mi aspettavo di vederti in palestra... Non che non apprezzi la sorpresa, ovviamente.>>
Jungkook si sporse di poco in avanti, nel tentativo di baciare le labbra del ragazzo, ma venne subito spinto nuovamente contro le piastrelle da una mano del maggiore sul suo petto.
<<Puzzi ancora del suo profumo scadente.>>
Constatò il grigio con occhi sottili, facendo sentire Jungkook estremamente consapevole e mortificato.
<<Tae...>>
Non sapeva nemmeno lui che cosa dire, le parole non gli venivano mai facili, ma non fu necessario che ci pensasse più a lungo. Il maggiore infatti lo aveva afferrato per un braccio, trascinandolo fuori dall'angusto spazio della doccia, fino a spingerlo contro il bancone dei lavandini, riducendo l'intera stanza un caos, ma a nessuno poteva importare di meno in quel momento.
<<Vorrà dire che sarò costretto a ricordarti a chi hai promesso di appartenere.>>

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