36. è così complicato da dire?

1.1K 106 63
                                    

<<Taehyung!>>
Il ragazzo si voltò verso la voce che lo aveva appena chiamato, mentre usciva dal suo corso pomeridiano di disegno, solo per vedere una massa di capelli procedere lentamente verso di lui.
<<Oh... Ciao Hoseok-hyung.>>
<<So che sono praticamente l'ultima persona che vorresti vedere su questa terra, ma ti chiedo solo cinque minuti.>>
Inizialmente il grigio non rispose, dandosi qualche secondo per osservare il suo viso ed il suo lieve sorriso pieno di speranza. Si accorse solo in quel momento che gli fossero mancati, ed una parte del suo cuore si scaldò ai vecchi ricordi.
<<In realtà no, anzi... Mi fa piacere parlare un po'. Ti va di camminare con me?>>
Indicò con un cenno del capo la strada alla sua sinistra, appena fuori dai cancelli dell'istituto scolastico, prima di iniziare a muovere i suoi passi, affiancato dal maggiore.
<<Lasciami finire, ti chiedo solo questo.>>
Ricevendo in risposta un silenzioso cenno di assenso, proseguì con il discorso che si era preparato.
<<Mi dispiace. So di averlo detto tante volte, ma non sarà mai abbastanza. Se avessi anche solo lontanamente immaginato che Jungkook aveva a che fare con te, non gli avrei mai nemmeno parlato, e questo te lo posso giurare. Ma non dovrai più preoccuparti, per quanto riguarda le lezioni di hip-hop ho già parlato con mia sorella, mi dispiacerebbe togliere l'opportunità a quei ragazzi tanto appassionati, perciò un altro istruttore della sua scuola prenderà il mio posto qui. Voglio essere onesto con te, anche se probabilmente finirai solo per odiarmi ancora di più, per dimostrarti la mia buona fede: ho dato un bacio a Jungkook. O meglio ci ho provato, perché lui si è subito tirato indietro. Sei fortunato ad avere finalmente accanto qualcuno che ti apprezzi come meriti, ma è più fortunato lui ad avere te. Ecco, tutto qui, volevo solo salutarti prima di partire.>>
Taehyung, come promesso, ascoltò in silenzio e con cura tutte le parole, mentre camminava con le mani in tasca.
<<Lo so, di Jungkook intendo. Me lo ha detto lui, e non ti devi scusare, come hai detto tu stesso non lo sapevi, e poi noi due eravamo... siamo -Si corresse.- in una situazione complicata. Ma ti ringrazio per l'onestà, apprezzo quanto tu sia cambiato da allora.>>
<<A proposito, ti devo di nuovo fare le mie scuse per averti tradito, a suo tempo, e con Yoongi per giunta. Sembra quasi uno scherzo del destino che voi due vi siate conosciuti.>>
Alla menzione di tale nome per poco al minore prese un colpo, si voltò con aria a dir poco esterrefatta in direzione di Hoseok, il quale gli presentò di rimando un'espressione altrettanto stupita.

<<Cosa, come... Che hai detto?? Chi!?>>
<<Yoon-yoongi... Oddio pensavo lo sapessi! Ero sicuro che te lo avrebbe detto lui.>>
<<No, quell'elfo maniaco non ha aperto bocca!>>
Il rosso si portò una mano alla fronte, consapevole dell'enorme disastro che aveva appena combinato.
<<Oddio, scusami... Non volevo proprio causare più problemi di quanto abbia già fatto.>>
Taehyung rimase in silenzio una buona manciata di secondi, muovendo un piede davanti all'altro e lo sguardo puntato in su verso il cielo ormai tinto di rosse sfumature.
<<Non te ne fare una colpa, anzi, fra i due almeno quello onesto sei stato tu. Ti ho odiato sai? Davvero tanto e per un bel po', ma mi rendo conto oggi che è diventato abbastanza inutile. -"Passare troppo tempo con Jimin comincia a farmi male", si ritrovò a pensare.- Quello che avevamo è stato bello, ho ancora davvero tanti ricordi felici, ma ormai è finito ed ognuno di noi è andato avanti con la sua vita. E sì, io e Kookie siamo stati davvero fortunati, ma lo sarai anche tu un giorno. Te lo auguro.>>
I fiori uniti alle foglie che cadevano dagli alberi ai loro lati, come fossero pioggia a rallentatore, incorniciavano perfettamente il sorriso sul volto di Taehyung, ed il maggiore pensò di non meritarselo, così come quelle parole cariche di gentilezza, ma dal retrogusto comunque amaro.
<<Sembra io non sia stato l'unico a cambiare. È incredibile quanto si possa migliorare in un solo anno.>>
<<Già, siamo stati davvero bravi. Bene allora, io sono arrivato. -Constatò il grigio, una volta riconosciuta casa sua in fondo alla via.- Mi ha fatto piacere sistemare le cose.>>
<<Anche a me, davvero tanto. Allora io torno indietro, addio Taehyung, almeno per un altro po'.>>
Sorrise con un piccolo inchino del capo come segno di saluto, prima che la sua attenzione venisse nuovamente richiamata dal ragazzo.
<<Aspetta, ma sei venuto fin qui a piedi quando saresti dovuto andare dalla parte opposta??>>
<<Ehm, si..? -Ammise questo, passandosi una mano fra i capelli sulla nuca in imbarazzo.- Ma non c'è problema, l'ho fatto volentieri.>>
<<Ma mi sento in colpa per averti trascinato dietro a me... Almeno entra a bere qualcosa.>>
Propose il grigio indicando la propria abitazione, che l'altro conosceva fin troppo bene, ma ricevette in risposta uno scuotere del capo.
<<No, figurati Tae. Davvero, non serve. Devo comunque andare, ma grazie lo stesso.>>
<<Mhh... -Emise un suono poco convinto, ma decise di non insistere oltre.- Oh, e Hobi, ti fai chiamare così ora vero? Non ti azzardare ad andartene, mi aspetto che Jungkook ti veda martedì a lezione, alle quattro in punto. Sono sicuro che non possa avere insegnante migliore di te.>>
<<Come?? Ma dici sul serio? -Non ci fu bisogno di aspettare risposta a quella domanda, perché Taehyung aveva già preso ad annuire.- Ti ringrazio, sei davvero una persona meravigliosa!>>
<<Sisi, me lo dicono tutti.>>
Scherzò il minore prima di oltrepassare il cancello del condominio.
<<Ci si vede allora, Hobi.>>
<<Arrivederci allora, Taehyung.>>
Detto questo il rosso prese a camminare velocemente per la sua strada, con un sorriso in volto ed il cuore più leggero.

AFEFOBIA - [m.yg/p.jm, k.th/j.jk]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora