La mattina dopo Jimin s'inventò una scusa per evitare il passaggio a scuola che l'azzurro era solito dargli, non lo aspettò nemmeno di fronte all'entrata e durante la pausa non mise piede fuori dalla sua aula. Rimuginava tutto il tempo sull'imminente incontro che avrebbe avuto con il maggiore, dato che avevano deciso di andare a pranzo tutti e quattro insieme.
Aveva provato anche ad eludere l'interrogatorio del migliore amico, ma con scarsi risultati visto il modo in cui arrossiva ed andava quasi nel panico ad ogni menzione del ragazzo. Fu dunque infine costretto a vuotare il sacco su cosa avesse fatto la sera prima con Yoongi, con estremo imbarazzo, peggiorato anche dalle reazioni troppo esagerate di Taehyung, le quali costarono ai due ripetuti richiami da parte dell'insegnante.
Alla fine delle lezioni uscirono dall'edificio, seguiti a qualche passo di distanza da Jungkook, occupato in una telefonata. I tre ragazzi si ritrovarono Yoongi ad aspettarli, con la schiena appoggiata al lato del cancello, facendo balzare il biondo dietro all'amico in un disperato tentativo di nascondersi.
<<Jiminie, se ho fatto qualcosa di sbagliato ti prego dimmelo. Farò quello che devo per rimettere le cose a posto.>>
A quelle parole, accompagnate da tanta preoccupazione nella voce, Jimin si bloccò. Non poteva di certo lasciare che il ragazzo si sentisse in colpa senza assolutamente alcuna ragione, era dunque costretto ad affrontare la sua timidezza.
<<Noi prendiamo la moto allora, a quanto pare il pranzo si fa comunque.>>
Intervenne Taehyung, che aveva intuito fosse il momento di lasciare dello spazio agli altri due, trascinando con sé il moro, ancora al telefono, prima di saltare in sella alla sua moto ed attendere spazientito che Jungkook finisse la chiamata.
Questo lasciò i due faccia a faccia, con Jimin che aveva già le guance tinte di un bel rosso.
<<Hyung la tua preoccupazione è davvero così carina, ma non hai fatto nulla di male... Anzi, non penso di essermi mai sentito così bene in vita mia.>>
<<Ah... Allora è tutto ok, fra di noi intendo.>>
Per l'azzurro fu impossibile trattenere il sorrisetto che si fece strada sulle sue labbra.
<<Yoongi, certo. E mi dispiace tanto di aver lasciato che ti preoccupassi per una cosa così stupida, perchè mi sentivo in imbarazzo...>>
<<Ohw era questo. Proprio quando pensavo che non potessi essere più adorabile di così. Posso... Posso darti un bacio?>>
Si premurò di domandare il maggiore, che intanto si era già avvicinato a Jimin, per poi andargli a posare una mano sulla guancia.
<<Solo se smetterai di chiedermelo, zuccone.>>
A tali parole seguì un tenero bacio fra i due, che in seguito si avviarono verso l'automobile rossa di Yoongi.
<<Oh e hyung, è normale che nell'affrontare una condizione come la mia capitino degli inconvenienti, e come sono già capitati ne succederanno altri, ma l'importante è che nessuno dei due si senta in colpa e che non smettiamo di provarci, ok?>>
<<Ok.>>
Il discorso stupì positivamente l'azzurro, che prese a guidare verso la pizzeria in cui avevano stabilito di ritrovarsi, quando percepì una mano intrecciarsi alla sua, che stringeva la leva del cambio. A quel punto volse lo sguardo sul minore, mostrandogli un breve sorriso.Arrivati per primi si sedettero ad aspettare e, non vedendo gli altri raggiungerli, ordinarono qualcosa da bere.
<<Perdonateci il ritardo, ma qualcuno non riusciva a staccarsi dalla sua telefonata...>>
La voce di Taehyung, accompagnata da un'alzata di occhi al cielo, annunciò ai due la loro presenza poco prima di raggiungerli al tavolo e sedersi.
<<Cominciavo a pensare che ci aveste dato buca!>>
Scherzò l'azzurro, facendo comparire sul volto di Jungkook un piccolo sorriso di scuse.
<<Mi dispiace, stavo discutendo con Hobi-hyung delle prove di questa settimana. Dice che se continuo così potrò iniziare a gareggiare presto.>>
<<Uff, Hobi-hyung di qui, Hobi-hyung di là. Cos'è, per caso è il tuo fidanzato?>>
Intervenne spazientito il grigio, mentre si rigirava il menù tra le mani.
<<Cosa?? No! Noi non-... Non fanno comunque per me quelle cose.>>
Un velo d'imbarazzo calò sui quattro dopo tali parole, il primo a cercare di rimediare fu Yoongi, con una piccola risata.
<<Attento Jimin, sembra che tu possa avere un rivale qui.>>
<<Ma no, io ho cominciato da poco, non sono certo ai suoi livelli. E poi sono anche due stili di danza completamente differenti.>>
Fu pronto a ribadire Jungkook, agitando le mani davanti al viso, seguito subito dopo dal biondo.
<<Non ti preoccupare, anzi, mi fa piacere che tu abbia finalmente trovato qualcosa che ti attiri molto. -"O qualcuno" borbottò in disparte Taehyung.- Sono sicuro che con un po' di pratica potrai diventare persino più bravo di me!>>
<<Ti ringrazio Jimin-hyung.>>
Quel piccolo complimento bastò a rendere il moro un poco timido, mentre si risistemava gli occhiali sul naso.
Optarono per ordinare quattro differenti pizze, che poi avrebbero tagliato e condiviso, ed ognuno la propria bevanda. Chiacchierando iniziarono a parlare del più e del meno, come sempre si fa quando ci si ritrova fra amici, di come Jimin fosse migliorato tanto nell'affrontare la sua paura, di come la tolleranza di Taehyung per l'azzurro non fosse migliorata di un millimetro, cosa che li portò ad avere qualche battibecco che fece ridere di gusto gli altri due.
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AFEFOBIA - [m.yg/p.jm, k.th/j.jk]
FanficJimin soffre di afefobia, ha paura di essere toccato. Yoongi vorrebbe proprio toccarlo, così come fa spesso con Jungkook. Questo, un ragazzo perso nell'oscurità che può essere a volte l'amore. La stella che brucia per salvarlo porta il nome di Taeh...