<<Allora?? Com'era il film?>>
Chiese il grigio curioso, scrutando ogni minimo cambiamento nell'espressione di Jimin.
<<E chi l'ha guardato il film, Tae, quando avevo Yoongi di fianco!?>>
<<Mh, onesto.- Constatò l'altro con una piccola risatina.- Dai dai, voglio ogni minimo particolare!>>
Domandò sapendo che moriva dalla voglia di ascoltare, tanto quanto il suo migliore amico moriva dalla voglia di raccontare.
Il biondo era diventato di nuovo completamente rosso, al solo pensiero della serata precedente, mentre era seduto a gambe incrociate sul divano in casa di Taehyung.
<<In pratica era tutto buio, no? L'unica luce era quella che proveniva dallo schermo... Io mi sono voltato verso di lui, e l'ho chiamato...>>
<<E??>>
<<Lui si è voltato verso di me, e mi ha guardato...>>
<<Eee?>>
<<Ed io mi sono avvicinato, lentamente. Dio, eravamo così appiccicati!>>
<<Non farmi stare sulle spine, muoviti!>>
<<E poi...>>
<<E poi??>>
<<E poi sono andato nel panico e gli ho chiesto se sapeva che ora fosse.>>
Seguí qualche attimo di silenzio in cui Taehyung, con lo sguardo fisso sul ragazzo di fronte a lui, sbattè ripetutamente le palpebre. Poi scoppiò in una fragorosa risata.
<<Ma che cazzo, Jimin! Ti prego, avrei voluto vedere la sua faccia... "Che ore sono?" ma da dove ti escono??>>
<<Lo so, sono un completo idiota... Penso sempre di farcela, ma poi quando sono sul momento... Non lo so, semplicemente inizia a mancarmi l'aria e tremo come una foglia. Sto cominciando a pensare che davvero non la supererò mai...>>
<<Forse è semplicemente troppo presto, o non è il momento. Te l'ho detto ChimChim, non pensarci, ogni cosa verrà da sé.>>
<<Si ma... Vedi è che ho sempre questo dubbio che mi frulla per la testa... Il nostro bacio- Le guance del biondo si colorarono ancora di più alla sola menzione della cosa, con un sorriso ebete stampato sul volto.- Può essere considerato il nostro vero primo bacio?? Insomma, mi riferisco alla cosa della sciarpa e tutto il resto.>>
Taehyung continuava a ridere, mentre l'altro si lasciò cadere di schiena sul divano, allungando le gambe che andarono a posarsi sopra quelle del grigio. Quest'ultimo interruppe immediatamente la sua risata e rimase completamente spiazzato da quell'azione. Certo, entrambi indossavano i pantaloni lunghi, perciò c'erano ben due tessuti a separare gli arti dei ragazzi, ma Jimin non lo aveva mai fatto comunque. Quello era un contatto, il suo migliore amico lo stava toccando, volontariamente, di sua iniziativa.
<<TaeTae... Tae, mi stai ascoltando??>>
Mormorò il biondo, coprendosi il viso con le mani, dato che il grigio sembrava distratto, richiamandolo.
<<Eh? Oh, si certo... Scusami.>>
Si giustificò l'altro, scuotendo la testa per uscire dal suo stato di trance. Jimin, dopo aver fissato per qualche secondo l'amico, portò lo sguardo nella stessa direzione in cui stava quello di Taehyung fino a poco prima. Non appena realizzò la cosa, ossia che le sue gambe erano a contatto con quelle di un'altra persona, di scatto le piegò, per poi poggiare i piedi sul divano a qualche centimetro dall'altro.
Continuò a parlare, come se nulla fosse successo, ma un filo d'imbarazzo rimase tangibile nel suo tono, cosa che non passò inosservata al grigio. Quando mai c'era stato spazio per qualcosa come l'imbarazzo tra loro due, che erano praticamente cresciuti insieme?? Taehyung non riusciva a pensare ad un momento della sua vita in cui Jimin non fosse stato presente. Tutta la felicità che aveva provato in quel momento venne spazzata via dalla repentina reazione del biondo. Perché sembrava quasi che si sentisse in colpa? Che avesse paura?? Insomma non aveva fatto nulla di male, anzi, lui lo considerava un grande passo avanti.<<Ti dicevo... Ha speso il doppio di quello che avrebbe dovuto, per comprare quattro biglietti ed io non sono nemmeno riuscito a dargli un misero bacio... E scommetto che qui c'entri qualcosa tu!>>
<<Ehh no, mio caro. Io mi sono solo limitato a dirgli quanto ti piacesse il cinema e il perché non ci andassi più. Il resto lo ha fatto tutto lui, devo riconoscerglielo. Per questa volta passa, ma non ho intenzione di togliergli gli occhi di dosso nemmeno per mezzo secondo. È sempre sotto il mio attento esame...>>
<<Signor sì, signor capitano!>>
Scherzò Jimin, portandosi una mano alla fronte per mimare qualcosa che somigliasse ad un saluto militare, gesto che fece ridere di gusto entrambi.
<<Ci provi proprio gusto nello stargli addosso, eh? Insomma, voglio dire, non sarà la persona migliore di questo mondo, però non mi sembra neanche il caso di metterlo in croce a prescindere...>>
Continuò poi il biondo, sistemando meglio il cuscino dietro la sua testa.
<<Non è per questo. Certo, il fatto che sia lui peggiora le cose, ma lo farei con qualunque ragazzo osasse avvicinarsi troppo a te. L'ho promesso, non dimenticarlo.>>
Gli sorrise, ma l'altro gli lanciò uno sguardo alzando un sopracciglio, segno che sapeva non fosse finito tutto lì. Taehyung cedette, erano sempre stati fin troppo trasparenti fra di loro.
<<E va bene... In parte, una piccola parte, è anche perché proprio non riesco a farmelo andare a genio. Mi sta antipatico dalla prima volta che l'ho visto... Sarà il carattere, o non lo so...>>
Sbuffò, colto in pieno dal migliore amico, che aveva dato sfogo ancora una volta ad una risata, per poi prendere a parlare.<<Maaa, non siamo qui per parlare solo di me! Dunque dunque dunque...>>
Rivolse un ghigno all'amico, sollevando di poco la testa così che lo potesse vedere.
<<Dunque cosa??>>
<<Cosa sta succedendo con il ragazzino?>>
<<Lo sai che... Per quanto ti ostini a chiamarlo ragazzino, ha solo un anni in meno di noi, vero?>>
<<Non cercare di cambiare argomento... Susu, di tutto quanto al tuo migliore amico.>>
<<Non è successo niente. Non sta succedendo niente.>>
<<E da quando esattamente hai iniziato a pensare di potermi prendere per il culo Kim Taehyung?? Lo vedo sai, che fino ad un paio di giorni fa stavate sempre appiccicati, o al telefono, e adesso vi guardate appena.>>
Il grigio si lasciò andare ad un sonoro sospiro, allungando le gambe e rilassando la schiena contro lo schienale. Ridacchiò appena, scuotendo il capo, alle parole dell'amico.
<<Ha preso una brutta piega, dopo la storia di Yoongi. Si lascia praticamente usare da qualunque ragazzo a caso come se fosse una pezza. Io ci ho provato Chim, ci ho provato davvero ad aiutarlo. Ma ho fallito.>>
<<E allora riprovaci.>>
<<La fai facile... Non so più nemmeno che cosa dirgli, ogni cosa sembra stupida e inutile.>>
<<E allora tu smetti di parlare. Devi passare ai fatti, devi fargli capire che si può andare avanti, che la vita ha molto altro in serbo per lui.>>
<<Come sei diventato così saggio, amico mio?>>
Chiese Taehyung ridendo, effettivamente colpito dalle parole del biondo e dalla loro verità.
In quel momento decise che lo avrebbe fatto, che avrebbe salvato quel ragazzo ai suoi occhi così tenero, eppure altrettanto distrutto. Anche se forse, a pensarci bene, lo aveva deciso già da tempo, ma lo stava ammettendo a se stesso solo allora.
<<A furia di consolarti le miliardi di volte che ti sei ritrovato con il cuore spezzato.>>
<<Eddai, non erano così tante...>>
<<Tae, devo ricordarti la volta in cui dicevi di amare alla follia il cassiere del supermercato?>>
<<Tutti commettono degli errori!>>
<<Quello con cui hai parlato esattamente trenta secondi perché ti ha chiesto se avevi un accendino?>>
<<Ok lo ammetto, forse quello era un pochino avventato...>>
<<Pure il tizio in macchina che si è fermato per farci attraversare, Taehyung?!>>
<<Però era davvero carino->>
<<Sei irrecuperabile, saresti capace d'innamorarti anche di un piccione...>>
<<Che hanno di male i poveri piccioni, scusa?? Uff, è solo che sono una persona un po' troppo espansiva, ecco tutto...>>
Il grigio sbuffò una risata, portandosi il palmo della mano alla fronte, mentre l'altro riprese l'argomento precedente.<<Comunque, ho un'idea su dove e quando potrai mettere in atto i miei validi insegnamenti. Namjoon e Seokjin, gli amici dello hyung, daranno una festa tra un paio di giorni, a casa di Yoongi... Per il loro anniversario di fidanzamento, credo... Non ci ho capito molto, comunque ci ha invitati.>>
<<Mhh, non penso che Kookie verrebbe volentieri, a guardare voi due fare la coppietta felice.>>
<<Non siamo una coppia! E "Kookie"? Siamo già ai soprannomi vedo...- Un ghigno si fece strada sul suo volto, mentre l'amico coprì il suo con le mani.- Comunque Yoongi ha detto che ci tiene tanto a quei due, quindi penso verrà comunque.>>
<<Ha ragione... L'ho visto un paio di volte con loro, quando io andavo a ripetizioni e lui aveva appena finito l'ora prima di me. Sembra davvero felice, avessi visto il suo sorriso.>>
L'espressione sognante del grigio venne brutalmente distrutta dalla sarcastica voce di Jimin.
<<Eee... Andato! Cotto a puntino, come una pera. L'abbiamo perso...>>
<<La vuoi smettere e fare il serio per una volta Park!>>
<<Uuh, attenzione ha usato il cognome. Ma che paura...>>
<<Scemo!>>
Ridacchiò Taehyung, lanciando un cuscino che colpì il pieno volto l'altro, il quale subito lo gettò di nuovo verso il ragazzo da cui era provenuto. Risero entrambi.Era una cosa che facevano spesso, semplicemente godere l'uno della compagnia dell'altro, parlare di qualunque cosa passasse loro per la testa, aiutarsi a vicenda a risolvere i problemi. Questi momenti, che condividevano da quando erano bambini, li facevano sentire leggeri, gli ricordavano che non erano soli, ed ogni preoccupazione sembrava diventare così piccola, futile, perché avevano la certezza che, se l'avessero affrontata insieme, avrebbero potuto superare qualunque cosa.
Vestiti di tutto punto, arrivarono davanti alla lussuosa villa Min, offerta come location della festa, gentilmente accompagnati da niente meno che i due festeggiati della serata, e i due migliori amici scesero dall'auto, seguendo la coppia davanti a loro. Si fermarono a qualche passo dai pochi gradini che conducevano all'entrata, e vennero accolti da un Yoongi sorridente, che aveva appena aperto la porta, e, qualche passo dietro di lui, da un Jungkook con lo sguardo fisso sul pavimento.
Mentre i due più grandi si affrettarono ad entrare, il grigio trattenne il biondo per qualche altro secondo, con lo sguardo fisso sulla porta.
<<Non mi piace Jimin. Ho davvero una brutta sensazione...>>
