Capitolo I

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Clarke's Pov

È un lunedì mattina, quindi il mio turno in caffetteria oggi inizia alle 13. In mattinata devo andare a 2 lezioni, una alle 8 e l'altra alle 10. Avrò appena il tempo per mangiare qualcosa e poi iniziare il mio turno.
Mi chiamo Clarke Griffin, ho 20 anni e frequento la facoltà di giurisprudenza alla Vanderbilt University. Ci troviamo a Nashville, in Tennesse. Io sono originaria di Kingfield, un paese fuori città immerso nelle campagne. La caffetteria dove lavoro è vicina all'università, così da essere comoda e minimizzare i tempi. Il mio turno è solo pomeridiano, dato che le lezioni le ho quasi tutte alla mattina. Guadagno giusto qualche soldo per contribuire alla retta universitaria, nonostante la mia famiglia sia abbastanza benestante, voglio dare comunque un mio contributo. Vivo ancora con i miei genitori a Kingfield, insieme anche alle mie due sorelle Claire e Marina. Sto cercando un appartamento qui vicino a scuola, dato che la tratta casa-università sono circa 45 minuti.
Stamattina, come tutte le mattine, la sveglia era impostata per le 6, tempo di svegliarmi, capire cosa devo fare durante la giornata, prepararmi, mangiare qualcosa e partire per fare le lezioni. Alle 8 avevo lezione di diritto privato, un bel mattone per cominciare bene la giornata. La mia altra scelta di studi era medicina, opzione fortemente consigliata da mia madre, dato che lei è un medico, più precisamente un chirurgo. Devo ammettere che medicina mi stuzzicava parecchio, molto spesso mi ritrovavo imbambolata ad ascoltare mia madre parlare del suo lavoro. Però la scelta di iniziare il percorso di giurisprudenza era spinto da qualcosa di più profondo rispetto ad un semplice interesse e curiosità che provavo per medicina.
A Kingfield ho molti amici d'infanzia, tra cui Raven Ryes, la mia migliore amica in assoluto. Siamo inseparabili dalle scuole materne. Tutt'ora siamo ancora insieme anche all'università, solo che lei frequenta il corso di ingegneria meccanica. Il suo sogno? Auto sportive. Ovviamente per una cazzuta come Raven non poteva essere di meno.
Un altro nostro amico d'infanzia era Jasper Jordan, anche lui di Kingfield, insieme a lui, noi tre eravamo una grande bella squadra. Inseparabili ne combinavamo una di ogni colore. Finché non capitò la tragedia. Una sera piovosa di settembre i genitori di Jasper fecero un incidente stradale. Morte sul colpo. Jasper era a casa mia con Raven per il mio compleanno. Vi lascio immaginare il dolore di Jasper, era distrutto, aveva solo 10 anni. Non aveva nessun altro familiare oltre ai suoi genitori. Aveva me e Raven, ma agli assistenti sociali questo ahimè non bastò. Infatti essendo un bambino di 10 anni lo portarono via da Kingfield in un centro di adozione. Fatto sta che da quel giorno non abbiamo più avuto sue notizie. Io e Raven abbiamo provato per anni a cercarlo, attraverso gli stessi assistenti che lo hanno portato via, ma niente. Non eravamo familiari e quindi non potevamo avere informazioni così riservate.
Ho deciso di intraprendere il corso di giurisprudenza per poter un giorno fare la carriera da avvocato e seguire casi come quelli del mio amico Jasper. Non voglio che altri bambini provino le stesse cose provate da Jasper e dai suoi amici. Venire portati via così da un giorno all'altro dalla sua città, amici, conoscenti e per poi portarlo chissà dove.
Ancora oggi cerchiamo di trovare Jasper, ma è come un fantasma.
Entro in aula e mi siedo nelle prime file vicino alla cattedra. Mi sistemo, tiro fuori tutto il necessario quando mi si avvicina Wells.
<<Buongiorno Clarke! Vedo che sei sempre la solita mattiniera>> mi dice sedendosi vicino a me.
<<Sai non tutti abitano affianco all'università>> gli dico dandogli una leggera pacca sul braccio. Intanto la classe si stava pian piano riempiendo.
Infine entra il professore chiudendo la porta dietro di sé.
<<Dovresti farti consigliare da tuo padre come vestirti>> gli dico indicando i pantaloni strappati. Il professore è il padre di Wells, Thelonius Jaha, ed è vestito sempre molto elegante e non ha mai un qualcosa fuori posto. È forte come professore, molto esigente, ma sa come approcciare con gli studenti. Wells assomigliava molto a suo padre, forse è per questo motivo che si vestiva in modo così stravagante, per non far notare tanto la somiglianza.
La lezione prosegue abbastanza velocemente, Wells ogni tanto mi rivolge qualche sguardo per farmi notare che Phil, un ragazzo del corso, continua a fissarmi. Avrò parlato con quel ragazzo una volta o due, ma sempre argomenti scolastici nulla di più. Diciamo che per il momento mi tengo lontana da qualsiasi cosa assomigli ad una frequentazione. Dopo l'ultima relazione, finita non peggio, di più, ho capito che Clarke Griffin è sfortunata in amore. Sono stata assieme a Peter Trompson per quasi 4 anni, una relazione relativamente lunga per una ragazza di 16 anni. È finita da poco e la ferita è fresca. Lui ha troncato il tutto nel peggiore dei modi. Facendomi le corna. Esattamente. Con una ragazza che si chiamava Maria, Marie? Boh, sinceramente non me lo ricordo, oppure lo rimosso. Comunque dire che mi ha lasciato un vuoto di autostima assurdo e una mancanza di fiducia nelle persone è dir poco. Ho avuto poche relazioni e sono andate tutte male, quindi mi sono convinta che l'amore non fa per me, fa soffrire e basta, una debolezza. Ora mi devo concentrare sullo studio e sul futuro.
Sono le 9.30 e la prossima lezione comincia alle 10. Abbiamo giusto mezz'oretta per bere un caffè con Raven al baretto dentro l'università.
<<Clarke!!>> Raven si avvicina e mi abbraccia, dopodiché saluta anche Wells.
Ci sediamo e ordiniamo.
<<Dimmi Raven com'è andata sabato con quel ragazzo del corso di informatica?>> dico io per spezzare il silenzio.
<<Chi Shawn? Ah beh direi che è andata! È stata una bella serata, anche se ho dovuto parlare di computer per riuscire a cavargli fuori qualche parola. >> 
<<Beh che ti aspettavi Raven, fai paura anche ai professori>> dice Wells ridendo.
<<Jaha faresti bene ad avere paura TU in questo momento>> risponde la ragazza.
<<Ma quindi hai in mente di uscirci ancora oppure tronchi sul nascere?>> chiedo finalmente.
<<Non so Clarke, non mi convince, proverò comunque a dargli un'altra possibilità. Devo togliermi Collins dalla testa.>>
<<No dai, ancora Finn? Ma voi due fate tira e molla da ormai 1 anno!>>
<<Clarke non so cosa farci, non riesco a chiudere per sempre. Ogni volta che ci diciamo che è finita, torniamo sempre sugli stessi passi. Però mi sono promessa che stavolta è finita per sempre, spero che l'informatico riesca a togliermelo dalla testa.>>
<<Beh ragazzi io devo andare adesso, altrimenti arrivo tardi a lezione. Ci vediamo stasera a casa mia con Harper giusto?>> propone Raven.
<<Vediamo dai, se nessuna delle mie sorelle usa la macchina vengo.>> dico io.
<<Dai Clarke tanto lo sappiamo che il prode Jaha verrà a prenderti se vorrai>> dice sarcasticamente Raven. Intanto Wells sorrideva imbarazzato.
<<S-se per te va bene Clarke>>
<<Ci penso dai, poi ti faccio sapere>> notai sul viso di Wells come una smorfia, delusione? Non lo so, comunque gli faccio un sorriso e gli faccio notare che siamo in ritardo per diritto penale.

Finita la lezione, raggiungo la caffetteria, e mangio un panino prima di cominciare il turno.






Ciao io mi chiamo Alice e questa è la mia prima storia che scrivo, non è ambientata nell'universo di The 100, quindi niente pericolo spoiler :). Spero che vi piaccia, i primi capitoli potranno sembrare un pochino lenti dal punto di vista narrativo, ma volevo approfondire la storia di Clarke. Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate, ma soprattutto gli errori, che potrebbero esserci. Grazie a tutti e buona lettura

Just the two of UsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora