Bellamy's POV
Mentre camminiamo tra la folla per tornare al tavolo, mi soffermo un attimo a guardare me e Clarke. Non possiamo mostrarci insieme come coppia in pubblico, ma i nostri corpi parlano da soli. La mano di Clarke continua a cercare di toccare la mia, mi sfiora ogni passo che fa, per non parlare del fatto che mi guarda sempre con la coda dell'occhio. Io se non dovessi preoccuparmi di tutta la gente che c'è qui, le terrei di sicuro la mano. Possiamo cercare di far finta quanto vogliamo e nascondere i nostri sentimenti agli altri, ma sono certo che tutti quelli che ci guardano qui sappiano la verità. Riescono a percepire cosa c'è fra me e Clarke. Voglio risolvere al più presto la faccenda con Raven, non ne posso più di nascondere quello che provo. Almeno se tutti sapessero cosa sta succedendo, mi risparmierei scene come quella di Wells. Che ingenua Clarke, solo adesso apre gli occhi. Come se esistesse davvero qualcuno che si accontenterebbe solo della sua amicizia. Ho dovuto intervenire prima, non potevo continuare a far finta di nulla. All'inizio era divertente distrarre Clarke guardandola, ed ha funzionato, perché non riusciva a ignorarmi e parlare con Wells. Aveva come sempre le guance rosse per l'imbarazzo, è così bella. Pensandoci bene non gliel'ho mai detto. Non ho mai espresso i miei sentimenti, li ho sempre dati per scontati.
<<Clarke>> le prendo il polso e lo tiro leggermente per fermarla, lei guarda le nostre mani ancora unite, controlla attorno a noi, io recepisco il messaggio e faccio per separarci, quando lei delicatamente riprende le mie mani e le stringe <<Dimmi>> mi viene spontaneo sorridere a questo suo gesto, anche se è lei la prima a non volersi mostrare agli altri, non riesce a non toccarmi, proprio come me <<Prima, per forza di cose, non ho potuto complimentarmi come avrei voluto>>
<<Non preoccuparti Bellamy>> dimenticavo che non ama particolarmente i complimenti. Beh ha beccato il ragazzo sbagliato <<Ci tengo a dirtelo lo stesso però>> porto una mano vicino al suo viso e le sposto una ciocca dietro all'orecchio, non so perché lo faccio sempre, ma mi viene naturale farlo <<Non so se qualcuno te l'abbia già detto, ma.. eri davvero sexy sul trattore>> d'improvviso spalanca gli occhi e il suo viso diventa tutto rosso, come fa ad essere sorpresa? Mi piace Clarke perché è una ragazza sicura e decisa, che sa quello che vuole, però quando arrossisce a causa mia, mi viene solo voglia di riempirla di baci <<Sul serio principessa, ammiro molto questo lato di te. Sei la ragazza più incredibile che conosca>> non resiste più e distoglie velocemente lo sguardo, cerca di distrarsi guardando un bambino che gioca con il suo cane <<Ho detto qualcosa che non va?>> finalmente torna a guardarmi negli occhi, sembra più seria però <<Esatto>> comincio a non capire, non penso si sia offesa per la storia del trattore, ero davvero serio <<Scusa, non volevo offen->>
<<È solo che è difficile credere a quello che dici>>
<<Perché dici questo Clarke?>>
<<Perché di sì Bellamy. Difficile che uno come te sia attratto da una come me>>
<<Uno come me?>>
<<Cazzo sì, guardati un attimo. Non penso di aver mai visto un ragazzo più bello in vita mia>> trattenere sette salti di gioia in questo momento è veramente difficile <<Sono lusingato principessa, ma non riesco a cogliere il punto, perché non c'è alcun senso in quello che dici>>
<<Alcun senso? Sarai stato insieme a decine di ragazze molto più belle di me e quindi le cose che hai detto non sono vere. Non mi servono finti complimenti>>
<<Clarke>> subito unisco le nostre mani e la guardo dritta negli occhi per essere il più chiaro possibile <<È vero, sono stato insieme a ragazze davvero bellissime, ma non vedo come questa cosa debba influenzare ciò che provo per te. Non so se lo sai, ma non esiste solo l'aspetto fisico. Per la prima volta guardo oltre, ed è solo grazie a te. Io ti trovo davvero bella, in tutti i tuoi particolari, ma soprattutto sono perso per la persona che sei Clarke>> dopo alcuni attimi di silenzio, le sue spalle diventano tese e il suo sguardo si sposta verso il basso, evitando il mio. Non riesco più a capire cosa le passi per la testa <<Ti chiedo.. ti chiedo scusa>>
<<Non devi scusarti, però voglio capire>>
<<Non volevo attaccarti, mi stavi facendo un complimento e io sono saltata subito sulla difensiva. Non è colpa tua, è solo che..>> non so cosa le sia successo, ma dev'essere qualcosa di brutto perché ha gli occhi lucidi e fa fatica a parlare. Sembra così invincibile a volte, ma ho ancora tanto da imparare su di lei <<Sono stata insieme ad un ragazzo per quattro anni e.. non era uno che mostrava affetto oppure faceva anche dei semplici complimenti come dici tu. Il peggio è che alla fine mi ha tradito con un'altra ragazza.. quindi è per questo che sono ora sono così insicura. Mi dispiace>> ora è tutto più chiaro, dovevo immaginarmelo che era per colpa di un cretino. È stata insieme ad un ragazzo per quattro anni, sono davvero tanti, doveva amarlo molto. Non riesco nemmeno a immaginare cosa debba essere passato per la testa a quel tipo per tradire una ragazza unica come lei <<Apprezzo che tu ti sia aperta con me Clarke, e mi dispiace che ti sia successa una cosa del genere, però..>> le prendo il viso con entrambe le mani e mi abbasso per essere più vicino, ha ancora gli occhi lucidi <<Però principessa non puoi paragonarmi a tutti i coglioni che hai conosciuto. Perché siamo sinceri, uno dev'essere proprio un'idiota per fare una cosa del genere>> il mio obiettivo era quello di tirarle su il morale e ci sono riuscito. Ha riso. <<Hai ragione Bellamy, sono proprio scema a pensare che tu sia così>> siamo ancora molto vicini, nonostante ci sia molta gente, siamo lontani ancora dal tavolo, ma comunque in vista. Eppure nessuno dei due riesce a staccarsi dall'altro, non ci sono più le persone intorno a noi, ci siamo solo noi due <<Scusa per aver appesantito l'atmosfera, veramente>>
<<Non preoccuparti>>
<<Soprattutto grazie per le parole che hai detto, sono molto importanti per me>>
<<Lo sai che io ci sarò sempre per te. Ora però è chiaro vero quello che provo per te?>>
<<Sì, ora ho capito>> appoggia la fronte sulla mia e comincia a ridere, così dal nulla, senza motivo. Ovviamente è contagioso e comincio a ridere pure io senza ragione. Sembriamo due ragazzini.
<<Clarke>> la voce di Wells ci riporta alla realtà, cioè che non siamo del tutto soli. Mi sarei aspettato che Clarke si scostasse bruscamente da me, invece con tutta naturalezza ci siamo appena allontanati, tanto da rimanere comunque vicini.
<<Wells, che c'è?>> il suo volto era pieno di rabbia, mi stava guardando in cagnesco, come se potesse minimamente farmi provare un briciolo di paura <<Volevo assicurarmi che stessi bene>> guarda lei giusto un attimo per risponderle, ma poi sposta il suo sguardo di nuovo su di me, sempre minaccioso <<Che non ci fossero problemi>> sta forse insinuando che sia io il problema? <<Non preoccuparti, ci sono io con lei>> ammetto che voglio stuzzicarlo un pochino, infatti Clarke se n'è accorge e mi lancia uno sguardo che vale più di mille parole <<Non sto parlando con te>>
<<Wells è tutto apposto, sto bene>>
<<Credo che sia il caso che torni dagli altri>> non riesce proprio a capire quand'è il momento di smettere <<Ti ha detto che sta bene>> sento il nervoso salire dal mio petto fino a incasinarmi tutta la testa, mi viene spontaneo stringere il pugno <<Bellamy>> Clarke mi precede e mi prende la mano, immediatamente, come per magia, tutta la rabbia sparisce <<Wells, non mi serve che qualcuno mi controlli. Sono in grado di badare a me stessa>> finalmente glielo dice, deve capire che tutto ha un limite questo <<Di questo sono sicuro, infatti non parlavo di te>> non so per quanto riuscirò a resistere, ho solo voglia di tirargli un pugno. Ma cosa vuole da me poi? Mi guarda come se fossi un criminale <<Senti, hai qualche problema con me?>> vado dritto al sodo, vediamo se ha le palle di affrontarmi <<In effetti sì, qualche problema c'è l'ho. Mi da fastidio come tratti Clarke e Raven. Sono mie amiche e ho tutto il diritto di provare disgusto per gli stronzi come te>>
<<Tu sei solo geloso, inutile che vieni a farmi la morale sull'amicizia>>
<<Bellamy no, ti prego>> Clarke cerca inutilmente di fermarmi, ma ormai ero stanco di questo tipo <<No Clarke, è il momento che sappia la verità>> il damerino in piedi davanti a noi, adesso ha assunto l'espressione più stupida che avessi mai visto <<Di cosa parla?>>
<<Bellamy aspetta>>
<<Io e Clarke stiamo insieme, non con l'immaginazione, ma proprio nella vita reale>> attimi di silenzio rendono questo momento ancora più gratificante, ha una faccia talmente pietrificata che mi trattengo ancora per poco dal ridere. Mi accorgo solo ora che Clarke ha tolto la mano ed ha un'espressione glaciale <<D-Dice la verità?>>
<<Wells...>>
<<Non ci posso credere, non è vero>>
<<Per qualcuno lo è fidati>> forse sto esagerando, ma ha iniziato prima lui <<Come hai potuto farlo Clarke? Una persona così insulsa da usare due ragazze contemporaneamente>>
<<Non è come credi, non è andata così. È stato solo un malinteso>>
<<Ne hai parlato almeno con Raven? Perché sai, lei è molto esplicita quando mi descrive l'intesa sessuale che c'è fra di loro. Vuoi davvero frequentare un tipo del genere? Meriti di meglio, così rischi di perdere i tuoi amici>> non ci avevo mai riflettuto su cosa potesse rischiare lei, sono stato così accecato dalla rabbia che non ho pensato bene a cosa potesse ribattere Wells. Infatti mi sono tirato la zappa sui piedi, evidentemente Raven ha notato l'effetto che mi provoca e ha ben pensato di aggiornare il principe azzurro qua <<Tu non sai di cosa parli>> la reazione di Clarke mi spiazza, mi aspettavo che si arrabbiasse <<Non sono affari tuoi Wells di chi frequento>>
<<Ma Clarke io..>>
<<In che lingua deve dirtelo che sta con me?>> la principessa continua a lanciarmi occhiatacce molto minacciose, a differenza di Wells, che sembra un coniglietto <<Wells, ti chiedo solo di non dirlo a Raven>>
<<Stai rischiando di perdere un'amicizia per.. per questo>> e indica con disgusto tutto me <<Questo sta per riempirti la faccia di pugni>> sento Clarke sbuffare e massaggiarsi le tempie con le dita, vorrei solo portarla via per non avere rotture attorno a noi <<Ti do un giorno per dirlo a Raven, altrimenti lo farò io>> mi guarda un'ultima volta e se ne va via quasi in lacrime. Clarke rimane immobile e guardare Wells andarsene. Mi riavvicino e le prendo le mani, ma lei le toglie via subito <<Ma che diavolo ti è preso? Che ti passa per la testa?>> per la prima volta la vedo veramente arrabbiata. Forse ho tirato troppo la corda <<Clarke scusa, mi sono fatto prendere dalla rabbia>>
<<Gli hai detto che stiamo insieme. Non avevi il diritto di farlo. Era una cosa che dovevamo decidere insieme>>
<<Lo so, mi dispiace un sacco, ma lui continuava a stigarmi>>
<<Non è una scusante. Tu volevi farlo soffrire dicendogli che stiamo insieme, perché sai cosa prova per me>> in effetti ha ragione, volevo solo farlo smettere di parlare <<Poi quando abbiamo deciso che stiamo insieme scusa? Mi sono persa questo passaggio>>
<<Come? Che vuoi dire? Non pensavo servisse ufficializzarlo sai>>
<<Adesso devo andare Bellamy>>
<<Clarke.. ma io..>>
<<Ho bisogno di stare da sola per un po'>> non mi da nemmeno il tempo di rispondere che gira i tacchi e sparisce. Come sempre non sono capace di non creare casini, devi sempre esagerare e non pensare prima di dire le cose. Adesso rischio di mandare a puttane tutto, sono un imbecille. Non posso dare tutta la colpa a Wells, visti che sono io ad aver insistito e messo il dito nella piaga, ma cazzo, a lui basta solo essere presente per innervosirmi. Non so cosa fare, cosa dire e come rimediare. E quel che è peggio è che Clarke non crede in quello che c'è fra noi. Non pensa che stiamo insieme e ciò mi rattrista molto. Io voglio solo stare con lei, Wells è stato un effetto collaterale. Sono un coglione, devo rimediare. Andrò io a parlare a Raven, le dirò la verità, così Clarke non sarà da sola ad affrontare tutto.
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Just the two of Us
عاطفيةClarke vive a Nashville, in Tennesse e frequenta il corso di giurisprudenza all'università, e insieme alla sua amica Raven vuole ritrovare il loro vecchio amico d'infanzia Jasper Jordan, portato via dagli assistenti sociali all'età di 10 anni. Il d...