cap.4

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" obiezione vostro onore, avrei una proposta da farle, non vorrà mica mandare questa giovane strega così intelligente in prigione, troviamo un accordo"

Sono completamente sbalordita con gli occhi sbarrati seduta su quella specie di "trono" al centro dell'aula. Non ci posso credere, tra tutti i maghi esistenti proprio lui, colui che ha tradito mio padre, non poteva rimanersene in quella scuola di matti a dare punti a caso per aver fatto una pozione o per aver buttato una palla in un cerchietto?!!

Non lo sopporto, non riesco a dire nulla, ho ancora gli occhi sbarrati da quando ho capito che era stato Albus Silente ad avermi difeso. Sento gli occhi di tutta la stanza puntati addosso, giro lentamente il capo fino a guardare dritto negli occhi il giudice, che mi guarda con una faccia che lascia capire che vuole dargli ascolto.

"Albus che piacere rivederti, ma non penso che possiamo fare qualcosa per la signorina Grindelwald"

" ti propongo un accordo Amadeus" disse il professor Silente 

"bene vediamo di cosa si tratta"

" propongo di ospitare la signorina Grindelwald ad Hogwarts, in modo che possa essere tenuta sotto sorveglianza da noi insegnanti e che possa essere istruita come si deve"

"Albus ne sei proprio sicuro? insomma siamo già ad ottobre"

" mai stato più sicuro, ovviamente dobbiamo vedere se la signorina è d'accordo o preferisce essere esiliata ad Azkaban" specificò squadrandomi attraverso i suoi occhiali a mezza luna.

Guardai prima il preside e poi il giudice, c'era così tanto silenzio che sentivo i respiri delle persone che avevo attorno. Poi ci pensai, pensai a ciò che aveva fatto a me e a mio padre, se non fosse stato per questo stupido, in questo momento sarei stata con mio padre a vivere la vita che ho sempre sognato. Guardai il giudice negli occhi e dissi:

"Ich gehe damit nirgendwo hin (io con questo non vado da nessuna parte)"

"komm schon, das wird niemals, du wirst Freunde finden (suvvia che sarà mai, ti farai degli amici)"

"non mi importa nulla degli amici, mi ha rovinato la vita!" urlai

"è tutta colpa tua! ti odio! non verrò da nessuna parte con te" continuai disperata mentre i due auror di prima venivano verso di me spaventati per un mio eventuale attacco 

"ti prego Adeen, stammi a sentire"  continuò in maniera calma il preside, ma io lo fermai "no! non starò a sentire a nessuna parola che esce dalla tua lurida bocca" gli dissi mentre lo guardavo con occhi gelidi dai quali non traspirava nient'altro che odio.

Ci vollero diversi minuti prima che mi riuscii a calmare, fecero uscire il preside dall'aula per farmi scambiare due parole con il giudice, che senza paura mi si era avvicinato.

"ti devi fidare di lui, lo so quello che è successo con tuo padre, ma tu non sei lui, con te si comporterà in maniera diversa" mi rassicurò "veramente preferiresti passare il resto della tua vita in prigione? sei una giovane strega piena di talento, non vorrai mica sprecarlo"  continuò poi.

Furono quelle parole a convincermi e il giudice parve capirlo. Fecero rientrare Silente che mi guardò aspettando una mia risposta.

"va bene, ma ad una condizione" dissi guardando il preside negli occhi "voglio una stanza tutta mia, voglio stare da sola, senza nessuno" dissi squadrandolo.

"d'accordo" mi rispose con un sorrisino che io non ricambiai.

"perfetto il caso è chiuso, signorina Grindelwald domani mattina alle 10 verrà portata a Kings Cross per poi prendere il treno alle 11 che la porterà in un paio d'ore ad Hogwarts, per lei va bene?" disse il giudice guardandomi.

𝑳𝒂 𝒇𝒊𝒈𝒍𝒊𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝒑𝒐𝒕𝒆𝒓𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora