cap.19

491 15 3
                                    

*𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎*

Mi trovo per le strade della Londra babbana, essendo inverno sono ben coperta, indosso un Jeans nero, i miei anfibi sempre neri e sopra ho diversi strati di maglie per riuscire a scappare il freddo, ho una canotta, con sopra un dolcevita nero, su di esso porto un maglione largo (uno di quelli che indossano i nonni) e sopra ancora un giubbotto di jeans.
Non mi trovo qui inutilmente, infatti la mia meta è Notturn Alley.
Per arrivare al paiolo magico mi mancano ancora una ventina di minuti. Camminando passo davanti alla vetrina di un bar dove vedo al suo interno i camerieri che servono i clienti. Passo spesso per questo bar e ormai sono diventata 'amica' dei baristi, così, dato che notturna Harley non ha orari di chiusura prima delle 3 di notte, decido di fermarmi per mangiare qualcosa.
Aprendo la porta il campanellino posto sopra all'entrata suona e metà bar si gira a guardarmi. Sui volti dei baristi nasce un sorriso seguito da un collettivo "buongiorno!" mentre continuavano a preparare caffè, cappuccini, ecc...

A:"buongiorno" dico sedendomi al bancone di fronte a Carl il più giovane dei baristi

C:"buongiorno Adeen, il solito?"mi chiede

A:"mi conosci troppo bene" dico sorridendogli

Nel mentre che mi guardo attorno sento l'odore dei cornetti appena sfornati arrivate alle narici e rumore della macchinetta del caffè arrivare alle orecchie. Alzo lo sguardo delle mie mani che stavano giocando tra loro e vedo Carl guardarmi negli occhi mentre mi porge un corretto con una spremuta d'arancia.

A:"grazie" gli dico prima di iniziare a mangiare con voga
Mi concedo il privilegio di fare una buona colazione qualche volta al mese, ma non manco mai la mattina per salutare.

A:"quanto ti devo?" Domando a Carl

C:"due sterline" mi risponde

Metto le mani nelle tasche e noto che non ho neanche un centesimo.

A:"dammi 2 minuti" dico alzandomi

C:"Adeen non fare cavolate" dice mentre sta per aggirare il bancone per raggiungermi e fermarmi

A:"tranquillo, non faccio nulla di male" gli dico mentre apro la porta per uscire.

Uscita mi guardo attorno e noto da lontano una signora vestita tutta in tiro, con scarpe col tacco colore melanzana, un tailleur abbinato, una pelliccia che sembra essere naturale e un cappellino alla francese nero, ovviamente tutto ciò accompagnato da sciarpa e guanti e ovviamente una borsetta in pelle di coccodrillo (almeno così sembra). Mi avvicino alla signora piano piano, urto la sua spalla e le faccio cadere la borsetta.

A:"mi scusi tanto" le dico

SG:"oh non ti preoccupare cara" mi dice e io mi sorprendo dalla sua gentilezza, le persone così certe volte sono sempre scontrose

Io l'aiuto a raccogliere le cose che le sono cadute da dentro e di soppiatto allungo la mano per prendere delle monete. La signora però se ne accorge e tutta la gentilezza iniziale svanisce in un attimo.

SG:"brutta ladruncola ridammi subito i miei soldi!" Mi urla contro con una voce da corvo. E mentre lei continua a gridarmi contro cose che sarebbe meglio non ripete io inizio a correre

SG:" aiutatemi! Mi hanno appena derubata" urla disperata a dei poliziotti che attirati dalla confusione erano venuti a dare un'occhiata. "Esagerata" penso mentre accellero seguita dai poliziotti.

Corro, corro, corro, sono veloci quindi continuo a correre e ancora a correre a perdifiato fino al Big Ben. Sono dalla parte opposta di dove dovrei essere adesso, ma sono ancora dietro di me e sono addirittura aumentati, sembra che non si stanchino mai e nemmeno io.
Cerco di seminarli in tutti i vicoli possibili e immaginabil, ma tutto sembra inutile. Così li conduco in una stradina isolata, tiro fuori la bacchetta dalla sacca che porto sempre con me e lancio uno stupeficium a quelli che ora sono 5 poliziotti, fregandomene del fatto che fossero babbani. I quattro uomini cadono a terra perdendo i sensi e io continuo a correre, questa volta verso il paiolo magico.
Finalmente ci sono, solo un muro di mattoni grigiastri mi separa da Diagon Alley, batto con la bacchetta su dei mattoni e essi si separano dandomi l'accesso per il mondo magico.

𝑳𝒂 𝒇𝒊𝒈𝒍𝒊𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝒑𝒐𝒕𝒆𝒓𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora