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Estella

La visuale di Agueda tra le mie gambe era a dir poco stupenda.

Idiota, non è Agueda!

Dopo poco mi abbandonai al piacere, realizzando che ero venuta immaginandomi Agueda tra le mie gambe e non questa rossa, che avevo conosciuto qualche ora fa.

"Ora vattene." Le ordinai mettendomi le mani nei capelli.

Avevo bisogno di fumare, ero troppo nervosa ed incazzata.

Incazzata? Seriamente? È solo colpa tua se Agueda se ne è andata, cogliona!

Due mesi, due fottuti mesi da quando quella principessina se ne era andata senza un 'ciao' senza dirmi niente. Avrebbe dovuto darmi una cazzo di spiegazione.

Era sparita senza lasciarmi nessuna lettera, nessun biglietto e nessun messaggio. L'avevo ospitata a casa mia, l'avevo salvata dalle sue idee di suicidio e lei alla fine se ne era scappata come se niente fosse.

Ti devo forse ricordare di come l'hai sempre trattata?

Era così diversa da me, così tranquilla, così dolce eppure mi attraeva. Ero abituata a svegliarmi con lei al mio fianco la mattina mentre da due mesi le cose erano cambiate radicalmente. Passavo le serate a bere e a scoparmi tipe che non conoscevo nemmeno. Linda mi aveva cercata, ma avevo sempre rifiutato di incontrarla. Lei era una brava ragazza e non meritava di stare dietro ad una come me.

Dove poteva essere Agueda?

Non aveva nessuno da cui andare, i suoi genitori l'avevano cacciata e non aveva più nessun amico a causa del suo orientamento sessuale.

E se le fosse successo qualcosa?

Se tu fossi stata più intelligente, in questo momento lei sarebbe sopra o sotto di te a fare altro e tu non ti chiederesti dove sia in questo momento.

Dovevo smettere di farmi mille domande e andare avanti. Lei aveva deciso di andarsene ed io dovevo accettarlo. Dovevo accettare la realtà, perché in fondo non era nessuno di importante per me.

Ma allora perché mi sentivo così?

Perché sentivo un vuoto dentro di me, perché non riuscivo a smettere di pensarla?

Perché ti sei innamorata, stupida!

Non dire mai più una cosa del genere! Estella Alonso non si innamora mai!

La ragazza dai capelli rossi aveva abbandonato la stanza andandosene lasciandomi uno stupido biglietto contenente il suo numero di telefono.

Povera illusa, se credeva che l'avrei richiamata.

Ad un tratto sentii il suono del telefono, segno che mi era arrivato un messaggio. Ma quando vidi il messaggio rimasi scioccata.

Una foto che ritraeva mia madre che si baciava con un altro uomo, un uomo che non era mio padre.

Ma cos'era? Un fottuto scherzo?

Era un messaggio anonimo, ma chiunque l'avesse mandato, conosceva me e la mia famiglia.

Chi era quello?

Come aveva potuto tradire la sua famiglia in quel modo?

Presa dalla rabbia cominciai a lanciare le cose che vedevo attorno. Diedi un sacco di pugni al muro fino a quando non vidi le mie mani sanguinare, non sentivo più il dolore fisico perché non era niente in confronto a quello che avevo dentro.

Perché? Perché?

Andai a prendere una bottiglia di vodka e iniziai a bere, non vedevo più nulla.

Decisi di fare una cazzata, una delle tante. Presi il pacchetto di pastiglie che servivano per dormire e le presi tutte, una ad una. Non sopportavo più la vita, la mia vita di merda, il passato con il quale dovevo lottare ogni giorno. A nessuno importava di me davvero.

Mi sedetti sul divano di pelle e...

"Estella!''

"Vattene, lasciami sola!" Le urlai sperando che se ne andasse via.

"Ma guardati come ti sei ridotta! Stai uno schifo!"

Linda mi tolse la bottiglia di mano e andò a prendere dei fazzoletti per fermare il sangue delle nocche.

Perché era venuta ancora a cercarmi?

Forse perché ti vuole bene, ma questa parola non esiste nel tuo vocabolario, avrei preferito che arrivasse Agueda in questo momento, ma per ora mi accontento pure di Linda.

Cominciai a vedere tutto sfuocato, forse le pastiglie stavano facendo effetto.

"Estella, no! Guardami, rimani con me, non mi lasciare. " Sentii la voce tremante della castana, stava piangendo.

"Perdonami Linda..."

Sentivo il mio corpo crollare, non avevo più forze, cominciai a tremare e la vista si offuscava sempre di più.

Vivete la vita, cara gente. Non fate come me, non lasciate che il passato o le persone distruggono la vostra vita, la vita è una sola ed è vostra. Siate felici e state con le persone che vi vogliono bene, litigate, ma poi fate pace facendo l'amore, sussurrate quelle cose di cui avete paura di dire. Non sempre ci deve essere per forza la parola "fine" anche se per me era arrivata.

Continua...

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