PASIÓN🔥

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Agueda

Mi stava baciando con una passione unica. La volevo, desideravo essere sua, non mi importava di nulla in quel momento.

Stranamente non mi aveva rimproverato per aver fatto cadere la padella sul pavimento. Forse era troppo presa anche lei.

Ci dirigemmo nella camera da letto, mentre non smettevamo di baciarci. Ero un po' tesa, avevo un po' di paura, Estella si vedeva che era super esperta, mentre io ero impacciata e mi avrebbe presa in giro molto probabilmente. Tuttavia, non volevo mostrarmi così incapace di fronte a lei. Volevo cercare di essere un po' sicura di me, ma di fronte alla perfezione di Estella, la mia sicurezza spariva.

Ero distesa sul letto con Estella sopra di me che mi torturava di baci. Mi aveva tolto la felpa e la buttò per terra mentre io rimasi solo con le mutande, quando era arrivata la nonnina tanto simpatica, non avevo avuto il tempo per mettermi il reggiseno.

Estella mi lasciò dei succhiotti sul collo, mi aveva marchiata. Continuava a baciarmi il collo fino a quando non scese sul seno. Iniziò a succhiarmi  i capezzoli, facendomi gemere. Mi stavo bagnando, ero troppo eccitata dalla situazione.

Scese sulla mia pancia e mi lasciò dei baci umidi, stavo ansimando fin troppo.

Quando poi sentii la sua lingua sulla mia intimità, inarcai la schiena. Era una sensazione diversa quanto unica. La sua lingua esperta viaggiava tra le mie grandi labbra, Estella mi succhiò il clitoride facendomi urlare il suo nome.

Prese il vibratore e lo accese, continuava a leccarmi e far vibrare quel coso, mi aveva fatto conoscere un piacere che non avevo mai provato.

Non riuscii a resistere tanto che sentii l'orgasmo arrivare.

Con grande coraggio mi spostai e le tolsi con violenza i vestiti. Non ci vedevo più niente, la passione era troppo forte.

Mi misi tra le sue gambe e iniziai a darle piacere, esattamente come lei aveva fatto poco prima con me. All'inizio era silenziosa ma poi, quando la masturbai anche con le dita, la sentii emettere dei gemiti. Si stava lasciando andare finalmente. Le sue mani andarono nei miei capelli neri e lunghi, che li spostò dal mio viso.

《Agueda...si...così.》Disse col respiro affannoso.

Continuai a darle piacere finché non venne. Era stato tutto così bello e perfetto.

Estella si alzò dal letto e si coprì. Non mi stava neanche guardando.

Perché adesso si comportava così ?

Volevo baciarla dopo ciò che era successo tra di noi, mentre a lei non sembrava che le importasse qualcosa di me.

《Ho fatto qualcosa di sbagliato?》Le chiesi copremdomi anche io con una coperta.

Lei non rispose, continuava a vestirsi.

《Rispondimi! Perché ora mi tratti così?》Alzai leggermente la voce.

《È stato uno sbaglio ciò che è appena successo, non si deve più ripetere. 》Rispose con tono duro.

Perché facevano così male le sue parole?

《Io ti odio, davvero.》Dissi con le lacrime agli occhi.

Mi ero lasciata andare con lei perché la volevo e poi le mi aveva umiliata e trattata come un oggetto del quale una persona si stanca.

《Smettila di frignare, lo sai che non lo sopporto.》

Ero stata una vera stupida a fidarmi di lei, a pensare che avesse qualcosa di buono in lei, invece si era rivelata la solita stronza.

La colpa era solo mia che mi ero innamorata di lei, come una stupida ragazzina.

Dovevo cambiare la mia vita, fare qualcosa, perché non sarei riuscita ancora per molto a sopportare tutto ciò.

Dovevo trovare i miei genitori e iniziare di nuovo a vivere, questa era l'unica soluzione.

《Dimmi almeno perché lo consideri uno sbaglio.》Dissi tremante guardandola dallo specchio.

《Perché l'ho fatto con te.》Rispose guardandomi dritto negli occhi.

Allora mi aveva confermato il fatto che le facessi schifo. Lei aveva solo giocato. Non era mai stata seria, ero solo una specie di desiderio sessuale che voleva soddisfare e finalmente ci era riuscita.

Mi aveva trattata come una ragazza poco di buono. Sentivo gli occhi anche a pizzicare, ma con grande forza mi alzai ed iniziai a vestirmi. Mi vestii in maniera provocante e con il pensiero di uscire.

《Dove vai vestita così? 》Chiese di scatto.

《A fare la puttana con qualcun'altra, in fondo è ciò che sono per te, giusto?》