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Agueda

I baci all'interno coscia mi facevano impazzire, Estella tra le mie gambe era una visuale divina e quando  all'improvviso sentii la sua lingua lì...

"Principessina, svegliati!"

Oddio, avevo fatto un sogno erotico su di lei!

Mi alzai di scatto, avevo i capelli scompigliati e quella stronza mi guardava divertita. Certo, era stronza, ma era anche bellissima, i suoi occhi erano unici e le sue labbra...avevo voglia di essere baciata da lei, volevo essere sua, lei invece mi trattava come spazzatura, era chiaro non le piacevo, forse le facevo schifo, forse...

"Hai avuto un sogno erotico su me, vero?" Chiese con un ghigno in faccia.

"Il mondo non gira tutto intorno a te!" Esclamai alzandomi dal letto.

"Hai detto il mio nome nel sogno..."

"Avrai sentito male!" Cercai di essere sicura, ma non ci credevo nemmeno io a quello che avevo appena detto.

Andai in bagno, perché volevo scappare da quella situazione e da Estella. Ieri sera mi ero sentita uno schifo, quella stronza mi aveva soggiogata con i suoi modi e con quello sguardo, ero caduta nella sua trappola, non sapevo che intenzioni aveva, ma ero stanca di essere trattata in quel modo. C'erano stati momenti in cui pensavo che mi volesse, invece poi si comportava come una stronza con la S maiuscola.

Non volevo più essere trattata così da Estella, perciò volevo provare a essere diversa, cambiare, essere più forte anche io o almeno provarci. Avevo in mente una cosa e avrei voluto ottenere quello che volevo quel giorno stesso.

Mi feci una doccia, mi asciugai i capelli e quando uscii per vestirmi Estella non c'era, probabilmente era uscita, ma era meglio così. Mentre mi vestivo, decisi di mettere della musica e pensare anche al mio piano che avrei messo in atto la sera. Una volta finito di sistemarmi, uscii per andare dalla vicina a pulirle i vetri, in questo modo avrei guadagnato i soldi a sufficienza per poter andare a comprarmi un vestito decente.

Le ore passarono e dopo aver finito di lavorare, andai a scegliere un vestito sexy per la sera.

Arrivai a casa ed Estella se ne stava sdraiata sul letto a gambe incrociate a guardare la tv. I miei occhi si posarono subito sulla sua camicia a quadri sbottonata.

Agueda, concentrati!

Quella stronza mi evitava, non disse una parola ed era strano che se ne stesse zitta per una volta. Forse non le era piaciuto quando le avevo detto che il mondo non girava intorno a lei.
Appoggiai la busta con il vestito sul letto, presi coraggio e mi tolsi la felpa, poco dopo mi tolsi la maglietta ed i pantaloni fino a rimanere in intimo.
Estella sgranò gli occhi stupita.

"Che cazzo stai facendo, Agueda? "

"Mi sto cambiando. C'è qualche problema Alonso?" Questa volta le risposi guardandola dritto negli occhi, non avrei evitato il contatto visivo come facevo sempre per paura che quella mi mangiasse viva.

"Da quando mi chiami per cognome?" Domandò mentre notai che i suoi occhi viaggiavano famelici sul mio corpo.

"Da oggi." Tagliai corto e indossai il vestito nero, con le maniche lunghe e che mi arrivava fin sopra al ginocchio.

"Dove hai intenzione di andare con quel vestito, mh?"

"In discoteca e tu mi accompagni con la macchina." Affermai sorridendo.

"Non esiste! Io non ti accompagno da nessuna parte, non sono la tua tassista! " Esclamò. Si stava alterando e questa cosa, iniziava a piacermi.

"Ah, che peccato...vuoldire che andrò a fare l'autostop in strada...che dici, qualcuno potrebbe dare un passaggio a una povera ragazza che vuole andare in discoteca per divertirsi?" Continuai a parlare tranquillamente, mentre mi pettinai i capelli lunghi e neri.

Estella si alzò dal letto e si avvicinò allo specchio, dove io mi stavo preparando. Si era avvicinata fin troppo, ma dovevo rimanere calma ed essere sicura di me.

"Cos'hai in mente di fare Agueda? Ti conosco, questa non sei tu. Cerchi di essere sicura di te, fare finta di niente e menti." Sussurrò al mio orecchio con quella voce sexy da morire.

Allontanatela, vi prego. Questa ragazza mi farà impazzire prima o poi .

"Ti sbagli, tu non sai niente di me. " Dissi decisa cercando di essere in me dato la sua vicinanza.

"Che effetto ti farebbe se io ti parlassi in continuo con questa voce sussarandoti cose sporche, mentre magari la mia mano sfiora le tue mutandine?'' Lei e la sua voce del cavolo, mi avrebbero fatto svenire prima o poi.

Agueda torna in te! Allontanala!

"Nessun effetto!'' Risposi di scatto e mi allontanai.

Il gioco l'avevo iniziato io e questa volta avrei vinto.

"Allora mi accompagni o no?''

Continua...

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