*Arianna*
È passato un mese da quel giorno.
È una giornata come tante,una domenica, nulla di speciale.
Arianna guarda fuori dalla finestra aperta per lasciar entrare l'aria di giugno.
Già si sente l'estate ovunque.
Niente più felpe,maglioni o cappotti.
Sono tornate le maniche corte,i calzoncini di jeans,i costumi da bagno.
Sulle spiagge di Catania già cominciano a comparire i primi ombrelloni.
Facendo una passeggiata sul lungomare si possono vedere tutte le persone stese sulla sabbia.
La mattina a scuola tutti sono un po' più allegri.
C'è chi confida un segreto alla sua migliore amica,o chi bacia il suo ragazzo.
C'è chi sta solo in un angolo a pensare a chissà cosa,c'è chi ripassa freneticamente per riparare agli errori commessi...e poi ci sono quei ragazzi a cui non è mai importato nulla dei voti o dei compiti in classe,e continuano a camminare con quell'aria strana,quasi come a dire che loro sono lì ma non ci sono davvero.
Anche quella domenica mattina Arianna guarda le persone che passano sotto alla sua finestra.
Ecco Lorenzo con la sua chitarra,e accanto a lui poco distante c'è Federica.
Sente come una fitta al petto,come un dolore fisico,ma continua a studiare per l'esame di maturità.
Ad un certo punto vede l'inchiostro di una parola allargarsi,sciolto da una lacrima.
Non si era accorta di star piangendo.
Le lacrime diventano incontrollabili, una dopo l'altra.
Lacrime salate,lacrime che bruciamo quasi come fossero fuoco.
Se solo servisse a qualcosa piangere.
Si sente affogare nei ricordi una volta ancora,i ricordi di quella sera che non dimenticherà mai.
Quei ricordi marchiati per sempre nella sua mente.
Matteo non aveva fatto in tempo,nessuno aveva fatto in tempo.
Si ricorda perfettamente ciò che è successo.
~
Era in piedi sul marciapiede,e di tanto in tanto si sporgeva verso la strada sperando di vedere arrivare la macchina di quello che era il suo migliore amico.
Più passavano i minuti,più era spaventata.
Più sentiva delle voci avvicinarsi,più si ripeteva a di correre ma non ce la faceva.
Le facevano male i piedi per la corsa,era stanca.
Si sentì trascinare via,in un vicolo buio,la risata di un ragazzo.
Non riusciva più a capire nulla,sentiva le energie venirle meno.
Delle mani si infilarono sotto al suo vestito,lei credette di star piangendo e urlò ma sembrò che nessuno la sentisse.
O forse era così.
Delle risate,poi una voce diversa,ma non estranea.
Rumore di qualcuno che corre,un paio di braccia attorno a lei per proteggerla e poi più niente.
Si era risvegliata in una stanza bianca,in un letto di ospedale.
Le avevano detto che aveva sbattuto la testa,ma per fortuna non c'era nulla di grave.
La stavano per privare della sua verginità.
~
Quel ricordo la tormenta da un mese,ogni giorno.
Con Matteo non è arrabbiata,ma sa che nulla tornerà più come prima.
I lividi sulla sua pelle ormai sono del tutto scomparsi,insieme al dolore martellante alla testa,ma il dolore che prova dentro no.
Alessandro è preoccupato per lei,del resto chi non lo sarebbe.
Sua madre è ritornata appena ha saputo dell'accaduto,e cerca di essere un po' più presente per lei,di aiutarla.
Ma lei non vuole essere aiutata.
È cambiata.
Ha paura di farsi toccare da chiunque,ha paura di tutte quelle cose che l'hanno sempre fatta stare bene.
Inutilmente Chiara prova a rassicurarla,a dirle che non le è successo niente.
Lei non lo sa come si è sentita quando quelle mani le hanno toccato la pelle,quando le hanno alzato il vestito.
Se solo fossero arrivati un po' più tardi sarebbe successo davvero.
Va a scuola,torna e si chiude in camera con il suo pranzo.
Riesce per la cena,e poi va a dormire.
È così che passa le sue giornate.
Spesso Lorenzo va a casa loro,per cercare di far svagare Alessandro.
A volte li sente uscire,o parlare di lei.
Ma Lorenzo non ci prova a parlare con Arianna.
Lui,che sarebbe l'unica persona in grado di farla ritornare quella di prima.
Si è rassegnata ormai,non la noterà.
Si ripete che a lui non importa nulla,cerca di cambiare pagina.
Si ripete che non serve a nulla aspettare,che è ora di andare avanti.
Sa che è ora di prendere in mano la sua vita.
Anche quella domenica passa come tutte le altre,fin quando verso sera sente la porta di casa chiudersi.
Riconosce la voce di Lorenzo mentre saluta Alessandro,e le sembra quasi di sentirlo fermarsi davanti alla porta.
Scaccia quel pensiero e torna a prestare attenzione al libro,ma qualcosa la distoglie ancora.
"Hey,lo so che non vuoi parlare ma...come stai?"sente dire al di fuori della porta.
Ed è la sua voce,ci potrebbe giurare.||SpazioAutrice||
Hey!Lo so che questo capitolo è un po' triste ma i prossimi saranno più felici ahahha.
L'ho scritto come se ci fosse un narratore(?),infatti penso che alternerò i capitoli scritti in prima persona a qualcuno scritto in terza persona.
Tralasciamo la mia incazzatura per il festival che è meglio...era Lore che doveva vincere ma comunque vabbè stavolta è andata così.
Penso che aggiornerò una o due volte a settimana da ora in poi,dipende quanto ho da fare.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto,al prossimo!❤️👋✌️✨
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I've been falling in love||Lorenzo Fragola||
Teen FictionArianna,una ragazza di 18 anni che non sa cosa fare della sua vita.Le sembra che tutto le stia cadendo addosso,si sente oppressa dai suoi sogni.È spaventata dall'amore,da quel sentimento che prova nonostante tutto. Lorenzo,un ragazzo di 19 anni che...