Lorenzo's POV
Nel pomeriggio decido di andare a casa di Federica,non posso lasciarla così per una ragazza a cui non importa di me e che soprattutto non so neanche se odiare o amare.
C'è qualcosa in lei che la rende dannatamente attraente, oltre a com'è fisicamente.
Sarà quel suo modo di fare la stronza,o quel sorrisetto odioso.
Magari è il modo in cui abbassa lo sguardo quando è convinta che tu non possa guardarla,o come le si colorano di rosso le guance quando le parli.
C'è qualcosa in tutto questo che mi fa venire voglia di conoscerla e di aiutarla,per quanto posso.
C'è qualcosa nel modo in cui stringe gli occhi quando è concentrata o quando sorride che mi fa venire voglia di avere di più.
Però c'è Federica, io sono innamorato di lei.
Lei è la mia ragazza, non Arianna.
Non saprei neanche il suo nome se non me lo avesse detto Alessandro,come mi potrei innamorare?
è tutto così incasinato.
Avrei veramente voglia di vedere oltre alla sua maschera,quando è da sola e si lascia libera di essere ciò che è.
Vorrei sapere cosa pensa,e se magari almeno per un secondo sono stato al centro della sua mente.
Vorrei esserci per lei quando ne ha bisogno,vorrei asciugare le sue lacrime e stringerla a me per poi sussurrarle che va tutto bene,perché non è sola e non lo sarà mai.
Vorrei essere qualcuno per lei e riempire il vuoto che sente dentro.
Vorrei renderla felice ed amarla come lei si merita di essere amata,farle capire che tutto può cambiare e che io potrei far si che il suo dolore diminuisse,se solo lei mi desse il permesso di farlo.
Ma non so neanche perché sto pensando a tutto questo che non ha alcun senso.
Non so perché mentre scrivo queste cose su un pezzo di carta preso a caso il viso che vedo impresso nella mia mente è quello di Arianna, e non di Federica.
In un modo o nell'altro devo dimenticarla, anche se probabilmente di ricordi non ne ho dato che non la conosco.
Mi sembra di averla da una vita,quando invece non l'ho mai avuta e mai la avrò.
C'è questa sensazione di familiarità in lei che mi perseguita.
Accartoccio il foglio dove sono scritti tutti i miei pensieri assurdi e vado da Federica per rimediare al danno che ho fatto.
Entro in macchina e sbatto violentemente la portiera,prima di accendere la radio.
La musica riesce sempre a calmarmi.
Prendo un mazzo di rose da un fioraio lungo la strada per poi dirigermi verso casa di Federica percorrendo quel percorso che ormai conosco a memoria.
Dopo aver parcheggiato mi avvio verso la sua porta,con il mazzo di rose stretto tra le mani e chiedendomi cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, anche se la soluzione non arriva.
Federica mi apre,con quel suo solito sorriso che mi ha fatto innamorare un po' più spento del solito,non so dire se sia colpa mia o meno.
"Cosa vuoi?"mi chiede.
"Beh,Fede,io...mi dispiace tanto. non intendevo ignorarti o qualunque altra cosa che io abbia fatto di sbagliato,ma non c'è alcun modo per cambiare ciò che ho fatto.Non potrei immaginarmi una vita senza i tuoi sorrisi o i tuoi occhi,non possi immaginarmi una vita senza te.
è inutile che ti dica che hai reso tutto migliore,hai reso me una persona migliore,sei riuscita a farmi vedere il lato positivo nelle cose e te ne sono grato.Non sai quanto amo svegliarmi quelle mattine e trovarti al mio fianco.Alcune volte ti guardo dormire,quando sembri così innocente,e mi sembra così strano averti mia.Ti prego,io senza te,senza noi,non sono nessuno."dico.
Avevo immaginato che tutto sarebbe venuto naturale,ma mentre pronuncio quelle parole qualcosa dentro di me non va.
Non so se sia una mia impressione, ma mi sembra di sentire una sorta di...senso di colpa? Non lo so,in ogni caso mentre vedo Federica prendere i fiori dalle mie mani per poi posarli all'interno di un vaso e poi chiudere la porta alle mie spalle, mi sembra tutto così sbagliato.
Mi sembra che questo non sia il mio posto,o almeno non più.
Si dice che tra le braccia della persona che si ama ci si dovrebbe sentire al sicuro,ma non è più così.
Quando sento la testa di Federica sul mio collo e asciugo l'unica lacrima che si è fatta spazio lungo la sua guancia mi immagino Arianna.
Negli occhi azzurri di Federica riesco a vedere quelli verdi di Arianna, e mi sorprendo a ricordarli così bene.
Mentre faccio combaciare le nostre labbra non sento nulla,se non la sensazione che non siano più fatte per stare insieme.
Ho la sensazione che sia cambiato qualcosa, che ci sia qualcosa di diverso in entrambe.
Infondo le uniche cose a non cambiare sono i ricordi,è per questo che ci aggrappiamo tanto ad essi.
è per questo che siamo spaventati nel rivedere una persona dopo tanto tempo,oltre che felici.
Perché abbiamo paura che sia cambiata e che non sia più quella che eravamo soliti conoscere.
Alcune volte preferiamo continuare a vivere con il ricordo di qualcuno per non distruggere l'immagine perfetta che ce ne siamo fatti,quell'immagine che talvolta esiste solo nelle nostre menti.
E penso proprio che mi aggrapperò al ricordo di Arianna, perché non posso fare nient'altro se non guardarla vivere la sua vita da lontano.
E nel frattempo cercare di essere felice.
In quel momento un pensiero attraversa la mia mente.
Nulla mi impedisce di conoscerla,se non me stesso.||SpazioAutrice||
Ciao a tutte!
Scusate se ci sono degli errori ma non ho molto tempo per correggere,e scusate anche per la schifosità(?)del capitolo.
Spero che in ogni caso vi piaccia,e vi ringrazio per tutti i commenti e i voti,non sapete quanto mi rendete felice.
Al prossimo capitolo!❤️👍👋
||Giulia❤️✨
STAI LEGGENDO
I've been falling in love||Lorenzo Fragola||
Novela JuvenilArianna,una ragazza di 18 anni che non sa cosa fare della sua vita.Le sembra che tutto le stia cadendo addosso,si sente oppressa dai suoi sogni.È spaventata dall'amore,da quel sentimento che prova nonostante tutto. Lorenzo,un ragazzo di 19 anni che...