Capitolo 1

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Arianna's POV
Il rumore assordante della sveglia mi fa aprire gli occhi anche stamattina.
Sbuffo e schiaccio la faccia sul cuscino,cercando di riposare altri cinque minuti,ma a questo punto ci pensa mia madre a farmi svegliare.
Capendo che la pace è finita mi alzo e prendo il telefono dal comodino.
C'è il solito messaggio di Chiara nel quale mi dice che mi aspetta fuori casa alle otto,per fare la strada verso scuola insieme.
Sono le 7:15,quindi me la prendo comoda e mi faccio una doccia calda,poi mi vesto e mi trucco.
Scendo per fare colazione e poi prendo il mio zaino,dirigendomi verso la porta.
In casa siamo solo io,mia madre e mio fratello Alessandro.
Ha vent'anni,e nonostante io non sia così tanto più piccola di lui mi vede come la piccola sorellina da proteggere dal mondo.Ed è comprensibile,dato che papà se n'è andato da casa quando eravamo piccoli,e a quanto ne so ora si è rifatto una vita chissà dove.Ogni tanto telefona,fingendosi interessato a noi,a come va la scuola e se ci divertiamo,tutte quelle cose che un padre dovrebbe vedere con i propri occhi.
La voce di Chiara mi risveglia dai miei pensieri,così mentre camminiamo parliamo del più e del meno.Oggi è mercoledì 30 Aprile,e domani per fortuna non c'è scuola.
Ci fermiamo al bar davanti all'imponente edificio ormai rovinato e ci prendiamo un caffè.
"Domani ti va di venire ad una festa?"mi dice Chiara.
"No."rispondo fermamente.
"Ah,e cosa vorresti fare?"
"Non lo so,probabilmente starmene a casa mia"
Lei mi guarda con sguardo arrabbiato.
"Hai 18 anni cazzo,vivi la tua vita!"mi dice.
Bene,ci si mette pure lei.
"Chiara,lo sai"dico.
"So cosa?qua l'unica cosa che so è che non stai vivendo la tua vita per chissà quale motivo,che te ne stai sempre a casa e da un po' di tempo a questa parte ti rifiuti di fare qualunque cosa.Che c'è di sbagliato?"
"Non c'è niente okay?Questa sono io,non mi piace andare alla feste,detesto ballare e preferisco rimanermene a casa.Pensavo che almeno a te andasse bene"dico,per poi prendere il mio zaino e dirigermi velocemente verso la scuola.
Sono arrabbiata come non mai.
Lei sa di me,di Lorenzo,di come sono io...eppure tutto a un tratto non le va bene.
In ogni caso non voglio restare arrabbiata con lei,quindi è probabile che andrò a quella maledetta festa e basta.
Mi siedo al mio banco vicino a Marco,un mio amico,e tiro fuori i libri per le due ore di letteratura inglese che mi aspettano.
Mentre la professoressa spiega mi metto a scrivere qualcosa sul diario,controllando ogni tanto a che pagina siamo da Marco.
Dopo altre due ore e mezzo mi metto a guardare fuori dalla finestra,sempre immersa nei miei pensieri.
Vedo la luce del cellulare dai pantaloni,segno che mi è arrivato un messaggio.
Lo nascondo nell'astuccio è controllo.È Chiara che dall'altra classe mi scrive di aspettarla fuori.
Il mio problema è che non riesco proprio ad essere arrabbiata con nessuno,specialmente con lei.
L'incubo finisce e esco dalla mia classe lentamente al fianco di Marco.
Quando usciamo fuori Chiara ci sta aspettando.
Il tragitto verso casa mia passa più o meno tutto in silenzio,e quando finalmente varco la porta e trovo le calde braccia di Alessandro ad accogliermi mi sento sollevata.
Bagno la sua maglietta con le mie lacrime,ma lui non dice nulla.
Sa benissimo che quando sto così la cosa ideale è lasciare che mi sfoghi per poi far si che gli racconti tutto.
Quando smetto di piangere mi guardo intorno e capisco che mamma è al lavoro,tanto non c'è mai.
Il mio fratellone mi accompagna in camera mia e si siede sul letto accanto a me,in attesa che gli spieghi tutto.
"Beh,ho litigato con Chiara perché mi sembra che neanche lei mi accetti più.Dice che sto sprecando la mia vita così,ma credevo che le piacesse o che almeno le andasse bene il mio modo di essere.Devo pensare che sono io quella sbagliata?"chiedo.
"No,non lo sei.Vai benissimo perché sei tu e basta,e non hai bisogno di cambiare per Chiara o per nessun altro.Sicuramente è solo un momento così,le passerà."mi dice stringendomi a sè.
"Abbiamo litigato per una stupidissima festa di merda alla quale poi alla fine andrò."dico ridacchiando.
"Mamma ritorna sabato credo.È partita,lei dice per lavoro ma non ne sono sicuro."mi dice.
Io annuisco distrattamente controllando il cellulare.
"Film e pop corn per tirarci su il morale?"mi chiede.
Io sorrido e lo seguo verso le scale.
Verso le sette Alessandro si alza e va verso camera sua.
Poco dopo ritorna giù e mi chiede:
"Come sto?"
"Bene,ma dove devi andare?'chiedo.
"Esco con Lorenzo e alcuni amici,poi ceniamo fuori.Mi dispiace lasciarti sola...se vuoi rimando"mi dice grattandosi la nuca come quando è in imbarazzo.
"Non preoccuparti,sono abbastanza grande da prepararmi la cena senza mandare a fuoco casa...credo.Ma chi è sto Lorenzo?"dico,sperando che non sia proprio lui.
"Lorenzo Fragola"dice,poi si sente suonare il campanello.
"Eccolo,vieni che te lo presento"mi dice incitandomi ad alzarmi.
"No no no no ti prego"dico,e con le mani a coprirmi la faccia corro in camera mia.
Sento la voce di Lorenzo mentre mi lascio scivolare lungo la porta e prendo il diario da sotto il letto.
~
Caro diario,
A quanto pare non riesco a mantenere le mie promesse,e anche oggi mi ritrovo qui sul pavimento per scrivere qualcosa di inutile.Ho litigato con Chiara perché sostiene che non abbia una vita molto movimentata,il che onestamente è vero.
Ho appena scoperto che mio fratello conosce Lorenzo,e vediamo....mia madre è partita per chissà dove.
Non potrebbe andare meglio.
Ultimamente mi sto chiedendo spesso cosa ci sia di così sbagliato in me,talmente sbagliato da portare Chiara a dirmi certe cose.
Quando tutti ti fanno notare che non va bene ciò che sei,è naturale che cominci a chiederti dove sbagli,se c'è qualcosa che non va in te.
Odio le feste,per non parlare di ballare davanti a tutti.Preferisco restare a casa a sentire la musica con i miei pensieri piuttosto che uscire tutte le sere.
Non conosco così tanta gente,e non sono neanche così bella.
È questo ciò che la gente dovrebbe rimproverarmi?
Ad ogni modo sono arrivata alla conclusione che se gli vado bene buon per loro,altrimenti possono anche andarsene a fanculo.
Ora ti lascio perché Chiara si scusa e mi ricorda della maledettissima festa alla quale alla fine parteciperò domani.
Meglio se comincio a cercarmi qualcosa da mettere nel mio guardaroba di felpe,maglioni e jeans.
~
Chiara dopo essersi scusata mi chiede come previsto della festa,e io le dico che va bene.
Dopo mezz'ora sento il campanello suonare e spengo la musica per andare ad aprire.Sento delle voci fuori dalla porta,tra le quali riconosco quella di mio fratello.
Socchiudo la porta e me ne corro in camera.
Non mi aveva avvertita che lui e i suoi amici,incluso Lorenzo,sarebbero venuti a casa,quindi ora mi ritrovo con i capelli acciuffati come capita,una felpa larghissima e il mascara colato dai pianti.
"Arianna,ci sei?"mi urla da sotto.
"Si,sono qui"dico.
Poi controllo l'orario:è mezzanotte.
Colgo l'occasione.
"Io vado a dormire che domani devo svegliarmi presto"urlo.
"E perché? Non c'è scuola"dice ridendo.
"Ma dai, saranno cazzi suoi"lo interrompe Lorenzo.
Io chiudo a chiave la porta di camera mia e mi stendo sul letto.
Nonostante tutto non riesco a prendere sonno,sarà per la confusione di sotto o perché lui è giusto al piano di sotto...non so.
Presa dalla curiosità mi avvicino alle scale e sporgono la faccia giù, quel poco che basta per vederli.
Lorenzo è seduto sul divano,e ride per chissà quale stupida battuta.
Solo quella vista mi porta a sorridere.
Senza accorgermene sbatto il piede contro la scala e impreco sotto voce.
"Arianna, sei lì?"mi chiede Alessandro.
Io corro in camera e mi costringo a chiudere gli occhi.
Piano piano sprofondo nel sonno,mentre una sola lacrima scende lungo il mio viso.

I've been falling in love||Lorenzo Fragola||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora