Arianna's POV
Dopo venti minuti spesi a camminare per le strade senza una meta precisa mi decido a mandare un messaggio a Chiara per dirle che me ne sono andata,se mai qualcuno dovesse accorgersene.
É l'una di notte e cerco di tornarmene a casa mia passando per strade deserte che non conosco illuminate solo dalle luci fioche dei lampioni,potrebbe andare meglio?
Le lacrime che continuano a voler scendere mi offuscano la vista,tanto che sono costretta a fermarmi e provare a darmi una calmata.
Dopo un'altra mezz'ora vedo finalmente casa e estraggo le chiavi dalla mia borsa.
Apro e senza neanche accendere le luci corro su in camera e mi butto sul letto per sfogare tutto quello che tengo dentro da troppo.
Piango fino allo sfimimento,un'ora,due, non me ne accorgo neanche.
Le prime luci dell'alba si infiltrano dalle tapparelle e i miei occhi rossi si chiudono lentamente.
Dopo dieci minuti vengo svegliata dal rumore della porta che si chiude,segno che Ale è tornato.
Ma non voglio neanche andare da lui.
L'immagine di Lorenzo che balla con quella ragazza,le sue mani appoggiate sui suoi fianchi e le braccia di lei attorno al suo collo.
Le loro labbra unite,i loro sguardi innamorati e i loro sorrisi.
Questa immagine mi tormenta ogni volta che chiudo gli occhi e combatto per mantenerli aperti,ma la stanchezza ha la meglio su di me.
Mi sveglio verso mezzo giorno,e sul telefono trovo milioni di messaggi e chiamate perse.
Chiara che mi chiede cosa è successo,Ale che mi chiama,Marco che mi chiede com'è andata.
Non rispondo a nessuno.
Voglio rimanere sola.
Prendo il diario,trovo una pagina libera e mi netto a scrivere.
~
Caro diario,
sarò breve.É tutta una merda.
Io ci provo a vivere,ma quando è la vita in generale che ce l'ha con me come posso fare?
Perché tutto questo succede a me?
La festa di ieri è stata un totale disastro.
Lorenzo stava baciando la sua ragazza,con quelle labbra che io aspetto da due anni.
Eppure le mie sulle sue non ci sono mai state.
Mi sono illusa e ho sbagliato.
Ho creduto che io potessi essere abbastanza ma non è così.
Lascia che ti dia un consiglio,non illuderti mai che la verità fa male il doppio una volta che la scopri.
Ho i piedi a pezzi e gli occhi che mi bruciano...ah,e la testa mi fa male.
Il cuore ormai non lo sento neanche più, è andato un frantumi insieme a tutte le bugie.
Chi si innamorerebbe mai di me?
Non di certo Lorenzo.
Lui è così bello,quasi perfetto, e io non sono nulla.
Ma va bene.
Andrò avanti e starò bene.
Ma non ora,non oggi e neanche domani.
Vorrei svegliarmi e capire che tutto questo è solo un brutto sogno,ma non importa quante volte io batta le palpebre, quell'immagine è sempre li.
Perfino la lacrime si rifiutano di scendere.
C'è chi dice che si impara a convivere con il proprio dolore,ma non con questo.
Non con il dolore che provo io,quello che sembra non svanire mai.
Quello che ogni secondo mi prende il petto,ogni volta che credo che questo non sia successo,ma la prova sta proprio nel modo in cui fa male.
Mi sembra che la mia di vita si sia fermata.
Mi affaccio alla finestra e il sole continua a splendere,e allora perché mi sembra di morire?
I fiori stanno spuntando lentamente tra i prati,eppure non riesco a credere che potrò ricominciare.
Voglio solo stare qui in questa camera,essere dimenticata da tutti.
Voglio stare sola,anche se questo comporta soffrire il doppio.
Voglio restare a fissare il bianco del soffitto della camera,anche se odio il bianco.
Cazzo se sono stufa di vivere.
~
Finisco di scrivere e butto il diario sotto al letto.
Alessandro bussa alla mia porta ma gli dico che non voglio vederlo.
È così farò per un bel po'.
-
Sono passati tre giorni da quando sono andata alla festa.
Sabato,domenica e lunedì.
Oggi non sono andata a scuola.
Mamma non é tornata,lo so perché non ho sentito le sue scarpe con il tacco salire le scale,o le poche volte in cui sono scesa a prendere un bicchiere d'acqua e del cibo il frigo non era ordinato.
I giorni passano tutti uguali qui.
Ale prova a farmi uscire,ma mi rifiuto persino di ascoltarlo.
Mi rendo conto che non è giusto fare così nei suoi confronti,che sto facendo l'egoista,ma non riesco a fare altro.
Poco dopo l'ora di pranzo credo sento la porta chiudersi e dei passi diversi da quelli di mio fratello salire le scale,poi la porta della sua camera si chiude.
Avvicino l'orecchio e riesco a distinguere due voci,
Una è quella di Lorenzo.
Combatto le lacrime perché ho deciso che dopo tre giorni devo essere forte.
"Lore,non so più come fare.Arianna è chiusa in camera da tre giorni,a malapena mangia e non ho idea del perché "sento che dice Alessandro.
Lorenzo sospira.
"Mamma non torna,e non ho idea di dove sia.Mi ha solo mandato un messaggio avvertendomi.Arianna bisogno di una madre presente nella sua vita,anche se ha diciotto anni.Non c'è stata lei quando piangeva per i brutti voti o per i ragazzi.Non c'è stata quando era agitata per aver dato il primo bacio.E chissà dov'era.
Sono anni che torna di sera,prepara la cena e se ne va a dormire.Ogni tanto si limita a chiedere qualcosa di sfuggita o a svegliarci la mattina,poi se ne va.E so che Arianna avrebbe bisogno di lei,e nonostante io sia il fratello e l'abbia vista crescere non ho idea di come aiutarla.Lei ha bisogno di qualcuno che la ami,che la tenga stretta la notte e che accetti tutto di lei.Ha bisogno di qualcuno che la faccia ridere e asciughi le sue lacrime.Non si merita tutto questo"sento che Alessandro dice,con la voce spezzata.
Mi scende una lacrima,perché capisco che devo tornare a vivere.
Non sono solo io,non sono sola in questa lotta.
Dalla mia felicità dipende una parte di quella di mio fratello.
"Lo so che non è facile,ma tu parlale e vedrai che si aggiusterà tutto"dice Lorenzo.
Proprio lui che è la causa del problema.
Stanno in salotto a fare non so cosa e dopo un paio d'ore Lorenzo se ne va.
Alessandro bussa e fa per andarsene rassegnato,quando io gli urlo di entrare.
"Emh...non so che dire in queste situazioni e lo sai,ma sono contento che tu stia meglio"dice un po' imbarazzato dopo aver chiuso la porta.
"Eh già.Mi dispiace,non so neanche cosa mi sia preso,e comunque non voglio parlarne "rispondo.
"Okay,non ti preoccupare,io sarò sempre qui quando vorrai dirmelo.Partita di calcio per tirarci su di morale?"mi chiede.
Sa sempre cosa fare per farmi felice.
Io annuisco e lo abbraccio.
Lui inizialmente rimane sorpreso,poi mi stringe tra le sue braccia.
Mi vado a fare una doccia,e permetto all'acqua di lavare via tutte le lacrime e le preoccupazioni.
Per la prima volta capisco di essere abbastanza forte per farcela,e che in fondo la vita va avanti,sempre.||SpazioAutrice||
Ciao belle!
Vi avevo promesso che avrei aggiornato e l'ho fatto.✌️
Questo è un capitolo un po' triste,lo so.
Non ho idea di che altro dirvi quindi grazie ancora e ci vediamo al prossimo capitolo!❤️😎👍✌️
Ah,e Buon Natale se non dovessi farcela ad aggiornare domani o dopodomani.❤️🎄🎅🎁
||Giulia❤️
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I've been falling in love||Lorenzo Fragola||
Novela JuvenilArianna,una ragazza di 18 anni che non sa cosa fare della sua vita.Le sembra che tutto le stia cadendo addosso,si sente oppressa dai suoi sogni.È spaventata dall'amore,da quel sentimento che prova nonostante tutto. Lorenzo,un ragazzo di 19 anni che...