Capitolo 4

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JACE'SPOVV

Scese la figlia...wow...è una figa, più figa di Isabela, che è qui, è arrivata due secondi fa.
<<è vostra figlia!?>> chiese mia madre stupita. <<si è mia figlia>> <<salve>> salutò lei. <<ciao! Sei bellissima>> sorrise. <<grazie mille>> complimenti ai genitori veramente. <<la solita sfigata>> mi sussurrò Isabela ridendo, la seguii. Nonostante dia una figa, sarà una delle solite sfigate. <<presentatevi...!>> roteammo gli occhi, ci alzammo verso di lei <<piacere Jace>> << piacere Isabela>> dicemmo mentre le stringemmo la mano. Tornammo a sedere sul divano.

EMMA'SPOVV

Ok, non mi aspettavo tutta questa bellezza...alto, biondo, occhi scuri, ciuffo, un po' "palestrato", ma non credevo fosse fidanzato sul serio...perché sono sfigata in queste cose! Però devo dire che la sua tipa è una figa, è molto più bella di me, ma sarà una delle solite galline.
Mi sedetti sul divano e girai sui social, soprattutto su instagram. Cercai sia Jace che Isabela. Cercai prima il ragazzo e devo dire che è un gran figo, stessa cosa la ragazza! Se l'è scelto bene, poi s'è troia ci perde lui.
<<volete qualcosa?>> chiese mia madre. <<no, dopo andiamo al bar a prenderci qualcosa, volete venire?>> mia mamma accetterà di sicuro visto che non ha niente da fare, anzi dovrebbe rifiutare visto che abbiamo dei bagagli da sistemare. <<volentieri, ma non so se faremo in tempo a venire visto che abbiamo tanto da sistemare...>> disse dispiaciuta. Sinceramente non so se essere triste o no, perché da come mi hanno guardata, hanno iniziato a starmi un po' sul cazzo, anche perché li ho sentiti quando mi hanno dato della sfigata, che saranno sfigati loro scusa e che me lo dicano in faccia, sono disposta a fare una lunga chiacchierata. Anche se ho quel bel faccino carino, sono Lucifero quando mi incazzo. <<vi possiamo aiutare volentieri>> si offrì la madre. <<dobbiamo per forza? Noi non è che abbiamo molta voglia...>> eccoli la. <<perché? Avete altro da fare?>> replicò la madre nervosa. <<no, ma semplicemente non ho voglia>> roteai gli occhi, quanto odiosi. <<io vado su a sistemare i vestiti, poi aiuto Anna>> dissi a mia madre. Annuii e tornai su. Non dovetti andare nella cabina armadio perché lì avevo finito di mettere tutto apposto. Misi il resto in scaffali e cassetti cercando di essere il più ordinata possibile.

ISABELA'SPOVV

Già questa Emma mi sta sul cazzo. È troppo bella per i miei gusti. Sarà una sfigata. <<Jace...che ne dici di divertirci un po'?>> si girò con un sorriso malizioso. <<emh...dov'è il bagno?>> chiese Jace alla madre. <<piano di sopra, seconda porta a destra>> annuii e salimmo insieme. In realtà non dovevamo andare un bagno, ma in una camera a caso per scopare, giusto per divertirmi. Apriamo una camera a caso, chiudemmo la porta e ci buttammo sul letto.

EMMA'SPOVV

Scesi giusto per chiamare mia sorella. <<Anna vieni che sistemiamo la tua camera>> sorrise e corse come un razzo su per le scale. I miei e la mamma di Jace sono rimasti giù per sistemare il salotto, la cucina e varie altre stanze. Abbiamo anche una taverna enorme e dovranno sistemare tanto lì dentro. Salii le scale quando sentii urlare il mio nome. Accelerai il passo. Arrivai sul piano che la vidi tutta in panicata. <<dimmi Ann->> guardai la scena nella stanza e salii Lucifero dagli inferi. <<MA CHE CAZZO STATE FACENDO>> ho bisogno di bestemmiare. <te ne puoi andare via che noi qua diamo impegnati?>> disse Isabela. <<TI ARRIVA UN CEFFONE IN FACCIA SE NON STAI ZITTA>> la feci stare zitta. <<ti calmi>> come ora Jace dire questa cosa. <<danno fatto, bravo Jace...> sussurrò mia sorella. <<cosa hai detto Jace? Tu? Dire a me di stare calma? Chi cazzo sei mia madre? Ora vi prego vestitevi e uscite da questa stanza se non volete che lo faccia io>> annuirono. <<prova a rimetterle il cazzo nella sua figa di nuovo mentre sono girata sei morto e pure te mia cara Isabela. VESTITEVI>> chiusi la porta e mia sorella iniziò a piangere. <<ehi ehi stai tranquilla, non è successo niente...ora la tua stanza la sistemiamo va bene?>> le asciugai le lacrime mentre cenno un si.
Riaprii la porta cinque minuti dopo, Jace si stava mettendo le scarpe mentre Isabela lo stava aspettando. Feci entrare Anna con le sue cose e le posò vicino ad una scrivania molto carina, bianco panna in legno lavorato, molto spaziosa per una ragazza di dieci anni. Mi avvicinai s Jace e Isabela e tirai uno schiaffo a ognuno di loro. Gemettero per il dolore. <<ahia ma che->> la interruppi <<Anna tappati le orecchie>> mi ascoltò. <<scopate di nuovo in questa casa e a te Isabela ti metto un cazzo in gola e a te Jace ti impianto un palo nel culo va bene?>> annuirono. <<andate in sala e ci rimanete, non fate altre stronzate>> si alzarono dal letto e si avviarono alla porta. <<attenta con quei tacchi eh, non voglio assistere per una seconda volta la caduta di troia>> si girò e mi guardò male, stette zitta e scese in soggiorno. <<ok ora puoi stapp->> venne di corsa ad abbracciarmi. <<sai che ho sentito lo stesso?>> ridacchiai. <<sei bravissima a rispondere! Mi devi insegnare! E poi chissene frega se dici questi termini, ormai sono abituata>> ridemmo insieme e iniziai a sistemare con lei la sua stanza. La camera è un po' più piccola rispetto alla mia, anche lei ha una sua cabina armadio e nonostante questo è molto spaziosa.
Dopo venti minuti finimmo. <<finalmente!>> disse sfinita. <<è stato faticoso, ma almeno il risultato si vede!>> dissi soddisfatta. Mia sorella andò al piano di sotto mentre io decisi di cambiarmi e di mettermi questo

Little family||Jace NormanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora