Little family||Jace Norman

Capitolo 10

Arrivai a scuola in compagnia di Ella e subito colsi l'occhio di tutti. O perché ero con Ella e quindi si chiedevano come io facessi a stare con lei, o perché sono nuova o magari anche tutti e due. Tra la folla non notai Marcus, ma vidi solo Jace. Dal suo biondo cenere, fisico a dir poco palestrato, di statura molto alta, con quel faccino carino, ma allo stesso stronzo. <<ma perché mi guardano tutti...mi sento un po' a disagio...>> chiesi un po' imbarazzata. Spesse volte odio stare in mezzo a tanta gente, mi sale l'ansia. <<non lo so, penso perché tu sei con me. Di solito al mattino sono sempre da sola>> la guardai dispiaciuta. <<oh ma guardate, Ella si è trovata un'amica>> disse Jace in seguito di una risata che contagiò tutti. Girai lo sguardo verso Jace e lo guardai con sguardo assassino. Ma seriamente deve essere così stronzo? <<Ella...>> <<dì pure quello che vuoi>> mi girai com un sorrisetto. <<HEY!>> voltò subito lo sguardo <<ma tu non ti sai fare i cazzi tuoi vero?>> dissi avvicinandomi spudoratamente a lui. <<mh?>> <<cosa pensi di fare?>> lo guardai fisso negli occhi <<ti credi per caso superiore? Mh? Umiliando una persona che sta cercando qualcuno con cui stare?>> scoppiò a ridere. Avrei voluto tirare o uno schiaffo di quelli forti o un calcio nei coglioni. <<lei? Trovare qualcuno con cui stare? E chi sarebbe questa?>> incrociai le braccia aspettando che lui capisse che quel qualcuno si riferisse a me. <<ah saresti tu? Beh auguri perché non penso che tu riusciresti a sopportarla per tanto>> <<io invece mi chiedo come la gente riesca a sopportare te e se i tuoi amichetti aprissero veramente gli occhi e avessero un briciolo di cervello, sopportarti sarebbe l'ultima cosa che farebbero, perché nessuno sopporterebbe un coglione senza cuore come te>> dopo questo rimasero tutti muti, avrei potuto dire di peggio ma mi sono trattenuta <<se osi dire ancora una parola su di Ella torni a casa che non riesci più a camminare>> ridacchiò guardandomi con aria sfida <<vuoi provare il dolore che intendo o vuoi che le tue palle rimangano intatte?>> rimase zitto. Mentre andai da Ella, la campanella suonò e dopo cinque minuti il giardino diventò completamente vuoto. Tutti furono nei corridoi a cercare i loro armadietti, per prendere o lasciare i libri o quaderni che poteva servire o non servire durante le lezioni. Dopo cinque minuti trovai il mio, che, fortunatamente, era di fianco a quello di Ella. Non avevo tanto mettere o tanto da prendere, per me era il mio primo giorno, quindi non so neanche che materia ho alla prima ora. <<siamo in classe insieme vero?>> chiesi speranzosa ad Ella <<penso di si, ricordami la tua classe...> <<emh penso...103 penso>> <<si si siamo insieme!!>> feci salti di gioia, adoro socializzare, però all'inizio mi viene complicato. Proseguimmo verso la nostra classe e prendemmo posto verso le ultime file. Già prima di entrare sentivo che tutti ci avrebbero guardato, infatti è andata così. Presi posto al mio banco vicino alla finestra. Subito dopo entrò Jace con uno dei suoi amici, mi squadrò dalla testa ai piedi. Rimasi lì, incantata a guardarlo. Nonostante il suo modo di essere stronzo, qualcosa di lui mi attira. "Jace non è la persona che pensi" come disse Ella. Si misero dietro di noi, sembra fatto apposta. La cosa che mi tranquillizza è il fatto che non c'è Isabela nella classe, se no me ne avrebbe già dette di tutti colori dopo quello che ho detto a Jace stamattina, ma a me sinceramente poco m'importa. Suonò la campanella d'inizio e la lezione ebbe inizio.

JACE'SPOVV
Sono in classe con la persona più attraente che ci sia al mondo...cioè volevo dire...con l'amica di una persona che odio. Da quando è iniziata la lezione non ho distolto lo sguardo da lei anche se non vedevo la il suo bel viso carino. Non nego il fatto che questa mattina ho fatto una figura di merda davanti a tutti. Non mi aspettavo che lei mi rispondesse in questo modo, anche se non sarebbe neanche la prima volta ma questi sono dettagli.