Dopo aver passato l'intera mattinata tra discorsi, faccende e altri discorsi, finalmente arrivò il momento in cui mi alzai e me ne andai in biblioteca a leggere.
Iniziai ad inncamminarmi verso il luogo destinato, ma vidi una scena che non mi piacque affatto.
"Metti a posto ciò che hai rubato piccolo ladro che non sei altro" vidi Loki rimproverare in malo modo i due bambini della scorsa volta.
Erano dei cavoli di biscotti, ma che gli prende adesso?
Okay che è il principe ma devo intervenire, male che va ritroverete la mia testa impalata da qualche parte.
"Principe, potrei parlarle per un secondo?" Si girò di scatto verso di me con uno sguardo freddo e inespressivo.
"Bambini, tornate dalla mamma okay?" Domandai facendoli allontanare pian piano da quella situazione.
"No, devono pagare per ciò che hanno fatto" ma che cavolo gli prende adesso?
"Sono dei cavoli di biscotti, te li vuoi per caso mangiare tu? Non penso proprio. Bambini andate, io me la caverò" prego Odino, porca vacca.
I bimbi scapparono via e io rimasi a fare i conti con Mr "mi incazzo per dei biscotti" .
"Come osi intrometterti in questioni che non ti riguardano? Hanno sbagliato e dovevano essere puniti"
"Ma ti senti? Lo hanno fatto anche ieri, ma non gli hai detto niente anzi sei stato gentile glielo hai suggerito tu di tornare, sei davvero incoerente.
Sono dei bambini"
"NON CONTRADDIRMIIII" cacciò un urlo che mi fece spaventare e non poco, ci guardammo negli occhi, io sbigottita e impaurita lui invece pieno di rabbia e sorpresa.
"Okay, vostra altezza devo andare ora. Perdonatemi" dissi per poi girare i tacchi e andarmene via da lì.
Mai avevamo litigato in quel modo, non volevo piangere per dargli tale soddisfazione, ma non potei farne a meno.
Nessuno, nemmeno il Re, si era mai rivolto a me in quel modo e non mi sarei mai aspettata un comportamento del genere da parte di Loki.
Scappai dritta in biblioteca per poi ritrovare il libro che iniziai la scorsa volta, ovvero la bella e la bestia.
"Ecco un altro stronzo che si mette ad urlare, Belle scappa il prima possibile da quel castello" avrei potuto godermelo, invece a quanto pare alcune scene devono portarmi a pensare a colui che non merita di stare nella mia mente ora come ora.
"Sai, che non mi piace quando imprechi" alzai gli occhi e vidi appunto il soggetto dei miei pensieri.
Presi il libro e glielo tirai contro, tanto sapevo fosse uno dei suoi tanti ologrammi.
"Vattene" infatti il libro gli trapassò lo stomaco, ma poi sentii un leggero tocco sulle mie spalle e mi girai.
Prese una sedia e si mise a sedere accanto a me.
"La bella e la Bestia, un racconto bellissimo a parere mio, ma anche irrealizzabile"
"Torno a lavoro" mi alzai, ma Loki mi prese la mano e mi fece tornare a sedere.
"Ti prego, ascoltami." Sospirai parecchio infastidita, per poi guardarlo e notare un cipiglio di preoccupazione e frustrazione nel suo sguardo.
"Ascolto" "Sono davvero mortificato Elle, ero furioso e non mi sono regolato, per poi prendermela con chiunque mi capitasse sotto tiro.
Ho spaventato quei poveri bambini, ma soprattutto ho spaventato e ferito te.
Mio padre mi ha fatto andare di matto e Thor, sempre messo a paragone con lui io non ce la faccio più, perché non sono mai abbastanza? Perché?" Era sull'orlo di piangere e anch'io ma dovevo farmi forza.
"Questo lo pensi solamente tu. Perché tu sei abbastanza, lo sei per me, per tua madre, per tuo fratello e non dire di no che mi parla solamente di te quando ci incontriamo.
Tuo padre, lui capirà quanto vali e se ancora non lo ha fatto beh sono problemi suoi.
Ma tu smettila di sentirti meno importante perché non lo sei, non è così.
C'è gente che ti ama e ti vuole bene e chi come me in questo momento invece vorrebbe prenderti a schiaffi e poi baciarti.
E basta, hai rotto le palle con la cosa del "sono il tuo principe" si lo sei, ma non me lo rinfacciare ogni volta come se fossi solamente una schiava ai tuoi occhi, o una semplice suddita e basta, è divertente quando lo fai per gioco, ma prima mi hai fatto sentire insignificante come un insetto.
Tu che sei la persona più importante per me e se ancora non lo capisci, beh non so che altro fare Loki, non lo so, forse non è questo l'amore che desideri ricevere, ma ripeto ti sarò accanto anche se tu non lo vorrai, anche se mi farai incazzare, fino alla fine."
Ormai ero scoppiata in lacrime e anche a lui qualche lacrima gli era sfuggita, respirai affannosamente perché mi imbarazzo a parlare a cuore aperto come in questo caso.
Mi prese le mani, poi mi fece alzare e mi mise a sedere sopra le sue gambe, per poi abbracciarmi.
"Mi dispiace così tanto, Biscottino.
Sono stato pessimo e non dire minimamente o pensare quello che hai detto.
Perché il tuo amore è la cosa più bella che mi sia potuta capitare e il fatto che lo stia meritando, mi rende una delle persone più felici di questo regno e di tutti i nove regni."
"Loki, cosa siamo noi?" Sono una deficente.
Mise una mano sotto al mio mento per farmi voltare verso di lui.
"Non lo so, tu che cosa vorresti?" Iniziai a portare le mie pupille da una parte all'altra della sala e poi mi feci coraggio.
"Io voglio stare insieme a te" e detto ciò mi baciò immediatamente prendendomi il viso tra le mani e facendomi così mettere anche a cavalcioni su di lui.
Staccò il viso per poi lasciarmi piccoli baci per tutta la faccia e farmi il solletico.
"Anch'io voglio stare insieme a te, da qui fino all'eternità" mi riprese a baciare e io per sistemarmi meglio iniziai a muovere i fianchi su di lui, il quale ansimò ma non ci feci molto caso, ma feci caso a qualcos'altro che pulsava sotto di me.
"Heimdall ci vede" a quella mia uscita ci staccammo del tutto.
Cazzo, non ero pronta, cioè si, ma non lì in biblioteca.
"Senti non arrabbiarti ma, oggi mi è scappato di dirlo a Thor" spalancò gli occhi e sospirò.
"Ti prego, non arrabbiarti è che insisteva e mi ha tipo minacciato dicendo che avrebbe affidato a te la sua ancella e io avrei per sempre lavato le sue mutande e scusa, ma io le mutande di tuo fratello col cavolo che le lavo.
Poi mi ha promesso di non prenderti in giro, anzi era al settimo cielo voleva annunciarlo al popolo ma gli ho anche fatto promettere di tenere la boccaccia chiusa." Okay, non sembra arrabbiato.
"Non sono arrabbiato, ma va bene così hai fatto bene in fin dei conti, col cavolo che ni sarei preso la sua ancella quella si lamenta sempre, ma perché non l'abbiamo anche cacciata?"
"Thor se la porta a letto" lo vidi annuire "Vero, quello spudorato come il suo solito" seh, disse quello che lo stava per fare con me su una sedia in una biblioteca.
"Non negare che non ti sarebbe piaciuto"
Gli tirai un ennesimo pugno sul suo braccio "Regola numero uno se da oggi in poi staremo insieme non dovrai mai più entrare nella mia testa, fallo solamente in caso di incubi e tu debba venirmi a salvare.
Oltre a quello se proverai ad entrare senza alcuno motivo io me ne andrò per sempre Loki e non tornerò sui miei passi". Questa volta fui seria, so che non lo faceva sempre però i miei pensieri fanno parte della mia privacy e voglio che lui si fida di me come io mi fido di lui.
Si fece serio anche lui, mi diede un bacio a stampo e poi disse :"te lo prometto mia piccola Elle".
𝐒𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞:
𝐃𝐨𝐩𝐩𝐢𝐨 𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨, 𝐦𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐢𝐚𝐜𝐞 𝐦𝐢 𝐬𝐞𝐦𝐛𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐚𝐯𝐞𝐫 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐚𝐠𝐚𝐭𝐚
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Get out of my head and fall into my arms //Loki Laufeyson//
FanfictionNon è sempre facile capire cosa può accadere quando si ha a che fare con il dio dell'inganno. ⚠𝑨𝑻𝑻𝑬𝑵𝒁𝑰𝑶𝑵𝑬⚠ 𝑷𝒓𝒆𝒔𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒅𝒊 𝒔𝒄𝒆𝒏𝒆 𝒔𝒑𝒊𝒏𝒕𝒆, 𝒔𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒈𝒓𝒂𝒅𝒊𝒕𝒆, 𝒏𝒐𝒏 𝒍𝒆𝒈𝒈𝒆𝒕𝒆