Ho deciso che inizierò a raccontarvi della mia vita partendo soprattutto da chi io sia e da come sia finita in questo posto.
Mi presento, il mio nome è Elle e sono un'ancella nella casa del nostro dio Odino. Ovviamente non lo sono sempre stata, prima di questo ero una lurida barbona che viveva nei piccoli vicoli stretti e bui di Asgard.
Chi mi ha salvata da una vita piena di lacrime e furti? Beh, c'è da ringraziare senza dubbio la Regina Frigga, fu lei a trovarmi quando avevo solamente 7 anni, intenta ad elemosinare per permettermi un pezzo di pane. Da allora le sono sempre stata grata ed è anche da quel momento che la mia avventura ha inizio.
Non sono un' ancella qualsiasi, ma ben si sono stata affidata come protettrice e "dama" di compagnia del principe Loki (e no, le virgolette non alludono a nessun sfondo sessuale).
Inizialmente fui mi toccò fare da "apprendista" alle ancelle più anziane, ma un giorno mentre mi trovai nella biblioteca reale, sentii qualcuno leggere ad alta voce e seguendo il suono scovai il suo possessore.
"Mi piace l' enfasi che ci metti, sei davvero bravo" dissi per poi vedere il ragazzino sobbalzare. Probabilmente non si aspettava di trovare qualcuno ad ascoltarlo.
"Non dovresti essere qui. Nessuno ci viene mai qui, ed è l'unico posto dove posso divertirmi e stare per conto mio senza che nessuno mi reputi strano" la prima cosa che pensai fu solo che mi piaceva e non ne sapevo la ragione.
"Per me non sembri strano, anzi, te l'ho detto mi piace come leggi, potresti insegnarlo anche a me? Mi piacerebbe tanto imparare." il il ragazzino strabuzzò i suoi grandi occhioni i quali erano un misto tra il verde e blu e sorrise.
"Non ti ho mai vista al palazzo, chi sei?" domandò scrutandomi per bene. "Io mi chiamo Elle e la regina mi ha portata qui una settimana fa. Devo imparare ad essere un' ancella, ma prima ho rubato due biscotti dalla cucina e mi hanno beccata, quindi sono scappata qui a nascondermi e infine ho incontrato te. Tu invece, chi sei?" Posi la stessa domanda al ragazzino che non aveva smesso per un attimo di ascoltarmi.
"Uh, piacere mio Elle io sono il principe Loki" a quelle parole gelai sul posto, mi alzai all'istante dalla sedia su cui precedentemente ero seduta e mi affrettai ad inchinarmi. "Mi dispiace, vi prego risparmiatemi. Q-quei biscotti erano così belli da vedere e dovevo assolutamente provarli, non punitemi" piansi? Un pochino. Ma Loki si avvicinò a me, mi prese la manina e disse: "Non preoccuparti, adesso ci sono io. Tu non mi trovi strano e non capisco come mai in realtà, ma capisco il fatto che anch'io ogni tanto rubo i biscotti, perché hai ragione sono davvero belli e soprattutto BUONI. Quindi Elle, adesso andiamo dalla mia mamma e le spiegheremo la vicenda, non ti accadrà nulla e per concludere ti dico che accetto anche la tua richiesta di insegnarti a leggere."
Alzai il mio piccolo visino che per tutto il tempo era rimasto abbassato per la vergogna e senza esitazione abbracciai il principe "Grazie, grazie, grazie" inizialmente rimase come colpito, ma poi ricambiò stringendomi tra le sue esili braccia.
Ci staccammo e poi riprendendomi di nuovo per mano iniziò a correre, trascinandomi letteralmente per tutto il palazzo, caspita se correva. Corremmo fino ad arrivare davanti al Re e alla Regina.
Ero leggermente spaventata, anche perché ci stavamo tenendo ancora per mano e non credevo fosse una cosa possibile. Un' ancella apprendista, ex barbona con un principe? Ma in quale vita?
"Madre, Padre" i due sovrani si girarono e vidi la Regina fissarmi e sorridere lievemente.
"Loki, vedo che hai acciuffato la piccola ladruncola di biscotti" affermò la Regina e a mia volta abbassai lo sguardo estremamente mortificata "Sono davvero dispiaciuta vostra altezza" cavolo se avevo paura.
"Per favore, non arrabbiatevi con lei. Poi sapete benissimo che io e Thor ne rubiamo di continuo, ma lei ne ha presi solo due e non cento, ma DUE, capite?" la sua spiegazione mi fece ridacchiare, era davvero carino.
"Cosa vuoi chiederci Loki? fu il Re a prendere parola.
"Vorrei che Elle non lavorasse per tutto il palazzo. Può quindi, restare a leggere con me per sempre? Vi prego." Mai mi sarei aspettata tale richiesta, ma vidi il Re e la Regina fissarci e sorridere nuovamente.
"Ma Loki, devi capire che pur qualcosa deve impararla a fare, più per lei che per il palazzo. Facciamo così, sarà la tua ancella di compagnia, si occuperà della tua camera, del tuo bucato e di tutto ciò che ti riguarda. Almeno ogni tanto sarà occupata, così non starete sempre a combinare qualche guaio come tipo i biscotti e potrete leggere e giocare durante il tempo libero, affare fatto?" Loki si girò verso di me ed io verso di lui, sorridemmo.
"Grazie mille vostra altezza, non la deluderò. Che bello possiamo stare insieme ed essere amici Loki" ricordo che lo dissi con tale felicità da saltare per tutto il regno.
"Ah, siete così giovani e carini, coltivatela bene la vostra amicizia e siateci sempre l'uno per l'altro, magari qualcosa di più grande potrà fiorire" ai tempi non capimmo quelle parole, so solo che Loki affermò "Elle andiamo a mangiare altri biscotti!" e insieme scappammo via ridendo come delle piccole pesti.
𝐒𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐀𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞
𝐎𝐤𝐚𝐲 𝐠𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐞𝐫𝐚 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚, 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐨𝐧𝐚𝐭𝐞𝐦𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐯𝐚𝐫𝐢 𝐞𝐫𝐫𝐨𝐫𝐢/𝐨𝐫𝐫𝐨𝐫𝐢.
𝐒𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐯𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐚 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐯𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨. 𝐄'𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐚, 𝐟𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐨 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐦𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐫𝐨̀ 𝐚𝐢 𝐟𝐢𝐥𝐦/𝐟𝐮𝐦𝐞𝐭𝐭𝐢, 𝐦𝐚 𝐋𝐨𝐤𝐢 𝐫𝐢𝐦𝐚𝐫𝐫𝐚̀ 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐚𝐦𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐢𝐧𝐠𝐚𝐧𝐧𝐨.
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Get out of my head and fall into my arms //Loki Laufeyson//
Hayran KurguNon è sempre facile capire cosa può accadere quando si ha a che fare con il dio dell'inganno. ⚠𝑨𝑻𝑻𝑬𝑵𝒁𝑰𝑶𝑵𝑬⚠ 𝑷𝒓𝒆𝒔𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒅𝒊 𝒔𝒄𝒆𝒏𝒆 𝒔𝒑𝒊𝒏𝒕𝒆, 𝒔𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒈𝒓𝒂𝒅𝒊𝒕𝒆, 𝒏𝒐𝒏 𝒍𝒆𝒈𝒈𝒆𝒕𝒆