La prima settimana passò e il "gran giorno" si stava per avvicinare.
Il mio voto di mutismo continuava e non c'era ragione di farmi parlare. Mangiare. Ridere.
Loki veniva tutti i giorni a trovarmi, ma in cambio riceveva solo lacrime da me.
Si stendeva al mio fianco e mi coccolava, disse che non avrebbe sprecato neanche un singolo secondo del tempo che ci rimaneva da passare insieme. Anche Lady Astrid passò parecchio tempo al mio fianco, riuscì persino a farmi aprire bocca per poco. Sapete continuava a chiamarmi "mia regina" cavolo, piuttosto mi sarei lanciata dal Bifrost. Quindi per farla smettere di comportarsi come se per anni non mi avesse fatto una centinaia di lavate di testa dissi "La prego, non mi chiami così mi tratti come ha sempre fatto. Sono e rimarrò per sempre quella ragazzina che ne combinava di tutti i colori." Lei sorrise e stringendomi le mani rispose "Sono sicura che lui troverà una soluzione, piccola mia" sapevo a chi si riferisse e dio, mai l'avevo vista così comprensiva ma queste sue parole mi avevano fatto capire che lei avesse sempre tifato per noi fin dal principio.
Mancavano sempre meno giorni e mi rifiutavo di fare ogni cosa.
"Buongiorno altezza" alzai gli occhi al cielo e sbuffai, vostra altezza un corno.
"Oggi c'è la prova dell'abito" scoppiai a ridere, istericamente, per poi finire con l'urlare dalle risate fino a farmi sentire fuori dalle stanze.
In quel momento entrò colui che sarebbe diventato a breve il mio compagno per l'eternità.
"A-altezza, la Regina E-Elle non so cosa le stia accadendo" "AHHHHHHHHHHHHH" urlai ancora più forte.
"Vattene, ci penso io adesso" Thor scacciò in malo modo quella poveretta che stavo spaventando ormai da giorni.
Presi un respiro profondo e abbassai lo sguardo.
"Da quando non mangi?" Da quando il vecchio ha deciso il mio fottuto futuro.
Non risposi.
"Devi mangiare Elle, starai male. Io sto male. Le due persone a cui tengo più al mondo stanno soffrendo e per causa mia ed io non so più che fare. Tu gridi, piangi e non mangi.
Loki grida e spacca ogni cosa che trova sotto mano. Io parlo tutti i giorni con Padre per farlo ragionare, orami questo palazzo risuona dei vostri dolori e io non ce la faccio più, quindi maledizione almeno per questa volta MANGIA, SE NON PER ME, PER MIO FRATELLO" finalmente lo guardai in faccia e beh nemmeno lui era messo tanto bene.
"L-loki, mi viene sempre a trovare con il sorriso" dissi, facendo spalancare gli occhi dallo stupore al ragazzo al mio fianco.
"Lo fa per te, vuole essere forte Elle, ma credimi dopo l'annuncio è davvero esploso il putiferio e tu sei chiusa qui da giorni. Ho dovuto recuperarlo a Jotunheim." NO. Tutto tranne questo.
Mi alzai velocemente e caddi a terra, dovevo andare da lui al più presto, vaffanculo le prove del vestito.
"Dove credi di andare? Ho promesso che non te ne avrei parlato, per favore ascoltami te ne parlerà lui con calma ma adesso non fare nulla di affrettato. Ti prego, ascoltami per questa volta." Ascoltai il biondo e mi rimisi a sedere, misi le mani fra i capelli in preda ad una nuova crisi isterica.
"M-mi accompagneresti a provare questo maledetto abito del cazzo?" Mormorai cercando di non mettermi di nuovo a gridare.
"Tecnicamente non mi è permesso vederti con il vestito prima de..." Lo bloccai squadrandolo in malo modo.
"Thor ho bisogno di te come amico solo questo, non me ne frega un accidenti se porta male, accompagnami e basta o potrei far piangere quelle povere ancelle come se già non avessero dato per quasi tutta la settimana."
Arrivai nel salone dove molte ragazze mi stavano aspettando per prepararmi, rimasero sconvolte nel sapere che il loro amato Re sarebbe rimasto ad assistere.
"Quando siete pronta Reg...voglio dire" "Sono pronta, prima finiamo meglio è per me".
Provai svariati vestiti e ogni abito mi dava senso di chiuso, pesantezza, prurito ovunque.
Solo uno mi colpì maggiormente, lo indossai e non mi diede davvero nessun problema.
"Che te ne pare?" Provai a domandare a Thor e come risposta ricevetti la sua solita faccia da baccalà.
"Questa Loki la deve vedere, torno subito" non feci in tempo a fermarlo che corse via, iniziando ad urlare "LOKI" a squarciagola.
"Presto toglietemi questo affare vi prego, mi mette disagio" non feci in tempo nemmeno a slegarlo che i due ragazzi entrarono nell'esatto momento in cui una delle ancelle stava per togliermi il velo.
"ASPETTATE" grazie Thor, davvero.
Incrociai il mio sguardo con quello del moro, era felice. PERCHÉ CAZZO ERA FELICE?
Si voltò e disse "Io adesso ho da fare fratello" la faccia di Thor era indecifrabile non quanto la mia.
"Ma che diamine stai blaterando? Ti ho portato qui perché voglio trovare una soluzione per entrambi e tu invece scappi. Sei un vigliacco, nemmeno il coraggio di guardarla in faccia. Siamo sempre noi." Loki rise, ma fu una risata piena di amarezza e ironia.
"Sei solo un ingenuo fratello, lo sei sempre stato. Non capisci che qui non c'è nulla da aggiustare, non ci è permesso. Stai solamente facendo il bambino, dovresti adempiere ai tuoi compiti di nuovo sovrano e dare ascolto a nostro Padre. Cosa pensavi? Che vedendola vestita così avrei fatto i salti di gioia? Lo so già che è bellissima, l'ho sempre saputo non mi serve vedere questa pagliacciata che ha creato nostro padre per metterci per la miliardesima volta a confronto." Finì di parlare e se ne andò senza neanche rivolgermi un ultimo sguardo.
Mi buttai a terra in ginocchio e per quante volte ormai lo avevo fatto in quella settimana, urlai.
𝐒𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐀𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞:
𝐌𝐢 𝐬𝐭𝐚 𝐯𝐞𝐧𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐥 𝐦𝐚𝐥 𝐝𝐢 𝐠𝐨𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐄𝐥𝐥𝐞
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Get out of my head and fall into my arms //Loki Laufeyson//
FanfictionNon è sempre facile capire cosa può accadere quando si ha a che fare con il dio dell'inganno. ⚠𝑨𝑻𝑻𝑬𝑵𝒁𝑰𝑶𝑵𝑬⚠ 𝑷𝒓𝒆𝒔𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒅𝒊 𝒔𝒄𝒆𝒏𝒆 𝒔𝒑𝒊𝒏𝒕𝒆, 𝒔𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒈𝒓𝒂𝒅𝒊𝒕𝒆, 𝒏𝒐𝒏 𝒍𝒆𝒈𝒈𝒆𝒕𝒆