Eren e Levi si odiano, hanno entrambi dei segreti e vogliono che rimangano tali. Le cose si complicano quando Hanji amica di Levi lo convince a partecipare ad un esperimento. Da quel momento la vita di Levi ed Eren non sarà più la stessa.
È bastato...
Mi presento anche se forse non è necessario. Mi chiamo Levi Ackerman, ho 25 anni... Saltiamo la parte in cui vi spiego il mio aspetto? Tanto se siete qui sapete ogni mio particolare a memoria giusto? Perché dovrei farvi perdere tempo in descrizioni non necessarie? Serve che vi dica che sono basso? No, quindi andiamo avanti.
Vediamo, direi che possiamo partire dal fatto che faccio da assistente ad un professore, Erwin Smith, in attesa di una cattedra tutta mia. Prima o poi insegnerò storia a tanti ragazzini idioti. Nel frattempo impiego il mio tempo anche nel laboratorio di Hanji Zoe, mia amica e assistente anche lei. Sognamo di avere una cattedra insieme.
È meglio che vi spieghi meglio cosa avviene nel suo (si fa per dire, non è realmente suo, se ne appropria diciamo, quando è libero) laboratorio. Si diverte un mondo a fare esperimenti e spesso mi coinvolge, diciamo pure che mi obbliga a darle una mano. Spesso sottoponendomi ai suoi test.
Una volta ho rischiato di morire ma è mia amica e non riesco mai a dirle di no. È tosta, autoritaria, logorroica, estremamente intelligente, un po' folle. È Hanji!
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Non vedo l'ora che la lezione finisca per correre da lei. È un'abitudine, un rito. L'argomento principale è uno studente, Eren Jaeger 22 anni, ultimo anno. Ultima fila, piedi sul banco, arrogante, odioso.
-Jaeger, pensi di essere a casa tua? Metti giù quei piedi!-
Urla Erwin, fiato sprecato.
-Prof se fosse casa mia starei dormendo. Quindi è ovvio che non penso di essere lì.-
Quanto lo odio. Peccato che per lui è l'ultimo anno, gli avrei fatto passare l'inferno. Erwin stringe i pugni.
-Ci penso io.-
Raggiungo il banco dello stronzo. Mi odia, lo so. Bastano i suoi occhi per capirlo.
-Mettili giù.-
-Dai Eren ascoltalo.-
Gli suggerisce Mikasa Ackerman, mia cugina, non mi è ancora chiaro il loro rapporto.
-O lo fai tu o lo faccio io.-
-Eren.-
Armin Arlert, il pacato, gentile, migliore amico dello stronzo. Secondo me è anche cieco e sordo, non capisco come faccia ad essere suo amico. Eren continua a tenere le braccia incrociate sul petto e i piedi sul banco. Appena avvicino la mano ai suoi piedi finalmente parla.
