Malefica, Malefica, Malefica. Era solo questa la parola che papà aveva in testa. Ma chi era?
Qualche settimana dopo la conversazione tra mio padre e lo sconosciuto ero insieme a Spugna per aiutarlo a preparare il pranzo per la ciurma.
Mentre c'era dell'acqua che bolliva nelle pentole e il rumore del coltello che batteva sul tagliere tagliando del pesce, io iniziai a parlare.Martina:"Spugna, chi è Malefica?"
Spugna:"Signorina, è impazzita? Se le parlo di Malefica suo padre mi darà in pasto agli squali"
Martina:"Ti prego Spugna, sento sempre nominarla da papà e non capisco. Io voglio solo sapere...."
Tirò un sospiro e mi risposeSpugna:"va bene....."
Martina:"DAVVERO!"
Gridai felicissima.Spugna mi zittì subito con uno:
Spugna:"Shhhhh!!!"Martina:"Scusa"
Dissi quasi sussurrando.Spugna:"Le racconterò tutto, ma mi deve promettere che non dirà niente a suo padre"
Martina:"Va bene Spugna, te lo prometto"
Dissi mettendomi una mano sul petto.
Martina:"Avanti, racconta!"Spugna accennò un leggero sorriso che subito scomparve quando iniziò a parlare.
Spugna:"Malefica, lei è il male.........."Così iniziò a raccontarmi di tutte le cose orribili che Malefica fece alla Disney e alla mia famiglia, anche di quando uccise mia madre.
Ero sconvolta. Non sapevo cosa dire. Mai avrei pensato che fosse stata proprio Malefica la causa della morte della mamma.
Ero furiosa. Avrei voluto urlare, ma non volevo interrompere il racconto di Spugna quindi mi trattenni.Spugna:"Successe tutto in una notte....."
Disse togliendosi il cappellino rosso che portava in testa e stringendolo nervosamente tra le mani.__________________________________________________________________
FLASHBACKMia madre stava semplicemente passeggiando, come ogni sera, tra le strade della Disney, ormai deserta, insieme al suo fidato consigliere: Topolino.
Poi improvvisamente il cielo notturno si coprì di grossi nuvoloni neri, che oscuravano anche le stelle più luminose, e quello fu l'inizio della fine.X:"Ciao Amelie, come stai cara?"
Disse una voce alle sue spalle.Amelie:"Non fingere di interessarti a me Malefica. Facciamola finita!"
Disse con tono aspro. Poi tirò fuori la sua bacchetta, che portava nella tasca sinistra dei pantaloni, e lanciò un incantesimo che subito Malefica evitò.Malefica:"Tu hai solo paura, Light"
Amelie:"Io voglio proteggere la Disney e le persone che amo mentre tu vuoi distruggere tutto ciò a cui tengo! NON LO PERMETTERÒ!!!"
La lotta durò 20 minuti appena e quando Malefica fu a terra, mia madre si avvicinò a lei e le disse:
Amelie:"Ti prego Mal, non voglio farti del male. Eravamo amiche, possiamo esserlo di nuovo"Malefica si alzo e si mise in ginocchio, per poi alzarsi urlando "Mai!" e trafisse lo stomaco della mamma con un pugnale che portava nella lunga veste nera.
Poi si avvicinò al suo orecchio e sussurrò:
Malefica:"Mi dispiace Amelie, ma ci avresti dovuto pensare due volte prima di spezzarmi il cuore"
Tirò fuori il pugnale dal corpo indifeso della povera Amelie, che subito cadde a terra, e Malefica scomparve in una nube di fumo nero.Topolino si accasciò a terra, vicino alla mamma, per provare a soccorrerla, invano...
Topolino:"Amelie, come ti senti?"
La mamma non rispose alla domanda di Topolino perchè sapeva benissimo che quel giorno non sarebbe tornata a casa da papà.Amelie:"Dì a Jacomo che lo amo"
Topolino:"No, tu ce la farai. Chiamate aiuto!"
Urlò Topolino piangendo, ma nessuno rispose.Amelie:"Topolino, non verrà nessuno. Non fa niente"
Disse mamma con un filo di voce.Topolino:"Non voglio...non voglio che tu muoia, la Disney ha ancora bisogno di te..."
Amelie:"No......la Disney ha bisogno di un bravo sovrano che sappia proteggerli. Promettimi che insegnerai a mia figlia ad essere una brava regina, promettimi che le insegnerai ad avere fiducia nel suo grande potere"
Topolino:"Lo farò, te lo prometto"
In quel momento iniziò a piovere e il corpo freddo, e ormai pallido, della mamma venne ricoperto da fredde gocce di pioggia.
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Martina Disney
FantasyMartina:"Scusi, è che questo castello è così bello" Questo è l'unica cosa che riuscii a dire, misi via il libro e uscii dalla stanza imbarazzata. La figura vedendo i miei occhi, che non erano ancora tornati color nocciola, rimase stupefatto e appena...