17.Inizia l'avventura

56 6 3
                                    

Spaventapasseri:"Bene, se noi partiamo da qui...."
Disse indicando un punto sulla mappa del mare incantato.
Spaventapasseri:"Dovremmo arrivare su quell'isola in qualche giorno, calcolando che..."
Iniziò a fare i sui ragionamenti sottovoce, mentre Uomo di latta non smetteva di parlare. Gli mancavo proprio tanto.

Uomo di latta:"Mi sembra un sogno essere tornato a pianificare piani per salvare la Disney con la nostra regina preferita"
Io sorrisi.
Uomo di latta:"Per non contare che-"

Spaventapasseri:"Se non la smetti di parlare non riesco a concentrarmi"
Disse arrabbiato.

Uomo di latta:"Scusa....."
Rispose sconfortato.

Leone:"Che c'è da calcolare: troviamo il portale e ci sbattiamo dentro il ragazzo arcobaleno malvagio"

Martina:"Tu la fai semplice Leone, non sarà facile come credi"

Spaventapasseri:"Concordo con Martina. Noi saremo anche in maggioranza di numero, ma Martina non è lontanamente pronta a una lotta come questa"

Martina:"Grazie per la fiducia Spaventapasseri, però hai ragione. Non sono pronta ad affrontare uno della mia specie, soprattutto perchè non ne ho mai neanche visto uno"

Uomo di latta:"Moriremo tutti, se Martina non ci protegge chi lo farà"
Disse in lacrime aggrappandosi a Leone.

Spaventapasseri:"È molto più emotivo ora che ha un cuore"
Mi disse all'orecchio.

Martina:"Sì, l'ho notato"
__________________________________________________________________

Qualche ora dopo eravamo pronti per partire, ma prima di iniziare la nuova avventura attraverso il mare incantato dovevo chiarire con papà.
Non potevo iniziare a combattere un nuovo cattivo senza il suo supporto, io ho bisogno di mio padre.

Entrai nella cabina del capitano e lui era lì, seduto alla sua scrivania a revisionare carte, mappe e quanderni.

Martina:"Papà...."
Feci un cenno per salutarlo, ma non ebbi risposta.
Martina:"Papà!"
Dissi alzando la voce, ma anche questa volta senza successo.
Poi andai verso di lui e tirai via un quaderno su cui stava scivendo che aveva proprio sotto il naso.

Uncino:"Va bene piccola, hai vinto. Ti ascolto"

Martina:"Papà mi dispiace, non dovevo arrabbiarmi così e soprattutto non dovevo dirti quelle cose. Non avrei dovuto, tu sei mio padre e non avrei dovuto neanche pensarlo lontanamente. Mi dispiace"
Dissi rimettendo il quaderno sulla scrivania dove stava lavorando.
Feci per andarmene, ma poi sentii il freddo uncino di papà afferrarmi la mano.

Uncino:"Ti voglio bene acciughina mia"
Disse stringendomi a sé.
Io avvolsi le mie braccia intorno a lui e lo strinsi in un forte abbraccio.

Uncino:"Allora, qual' è la destinazione?"

Martina:"Un'isola sperduta nel mare incantato"

Uncino:"Sempre mete molto facili da raggiungere vero piccola?"

Martina:"Sei ancora in grado di governare una nave o sei troppo vecchio?"
Chiesi scherzosamente.

Martina:"Sei ancora in grado di governare una nave o sei troppo vecchio?"Chiesi scherzosamente

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Papà uscì dalla cabina del capitano e andò al timone. Lo afferrò e gridò:
Uncino:"TIRATE QUELLE CIME BRANCO DI SQUALI!!!"
La ciurma, appena sentì la voce squillante di papà, si mobilitò per eseguire gli ordini di Capitan Jacomo Uncino.
Uncini:"ISSATE L'ANCORA"

Mentre a vele spiegate la nave viaggiava verso il tramonto, io pensavo a quanto avrei voluto essere come papà:capitano di una nave, forte e sicuro di sé. Senza paure eppure con tanto timore di perdere i suoi figli, tutto ciò che gli rimane dell'amore della sua vita.
La nuova avventura era iniziata e io sapevo di farcela perchè avevo i miei amici e la mia famiglia accanto.

Martina DisneyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora