10^Capitolo

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Erano le 3.00 del mattino. Il suo braccio era avvolto alle mie spalle. Mi teneva ben stretta a se. Il suo mento era appoggiato sulla mia testa, mentre la mia guancia era appoggiata al suo possente e ben formato petto. Il suo viso era caratterizzato dalla serenità, nulla sembrava potesse turbarlo. Ma io invece sì, il mio viso non era sereno, non era tranquillo come il suo. Sulle sue labbra si increspò un sorriso. "Starà facendo un bel sogno" pensai tra me e me. 

La mia infanzia era contornata di incubi e attimi di attacchi di panico molto forti. Da quando era morta mia madre il mondo sembrava che mi avesse voltato le spalle, lasciandomi da sola e nel buio più totale. Mio padre non sapeva più che fare con me. Mi portò da molti psicologi, ma senza nessun risultato positivo. 

Ma da quando passavo le notti con lui riuscivo a dormire serena. Però non sempre, come questa notte, che invece di dormire, penso. Il pensare così tanto non mi faceva prendere sonno, non mi faceva cadere fra le braccia di Morfeo. Pensavo il perché mia madre, una donna dal cuore d'oro, si sia meritata una morte così crudele e caina. Pensavo il perché io e mio padre avevamo dovuto passare in questi ultimi sei anni cose come: notti caratterizzate da incubi, attacchi d'ansia e depressione. Pensavo anche come uno come Loki, potesse piacergli una sfigata come me. Sì mi sentivo e mi sento una sfigata senza speranza. 

Guardando la luna pensai ad una cosa che non avevo mai valutato: e se fossi stata io a creare il cancro a mia madre? Se fosse stato il mio potere ad assorbire la sua forza vitale? Una lacrime silenziosa scese dai miei occhi c/o. -Non riesci a dormire amore?- chiese lui con la sua voce profonda e terribilmente bassa -Scusa se ti ho svegliato- dissi cercando di asciugare le lacrime salate -Non stavo dormendo è dalle 2 che ti sento piangere- abbassai lo sguardo. Mise sotto al mio mento l'indice e il medio obbligandomi ad alzare lo sguardo, i suoi occhi azzurri mi studiavano il viso. Dopo qualche istante mi sussurrò, facendomi rabbrividire -Cosa ti succede?- presi la coperta e me la avvolsi fino al di sotto dell'incavo del mio collo e mi appoggiai la testa alla testata del letto. Si alzò a sedere pure lui e mi guardò, sorridendomi disse -Guarda che io ti ho vista nuda due ore fa- -Ho freddo- risposi contraccambiando il sorriso. Si avvicinò e mi abbracciò. Poggiai la mia testa sul suo petto. Sentivo il battito del suo cuore. Era una sensazione bellissima. -Allora mi spieghi che hai?- disse interrompendo il silenzio che era calato tra noi. Sospirai, però a fatica, pensando a quello che dovevo dire. -Ho pensato a mia madre, poi a me e mio padre, a cosa abbiamo dovuto affrontare dopo la sua morte. E poi...- una lacrime scese rigandomi la guancia -ho pensato che magari è colpa mia se è morta, magari è il mio potere che le ha tolto l'energia vitale- iniziai a respirare a fatica. Loki mi prese il viso fra le mani e accarezzandomi con il pollice la guancia disse -T/n calmati, non è colpa tua, non farti schiacciare da questa stupida idea-. Iniziai a respirare regolarmente. Mentre il mio respiro si regolarizzava mi sussurrò -Non è colpa tua, è la vita che è una stronza- appoggiò la sua fronte sulla mia e accarezzandomi la guancia mi baciò. Si staccò e quasi come un respiro disse -Va tutto bene, t/n, va tutto bene- delicatamente mi riappoggiai sul suo petto. I nostri corpi erano come legati insieme. La sua mano faceva il movimento di andata e ritorno sul mio braccio appoggiato al suo petto. Piano, piano chiusi gli occhi e finalmente caddi fra le braccia di Morfeo.

Ti amo o ti odio? ||IN REVISIONE||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora