17^Capitolo

730 45 1
                                    

Una luce bianchissima mi accecava gli occhi. Avevo un terribile mal di testa. -Dove cazzo sono? Non pensavo di essermi meritata il paradiso nella mia inutile esistenza- bofonchiai -T/n ti sei svegliata!- disse contento più che mai Loki. Stringeva forte la mia mano. Feci un timido sorriso. Notando le grandi occhiaie che aveva sotto gli occhi dissi -Ma tu da quant'è che non dormi?- -Da tre giorni- rispose lui. Prendendogli il viso fra le mani dissi -Ma sei deficiente?! Non dovevi- e poi gli diedi un bacio a stampo. Poi toccandomi la pancia dissi -Il bambino... il bambino è ancora vivo?- -Sì, guarda è proprio lì- rispose Loki, e indicò un macchinario dove c'era raffigurato il bambino che si muoveva a malapena all'interno dell'utero. Sorrisi. -Tuo padre è stato a guardare quel coso per ore, e aveva... come dire... un sorriso orgoglioso- -Vedi che è contento e che non ti staccherà la testa- risposi ridendo -Questo è tutto ancora da vedere- disse una voce, ci girammo e vedemmo mio padre sulla porta. Venne verso di me e si sedette sul letto. Abbassai la testa e iniziai a respirare pesantemente. Il monitor, dove segnava i miei battiti cardiaci segnava che il mio cuore andava più veloce del previsto. Mi prese per il mente e mi alzò il viso finché i nostri occhi non si incontrarono e con voce pacata disse -Perché sei così agitata?- spostai la sua mano e mi spostai un po' indietro finché la mia schiena non toccò la testata del letto e cercai la mano di Loki, che me la prese subito. Mi guardò in silenzio e poi sorridendo disse -Che c'è hai paura del tuo vecchio?- -Sì e no- bofonchiai -Sì perché non ti avevo mai visto così arrabbiato e no perché io sembravo molto più mostruosa di te a vedere le vostre facce quando il fulmine mi ha colpito- tolsi la mano da quella di Loki e prendendo il cuscino in braccio dissi -Ho paura di far del male a qualcuno, sono pericolosa- stringevo sempre di più il cuscino sperando che lo stress potesse passare, ma questo non fu. Mio padre mi prese dalle braccia il mio anti-stress non efficace e ridendo disse -Cosa ti ha fatto questo povero cuscino?- non mozzai nessun sorriso. Mettendomi una mano sulla coscia disse -È solo questione di autocontrollo, e faremo alcuni esami e accertamenti per vedere se hai altri poteri che prima d'ora non si erano manifestati- annuì in silenzio. -Dai vieni qui- mi disse mio padre aprendo le braccia. Lo abbracciai più forte che potevo. Delle piccole lacrime salate bagnarono la sua maglietta. Quando ci staccammo dall'abbraccio asciugò le mie lacrime con il pollice e disse -Sei forte e coraggiosa, t/n, ricordatelo sempre- annuì e finalmente riuscì a sorridere. Ricambiando il sorriso uscì dalla stanza chiudendo la porta.

POV LOKI

Qualche ora prima...

Tenevo stretta la sua mano. È da tre fottuti giorni che non si sveglia, sono davvero preoccupato per lei e per il bambino. La osservavo, il suo viso era sereno, al contrario del mio: avevo delle grandi occhiaie sotto gli occhi per non aver dormito da tre giorni ero pure angosciato dal fatto che non si svegliasse, sulle guance avevo delle lacrime secche. Pensandoci in tutta la mia vita non ho pianto tranne che per la morte di mia madre e per lei. Battevo nervosamente il piede sulla piastrella del pavimento. Sentì la porta aprirsi e istintivamente mi girai per vedere chi fosse: Stark. Perfetto! "La persona che volevo proprio vedere in questo momento" pensai sarcastico. Si fermò davanti al monitor dove raffigurava mio figlio e sorrideva. Non riesco proprio a capirlo: prima mi voleva ammazzare per questo e ora lo ammira felice. Ritornai a guardare t/n. -Non dovresti andare a riposare? Sei uno straccio, non dormi da tre giorni- mi disse Stark -No, io sto qua con lei- risposi freddo -Tranquillo vai sto qua io con lei- mi disse sorridendo -No, io sta qua con lei- ripetei freddamente. Sospirò e andò verso la porta ma prima di uscire dalla stanza disse -Tu la ami veramente?- Mi girai verso di lui e più serio che mai dissi -Sì, più della mia stessa vita- si girò e si avvicinò a me e disse -Non la abbandonerai?- rimasi in silenzio: non sapevo se dirgli cosa avevo in mente di chiederle. A fanculo io non ho paura di Stark. -Voglio sposarla Stark, voglio che sia l'unica donna che amerò nella mia esistenza e voglio che sia mia e di nessun altro. Ha avuto troppe delusioni fino ad adesso e io non voglio essere una di quelle, ti assicuro sulla mia stessa vita che voglio renderla felice-. Rimase in silenzio a guardarmi. Sospirò e disse -Beh lei sembra felice con te, infatti in questi mesi mi chiedevo il motivo del perché fosse tanto felice, anche se per me è molto difficile dirlo, se lei vorrà, sarò contento di accompagnarla all'altare- sorrisi e annuì e dopo di che uscì chiudendosi la porta alle spalle.

POV T/N

Quando mio padre ci lasciò soli dissi -Vai a dormire ne hai veramente bisogno- -No, non ti lascio da sola- sbuffai e poi dissi -Allora vieni qua, non sarà comodissimo ma non posso non farti dormire- gli feci spazio sul lettino e si sdraiò vicino a me e mi prese fra le sue braccia avvolgendomi in un abbraccio. Dopo pochi minuti lo sentì dormire, poverino... ma sappiamo tutti come è fatto... se si mette in testa una cosa la fa e nessuno può ostacolarlo dal farlo. Chiusi gli occhi e anche io dopo pochi minuti mi addormentai. 

POV NARRATORE ESTERNO

Erano aggrovigliati l'uno con l'altra, dormivano tranquilli perché sapevano che al loro fianco c'era la persona che più amavano e niente e nessuno li avrebbe divisi. Dall'altra parte della Stark Tower Tony aveva appena avvisato che t/n si era appena svegliata. Tutti, compreso il piccolo Aidan si precipitarono nella stanza in cui stava la loro amica. Entrarono tutti, ma si immobilizzarono: era la prima volta che vedevano il dio degli inganni e delle malefatte così tenero e protettivo nei confronti di una ragazza. -Non lo avevo mai visto così, con nessuna donna- affermò Thor. Sul volto di Steve e Clint si posò un sorriso. -Lei ha cambiato lui e lui ha cambiato lei- disse Aidan. Tutti furono molto sorpresi dalla perspicacia del giovane ragazzetto. -Questo è tuo nipote?- chiese il Dottor. Banner a Tony indicando il macchinario che raffigurava l' ecografia del futuro figlio del principe asgardiano e della figlia del famoso Tony Stark. Stark annuì, e senza farlo apposta, quando vedeva suo nipote fare qualsiasi, anche se minimo, movimento, sul suo viso si increspava un sorriso orgoglioso. -Allora ne sei felice- rispose Wanda tenendo stretta la mano di Visione. -Io non ho mai detto che non avrei voluto figli da lei, soltanto che non me li aspettavo così presto e da lui... senza offesa per la tua razza Thor- -Tranquillo Tony, Loki in passato ha fatto molte brutte azioni. Ma io vedo che vuole cambiare, lo vuole fare per lei per renderla felice- rispose il dio normanno incrociando le braccia al petto. -Ti ha detto se ha programmi per il futuro? Sì insomma se ha programmato un futuro con t/n- chiese Visione. -No, non me l'ha detto, e ora usciamo prima di svegliare i due piccioncini-. Uscirono dalla stanza. Tony non voleva dire le intenzioni di Loki, magari voleva che fosse tutta una sorpresa e lui di sicuro non era tipo da rovina sorprese. 

Ti amo o ti odio? ||IN REVISIONE||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora