Eravamo davanti ad Heimdall, il guardiano del bifrost, e al grande Odino. Finalmente stavamo per ritornare sulla Terra. Il padre degli dei si avvicinò a me e a Loki e prendendo la bambina in braccio le diede un tenero bacio sulla fronte. Loki lo guardò stranito mentre io lo guardai sorridente. Me la ridiede e disse -Fate ritorno ad Asgard quando vorrete, sarete sempre i benvenuti- -Grazie. Sono veramente grata di tutto quello che avete fatto per me, mi avete fatta sentire a casa. Faremo sicuramente ritorno ad Asgard- risposi dopo questo anche Loki salutò suo padre e Heimdall, aprendo il bifrost, ci riportò a casa.
Quando il flusso di luce scomparve eravamo sul tetto della Stark Tower. "Casa dolce casa" pensai fra me e me. L'aria era decisamente frizzante e così decidemmo di rientrare. -Salve signorina Stark- gracchiò una voce metallica -Ciao Jarvis, mio padre si è comportato bene in questi mesi di mia assenza?- -Qualche esplosione qua e là, ma niente di preoccupante, il solito signorina Stark- rispose la voce metallica. Sorrisi e poi guardai mio padre e lui fece spallette. La bambina iniziò a piangere, probabilmente aveva fame. -Meglio che vada in camera mia- dissi salendo le scale, ma prima che potessi finire la salita mio padre disse -Aspetta devo farvi vedere una cosa- disse indicando me e Loki -seguitemi- continuò e così facemmo.
Ci portò per un corridoio e si fermò davanti ad una porta e aprendola mostrò una stanza -Ecco a voi la vostra stanza- disse mio padre. La guardai meravigliata: era perennemente bianca e nera tranne il letto matrimoniale al centro della grande stanza che aveva coperte verdi smeraldo ma la testata bianca. -È... è bellissima papà grazie- -Mi ringrazierai più tardi, mi sa che Astrid ha fame-. Annuì e dopo di che chiusi la porta e mi sedetti sul letto. Loki si sedette vicino a me e guardò la bambina. Lo guardai e ironica dissi -Non dirmi cose tipo "vorrei essere al suo posto" perché questa sarebbe la cosa più imbarazzante che affermeresti- -Posso pensarlo?- rispose sorridendomi Loki, alzai gli occhi al cielo e posai di nuovo il mio sguardo sulla bambina. Aveva i capelli corvini di Loki ma tutti dicevano che mi assomigliava molto.Ci avevano definito due gocce d'acqua.
La piccola dormiva pacifica sul petto di Loki, e pure lui era caduto nel sonno. Io stavo lì ad osservarli, lo so è molto inquietante, ma non potevo non staccare gli occhi da loro, era una scena troppo dolce per togliergli gli occhi di dosso.
Ripensai a New York mezza distrutta, e ai tutti residui alieni che ne erano rimasti. Il sangue di quegli esseri era gelatinoso e verde e aveva un odore insopportabile. La ex torre era rimasta completamente distrutta. Mi ricordo che tra gli scarti alieni c'erano delle specie di piccoli cristalli viola che alimentavano le armi.
In quel momento capì, facendo più piano possibile uscì dalla stanza raggiungendo il mio laboratorio. Avevo subito bisogno dei file dello S.H.I.E.L.D. e dell'FBI, non mi importava se fossi finita nei guai.
Sia lo S.H.I.E.L.D. che FBI dicevano che quei residui alieni non sono mai stati portati agli appositi magazzini, o perché sono stati rubati oppure perché quando vennero a pulirne la città non arrivarono mai. Qualcuno le stava raccogliendo, ma in questo cosa c'entrava la morte di mia madre?
In quel momento entrò mio padre e disse -Sapevo ti avrei trovata qui. Volevo passare del tempo con mia nipote ma era tra le grinfie di tuo marito- -Che esagerato, è tenero quando dormono insieme- risposi guardando ancora il grande computer se potessi trapelare qualche informazione dai file dei servizi segreti. -Quelli sono i file dell'FBI e dello S.H.I.E.L.D?- chiese mio padre. Chiusi velocemente la pagina e dissi -No, non lo sono- -Mi credi stupido?- rispose mio padre alzando il sopracciglio destro. Sbuffai e dissi -Ti ricordi i residui alieni a New York dopo l'attacco alieno?- -Sì quella roba viscida e verde- -Non erano l'unica cosa, le armi aliene contenevano dei cristalli viola dove davano energia alle armi, e guardando i file dicono, sia quelli dello S.H.I.E.L.D e sia quelli dell'FBI, che non sono mai arrivati ai magazzini, oppure non sono mai partiti- si accarezzò la poca barbetta che aveva sul mento come per pensare meglio. -Quindi dici che l'uomo falco, la morte della mamma e la sparizione di questi cristalli sono collegati?- -Esattamente- risposi -E secondo te cosa ci farebbero con questi cristalli?- -Ho studiato tutte le opzioni possibili e sono arrivata a questa conclusione- dissi alzandomi dalla sedia e raggiungendo la mia lavagna puntai con l'indice un punto su di essa e mio padre lesse ad alta voce -Armi- -Esatto, ma non qualsiasi armi come una pistola o un fucile. Ma armi che possono trasgredire le leggi della fisica. Come far mancare la gravità in una stanza- -Hai trovato notizie su qualche anomalia in questi sei anni- -Se le ho trovate? I file dei servizi segreti ne sono pieni. Guarda qua- e accesi un video. Degli uomini mascherati con armi insolite entrano in una banca e facendo mancare la gravità riescono a prendere tutti i soldi indisturbati. -E loro come facevano a non fluttuare per la stanza?- -Semplice- dissi ingrandendo l'immagine sui piedi dei criminali -Stivali antigravitazionali- sussurrò mio padre -Probabilmente avranno un mercato di queste armi, è pericoloso in mani che non sanno la loro vera potenza e questo potrebbe essere un grosso pericolo per i cittadini- mio padre. Sospirò, aveva le braccia conserte. Non lo avevo mai visto così indeciso sul da farsi. -Brava, t/n, abbiamo qualche informazione in più adesso. Ma sinceramente non so cosa fare- -Se troveremo la loro posizione sarà un gioco da ragazzi- -Ma se tu verrai, cadrai nella sua trappola. Sappiamo tutti e due che non esiterebbe un solo attimo a prendere i tuoi poteri, e se li prendesse moriresti. Sono come una forza vitale per te- -Ma se così facendo salverei la vita di mia figlia, di Aidan, dei miei amici e di un intera città lo farò. Io sono pronta a sacrificare la mia vita, lo farei anche due volte per voi- mi guardava e non diceva niente. Mi abbracciò e con voce rotta disse -Non voglio perdere anche te, ho promesso a tua madre che ti avrei protetta. Pensa come starebbe tua figlia, che crescerebbe senza una madre, Loki che vivrebbe senza il suo amore e pensa io come vivrei senza la cosa che mi sta più a cuore. Prima di sacrificarti devi pensare a cosa lasci indietro. Troveremo una soluzione senza che nessuno debba sacrificarsi- lo strinsi più forte a me -Non ho detto che lo farei apposta, ma se devo io lo farò non mi tirerò indietro- -Io non te ne darò la possibilità- rispose. Sentì delle piccole goccioline bagnarmi la maglietta. Solo con me, anche se poche volte, ha pianto. Sapeva che io non lo avrei mai giudicato. Non sembra, ma lui ha una paura tremenda di essere giudicato. Gli asciugai le ultime lacrime e dissi -Ora è meglio individuare la posizione, e poi penseremo sul da farsi- annuì e poi disse -Jarvis, individua se qua in città ci sono anomalie- -Certo signor. Stark- rispose la voce robotica. Mi sorrise che subito ricambiai e dopo di che uscimmo dal laboratorio.
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Ti amo o ti odio? ||IN REVISIONE||
FanfictionCIAOOOOOO!!! Sono nuova qua su Wattpad. Questa è la mia prima storia, dove tu sei la protagonista! Nella prima pagina vi spiegherò un po' il vostro personaggio. Negli ultimi giorni è arrivato Loki, il fratello di Thor. Si è unito agli Avengers. Il...