16^Capitolo

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Ero nel mio laboratorio. Stavo cercando nuove informazione sul uomo falco: magari in questo momento c'era qualche attività criminale di grande spessore, che si potrebbe collegare a questo bastardo. Non riuscivo a trovare niente, in effetti l'unica risorsa che avevo erano i giornali. Potevo benissimo entrare nel browser dell'FBI, ma con la conseguenza che sarei sicuramente finita nei guai.

Avevo l'inquietante sensazione di essere osservata, guardai con la coda dell'occhio e con mio grande sollievo dissi -Nick Fury, ma che sorpresa, che ci fa qua nel mio laboratorio?- -Sempre perspicace non è vero t/n?- rispose lui -Non adularmi Fury, che ci fai qui?- dissi senza staccare lo sguardo dal grande schermo virtuale che stava nel vuoto davanti a me -Per darti delle informazioni che ti potrebbero aiutarti- rispose lui con la sua solita voce grave. Mi girai e alzandomi dissi -Sono tutta orecchi- -In questi ultimi mesi, qualcuno ha rubato merce da dei camion che erano in incognito per conto dell'FBI. Abbiamo guardato le registrazioni stradali, e abbiamo notato che il ladro è un uomo con la tuta di un falco, e da quanto vedo- indicò con l'indice la mia lavagna piena di sue foto e foglietti con varie ipotesi o collegamenti e continuò dicendo -È lo stesso uomo che anche tu stai cercando- -Di che merce si tratta?- chiesi incrociando le braccia al petto -Scarto alieno, ma ancora attivo e pericoloso- disse avvicinandosi a me -Perché mi dai tutte queste informazioni? Conoscenti vorrai chiedermi...- -Di entrare nello S.H.I.E.L.D- continuò lui senza farmi finire -Lo sapevo. Ma quando capirai che non mi unirò mai allo S.H.I.E.L.D, io non ho un capo e non voglio averlo- risposi ritornando alla mia postazione -Ma tu sei negli Avengers e tu hai un capo- controbatté lui -No ti sbagli Fury, io sono negli Avengers, ma nessuno osa mai darmi degli ordini. Io non voglio diventare un tuo cazzo di burattino, quindi ora s.p.a.r.i.s.c.i. d.a.l.l.a m.i.a v.i.s.t.a.- le sue labbra diventarono una riga sottile e poi uscendo dal mio laboratorio disse -Un giorno tu entrerai nello S.H.I.E.L.D- -Sognalo finché puoi Nick-. Entrò mio padre ridendo e disse -Non c'è l'ha ancora fatta a convincerti, non è così?- -Già, io voglio mantenere la mia libertà- risposi. -Hai scoperto qualcosa sull'uomo falco?- chiese mio padre cambiando discorso. Sulle mie labbra si formò un sorrisetto -Senza farlo apposta Fury mi ha svelato alcune cose dell'FBI- mio padre iniziò a ridere e disse -Dai illustrami le informazioni- -Fury ha detto che in questi mesi dei camion, in cognito per conto dell'FBI, sono stati sottratti delle merci, che sono degli scarti alieni ancora attivi, dal nostro uomo falco. Quindi se lo colleghiamo al fatto accaduto alla... mamma. Sappiamo tre cose: prima che sta cercando di ricavare molta e altra energia, seconda che è sicuramente qua New York e terzo che di sicuro non sono nell'ultimo posto dove gli hai trovati l'ultima volta- annuì lentamente e disse -Brava, hai fatto un buon lavoro, per oggi è abbastanza. Comunque prima ho incrociato Aidan che mi ha detto se lo puoi raggiungere in camera sua perché ti deve parlare- -Okay grazie papà- risposi e dandogli un bacio sulla guancia uscì dal laboratorio. 

Bussai alla porta del piccolo Aidan. -Avanti- disse. Aprì la porta e lo trovai sul letto e dissi -Hey Aidan, mio padre mi ha detto che hai bisogno di me, dimmi pure- mi sorrise e disse -Ti volevo chiedere se mi potessi aiutare con i compiti di matematica- -Volentieri- risposi. Ci sedemmo alla scrivania e dissi -Bene cosa devi fare?- -Questi esercizi sulle tabelline- rispose lui indicandole con il piccolo dito. -Bene allora qua dice "Scrivi il risultato per ogni moltiplicazione" iniziamo, quanto fa 5x2?- -Ehm... 10?- rispose insicuro lui -Bravissimo! È giusto! Ora prova a fare tutto l'esercizio da solo io sto qua a guardarti- risposi accarezzando la chioma bionda. Si aprì lentamente la porta e spuntò fuori Loki, Aidan era così concentrato sui suoi compiti che non si accorse che entrò. Andai verso di lui e sussurrai -Che fai qui?- -Volevo vedere dove eri, posso unirmi a voi?- Sorrisi e annuì -Però ti avverto stiamo facendo matematica- fece spallette e si sedette sul letto. Mi sedetti vicino a Loki e appoggiai la mia testa sulla sua spalla, lasciò un bacio leggero sui capelli. Guardavamo Aidan, tutto concentrato a fare i compiti. Vidi che sul viso di Loki si era formato un sorriso. Sembravamo una vera e propria famiglia, e questo mi rendeva veramente felice. Dopo dieci minuti Aidan contento disse -Finito- -Bene fammi vedere- risposi. Mi porse il quaderno. Mentre controllavo, ogni tanto alzavo lo sguardo e vedevo che Aidan si torturava le unghie. Quando finì di controllare dissi -Aidan, hai fatto tutto giusto, non capisco a cosa ti servisse il mio aiuto- mi mostrò uno dei suoi sorrisi più belli e dopo di che si sedette vicino a me e appoggiò la testa sulle mie cosce. Iniziai ad accarezzargli la chioma bionda. -Sai t/n, a me piacerebbe avere tanto dei genitori- non sapevo che rispondergli, mi limitai a dire -Ah...- alzando la testa disse -E vorrei tanto che foste voi due- mi lasciò sorpresa, sinceramente non me lo aspettavo. Quando mi girai verso Loki vidi che pure lui era senza parole. Gli presi le mani e lo guardai dritto nei suoi occhi glaciali e poi mi sorrise. Mi girai verso Aidan e dissi -Noi saremmo contenti di essere i tuoi genitori- al piccolo bambino gli si illuminarono gli occhi e ci abbracciò. 

Ti amo o ti odio? ||IN REVISIONE||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora