14^Capitolo

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Ero andata a prendere Aidan, a casa della sua amica. Quando entrammo mio padre ci accolse alla porta dicendo -Abbiamo preso la pizza, dai venite che è arrivata- annuimmo sorridendo e andammo in sala. Tutti erano seduti, pure Loki. Mi aveva tenuto il posto. Feci sedere prima Aidan e poi mi sedetti io. Aprimmo gli scatolini e ci trovammo una fumante e delizioso aroma di pizza nelle narici. Quelle sera erano ritornati il Dottor. Banner, Wanda e Visione da una missione, magari è per quello che hanno ordinato la pizza. Mentre tagliavo la pizza ad Aidan chiesi -Come è andata la missione?- -Bene, alla fine non era niente di che, la solita controllatina- rispose Wanda sorridendo. Il Dottor. Banner guardò Aidan e dolcemente chiese -E questo giovanotto chi è?- -Sono Aidan, piacere Signor. Banner- -Chiamami pure Bruce- rispose sorridente il Dottor. Banner -Sai mi ha salvato t/n, se non fosse stato per lei sarei morto- aggiunse Aidan -È vero guardate- disse Clint prendendo il telecomando e accendo il televisore. Non ci credo avevano pure registrato il salvataggio. Quando mi lancia dal palazzo in fiamme Wanda sussultò per la sorpresa. Quando Clint spense il televisore i tre si girarono verso di me e dissero all'unisono -Sei stata una forza t/n- arrossii per il complimento. Sentii la mano di Loki poggiarsi sulla mia coscia. Presi la sua mano e intrecciammo le dita. Mentre Aidan raccontava di come veniva salvato io guardavo con la coda del occhio Loki che mi guardava orgoglioso. -Davvero t/n hai scelto Fallen Angel come nome ?-intervenne Clint -Ehm... cosa scusate?- dissi riconcentrandomi sul discorso
-Dicevo se hai scelto come nome Fallen Angel- ribadì Clint -Sì- risposi sicura. Thor sorrise e disse -A me piace, ha un suo stile questo nome- sorrisi -Già, hai proprio ragione- rispose Nat. Peter stava con lo sguardo basso senza dire niente.  -Cosa c'è Parker non ti piace il nome che ho scelto?- chiesi guardandolo in tono di sfida. Alzò lo sguardo e disse -Sì mi piace molto il tuo nome Stark- e poi riabbassò lo sguardo. Guardai l'orologio al mio polso sinistro e vidi che erano le 21.30. -Aidan è tardi dai su che devi andare dormire che domani hai scuola- sbuffò e disse -Va bene- lo presi per mano, ma prima di uscire dalla sala mi sorrise e mi fece l'occhiolino e si girò e riferendosi a mio padre disse -Buonanotte nonno- mio padre alzò gli occhi al cielo. A me e a Loki scappò una risata tutti dissero all'unisono -Nonno?!- -È una lunga storia ragazzi- presi in braccio Aidan e mimai con le labbra "Dopo ritorno" mio padre annuì. Sentì il Dottor. Banner dire a mio padre -Tratta Aidan come fosse suo figlio, è davvero matura tua figlia Tony- -È questo il punto Banner, è troppo giovane per essere così responsabile- -Non è un bene?- chiese Clint -È l'infanzia che ha vissuto che la costretta ad essere troppo responsabile troppo presto, forse non l'ho cresciuta come avrebbe dovuto fare un buon padre- -No, Tony non dire così tu hai fatto tutto quello che potevi- lo consolò Natasha -Se avessi fatto tutto quello che potevo lei sarebbe ancora qui- rispose freddo mio padre. Mi fermai. Deglutii rumorosamente. Per poi far cadere una lacrima sulla maglietta rosso fuoco del bambino che tenevo in braccio, che probabilmente dormiva. Mi asciugai le ultime lacrime che scendevano, che rigavano il mio viso e bagnavano la maglia. Presi un bel respiro e continuai per il lungo corridoio nero.

Quando lo appoggiai nel suo letto gli rimboccai le coperte. In quei mesi io e Loki avevamo sistemato una vecchia stanza tutta impolverata e la abbiamo trasformata nella camera di Aidan. Lo guardai ancora per qualche secondo e poi gli diedi un piccolo bacio sulla fronte dalla pelle pallida. Spensi la luce ed uscii chiudendo la porta dietro di me. Scesi le scale e vidi che tutti si erano seduti sui divanetti, eccetto mio padre che probabilmente sarà andato in laboratorio. Decisi, prima di sedermi con Loki e gli altri, di andare vedere se stava bene. Quando entrai vidi un ammaccatura sul muro e mio padre sulla sedia. Sulla sua guancia scendevano pericolosamente e ininterrottamente lacrime silenziose. Mi avvicinai a lui e prendendogli le mani lo feci alzare. Aveva la testa girata di lato. Presi il suo mento, girai il suo volto perché i suoi occhi guardassero i miei. Gli sorrisi dolcemente e asciugandogli le lacrime dissi -Papà non sentirti debole, ma sentiti umano, il piangere rende una persona più umana e ancora più sincera con se stessa e con il mondo esterno- -Sai un giorno cosa mi disse tuo nonno?- disse togliendo le mie mani dal suo viso. Feci cenno di no -Mi disse "non raccontare i tuoi dolori, gli avvoltoi si nutrono degli animali feriti" per quanto lo disprezzarsi questa frase me la ricorderò sempre. Ho capito che nel mondo più vieni visto umano più sei vulnerabile e io non voglio esserlo- e poi si girò voltami le spalle. Appoggiai la mia mano sopra la sua possente spalla e dissi -Papà sono i nostri sentimenti che ci rendono speciali, pensa tutte le persone senza sentimenti, non credi che sarebbe una noia mortale? Io ti voglio bene se piangi, se ti incazzi, se ridi. Io te ne vorrò sempre e se tu sarai ferito e ci saranno degli avvoltoi io li scaccerò via e ti medicherò- non disse nulla. Ma mentre si girava, mi avvicinai ancora di più e lo abbracciai. Per un momento restò sorpreso poi lo ricambiò. -Ti voglio bene t/n, non so che farei senza di te- -Anche io papà- sussurrai. Mi diede un leggero bacio sulla testa. Dopo un po' decisi di lasciarlo solo, io avevo fatto il mio dovere da figlia ora sta a lui. 

Raggiunsi gli altri e mi sedetti vicino a Natasha. Vidi che il Dottor. Banner non c'era più, probabilmente sarà stato stanco dopo la missione. Wanda sorridente mi disse -T/n sei arrivata in tempo! Ti unisci a noi per obbligo e verità?- -Ehm, l'ultima volta che ho giocato a questo gioco non è finita bene- risposi -Su dai lasciati andare- rispose Natasha dandomi una gomitata sul fianco. Sospirai -Va bene-. -Inizio io- rispose Wanda. Si girò verso di me e disse -t/n obbligo o verità?- -Verità- risposi pronta -Descrivici il ragazzo che ti piace- sorrisi e dissi -Va bene, mi piace questa verità- poi continuando dissi -Dicono che a lui piace divertirsi. Prende vita a mezzanotte- -Ogni notte?- chiese Wanda divertita, annuii e continuai -Mio padre non si fida di lui. Un po' più grande, indossa un vestito di pelle. Ha una cattiva reputazione e abitudini irrefrenabili-* Wanda aveva una chiara espressione divertita. Guardai per una frazione di secondi il diretto interessato e vidi che si stava mordendo il labbro inferiore. Poi rivolsi di nuovo il mio sguardo ai nostri amici. Alzandomi dissi -Beh, meglio che io vada a dormire domani sarà un luuuuunghissimo giorno- e feci un veloce occhiolino a Loki. -No aspetta t/n volevo sapere i succosi dettagli- disse Wanda
-Tempo al tempo mia cara, tempo al tempo-. 

Aspettai Loki per un'ora in camera mia. Poi qualcuno bussò, "finalmente" pensai. Quando aprì la porta Loki entrò e disse -Scusa ma non potevo dare nell'occhio- Si tranquillo- risposi avvicinandosi pericolosamente a me mi disse -Sai che il nostro corpo è costituito dal 60% d'acqua- -E quindi?- chiesi divertita alzando il sopracciglio destro. Si avvicinò ulteriormente a me, finché le nostra intimità non si toccarono. -E adesso ho sete- mi sussurrò all'orecchio sinistro. Lo presi per la felpa e spingendolo sul letto dissi -Questa potevi anche risparmiartela- mise le sue mani sul mio lato B stringendolo e mi sussurrò scandendo ogni parola -Sei mia- mi morsi il labbro inferiore e abbassai lo sguardo. Ma mi prese per il mento obbligandomi a guardarlo e mi diede un bacio che prima era leggero e innocente e poi si è trasformato in passionale e possessivo. E come poche ore prima ci ritrovammo di nuovo senza nessuna barriera che potesse dividerci dal piacere.

*L'ho preso dal testo di My oh My di Camila Cabello ed ho fatto la traduzione.

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