Capitolo IV

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IMPORTANTE.
TUTTI I PROTAGONISTI SONO MAGGIORENNI, HO CORRETTO, li avevo fatti diciassettenni.

Quando servirà metterò un TW, se lo avete notato bene, altrimenti fa lo stesso.
Per ora potete continuare a leggere, oltre che a piccoli accenni non c'è nulla ;)

+

chi vi dice che possiate esser tranquilli e che io non ammazzi qualcuno?
AHAHAHAHAHHAHA NO DAI, NON PENSO AMMAZZERÒ QUALCUNO. *forse* Ride in quanto scrittore della storia.
Buona lettura <3






Ray estrasse il telefono dalla tasca destra dei pantaloni, e con il face ID riuscì a sbloccarlo in un attimo.

Fece scorrere il dito sulla schermata home, e frugando tra le app aprì whatsapp.

Scrisse un messaggio a reki.
"Torniamo a casa insieme?".

la risposta non fu immediata, ciò gli dava un po' sui nervi, ma decise di aspettare comunque.

Qualche minuto dopo si era degnato di rispondergli.

"Sono fuori scuola con Ymir, raggiungimi."

Senza nemmeno visualizzare salì sulla sua tavola da skate e si avviò da Reki.
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"EHI YMIR ASPETTA."

"Perchè dovrei aspettarti zucca con i capelli rossi?"Sputò Ymir acida.

"Perchè sono il tuo migliore amico."

"Si, ma non è una valida ragione."

"Allora perchè possiamo andare in skate fino a casa, e ci sta raggiungendo anche Ray." Disse il rosso.

"Beh, ora le cose si fanno più interessanti."

In lontananza ad alta velocità si intravedeva Ray correre sullo skate.

"Ragazzi, buongiorno." Disse una volta raggiunti gli altri due.

"Ecco il dolce Ray." Scherzò Ymir scompigliandogli i capelli.

"Il dolce Ray disse la donna lenticchia."

"Vacci piano nanerottolo."

"Ma se siamo alti uguali."

"Io sono una donna."

"Ed io un anno più piccolo."

"Ok, so che non siete seri, ma dovreste smetterla." Li canzonò Reki intromettendosi nella conversazione

"Ecco la nostra amatissima Zucca rossa." Dissero insieme per poi guardarsi e scoppiare a ridere.

"Lo ripetete da ormai mesi, e ancora non capisco perchè mi chiamiate zucca."

"Perchè nella tua zucca non c'è sale." Annunciò Ymir come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

"Continuo a non trovarci il senso." Pensò ad alta voce il rosso stringendosi la bandana.

"Presumo che siamo tutti pronti no?" Chiese il corvino.

"VIAAAA." Urlarono i tre all'unisono per poi catapultarsi in una gara di skate.

Andavano velocissimi, Ymir superava Reki, Reki la superava a sua volta, Poi superava Ray, Ray ritornava in testa e così via.

Siccome non fu una gara professionale si accontentarono del "siamo arrivati tutto insieme."

Giusto perché nessuno dei tre avrebbe avuto la forza di contrabbattere se qualcuno avesse parlato.
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