Capitolo XV

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doppio aggiornamento perchè ieri, ed anche l'altro ieri ho dimenticato di aggiornare

"Sono caduto dallo skate." Mentì Ray sperando che l'altro non se ne accorgesse.

"Allo skatepark immagino, li solo puoi farti così male."

Il più piccolo pensava di avergliela data a bere, così con nonchalance continuò a parlargli.

"Esatto, sono caduto in modo stupido, lo ammetto."

"È una ferita di oggi? C'è il sangue." Constatò Tobio accarezzandogli la mano.

"Si, oggi son caduto."

"Peccato che oggi io sia stato tutto il giorno allo skatepark, a me non menti." Dichiarò il più alto guardandolo negli occhi.

Ray distolse lo sguardò e tirò a se la mano tirando su la manica della felpa.

"Per favore, se sei qui per farmi la predica vattene."

"Sono qui per te, non per altro."Ammise ritirando a se la sua mano.

I due si guardarono negli occhi e Ray arrossì.

"Tsk, sei insopportabile." Strillò portando gli occhi altrove.

Kageyama strinse la mano facendolo gemere di dolore.

"È una ferita davvero recente, presumo sia di poco fa?"

Calò il silenzio tra i due.

Ray si portò la mano sulla faccia asciugandosi una piccola lacrima solitaria, facendo attenzione al fatto che l'altro non la notasse."

"L'ho già detto che sei fastidioso?"

"Ray, io vorrei solo che tu non mi mentissi."

"Allora non chiedere."

"Vorrei solo sapere, mi fai preoccupare."

Ed in quel momento nella testa del più piccolo si accese quella lampadina.

Tobio si preoccupava per lui.

Aoi si preoccupava per lui.

Reki e Ymir si preoccupavano per lui.

Langa si preoccupava per lui.

Historia si preoccupava per lui.

Le persone nella sua vita non gli mancavano, ed arrivò alla conclusione che non gli servisse altro.

Ridiede la mano al più alto.

"Si, è di prima."

"Posso vederla?" Chiese Kageyama tastando la benda.

"Come vuoi, non so quanto possa essere bella."

"Beh, è su di te, indubbiamente lo è."

"Ti do un pugno se non la smetti."

Il più grande scoprì la ferita notando che fosse un taglio, e senza fare domande la richiuse.

"Sono stanco, quindi se hai finito puoi andare." Dichiarò Ray raccogliendo i capelli con delle forcine che aveva preso poco prima dal mobile.

"Non ho intenzione di andare via, infatti resto a dormire qui." Annunciò indicando il suo zaino.

"COSAAA." Gridò Ray tirandogli contro il libro.

"Non ti stupro mica nel sonno, anche se saresti sicuramente consenzie..."

Gli fu lanciato un cuscino sulla faccia prima che potesse terminare quella stupida frase.

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