Capitolo XXI

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"È arrivata mia madre." Disse La testa blu accarezzando il capo di Reki, il quale ci mise un secondo a rimettersi in piedi.

"Bene, allora io vado."

Langa si affiancò allo sportello dell'auto, e chiese alla madre se avessero potuto accompagnare Reki al lavoro.

La donna prima lo guardò, poi rise ed acconsentí.

"Reki." Lo chiamò il ghiacciolo facendogli segno di raggiungerlo.

Il rosso si avvicinò e fu spinto in auto dal più alto che lo seguí poco dopo.

"Tranquillo, non ti stiamo rapendo. Dicci dove lavori e ti diamo uno strappo."

"Non c'era bisogno."

"Davvero, non preoccuparti ti accompagno con piacere. Dopotutto sei un amico di Langa no?"
Disse la donna avanti.

"La ringrazio." Rispose il rosso indicandole la strada da percorrere.

Dopo un tragitto breve, si interruppero a causa del traffico.

"C'è un po' di traffico, spero che tu non vada di fretta"

"Oh no, ho ancora mezz'ora." La tranquillizzò Reki.

"Sei stanco?" Gli chiese Langa notando che fosse più abbattuto del solito.

"Un po'." Ammise il più basso.

"Ripoggiati sulla mia spalla se vuoi."

"Posso?"

"Si, credo che tu abbia altri 10 minuti per riposare."

Il rosso non se lo fece ripetere, ed avvicinò il corpo del più alto al suo, tirando a se un suo braccio e poggiando la testa sulla sua spalla.

Langa sorrise quando vide che Reki chiuse anche gli occhi.

"Deve essere davvero stanco."Pensò rivolgendo lo sguardo alla donna al volante.

La madre della testa blu non se ne curò minimamente e continuò a guidare.

Dopo qualche minuto Langa si ritrovò a scuotere il capo di Reki.

"Ehi, siamo arrivati." Gli disse alzandogli il mento.

"Ehm? Dove?"

"A lavoro, forza." Il più alto lo prese sottobraccio e lo condusse fino all'interno del negozio.

"A stasera." Lo salutò poi uscendo.

Reki aveva la testa poggiata sul bancone, e nemmeno si era accorto che l'altro fosse andato via, al suo risveglio si ritrovò seduto dietro la cassa, con il suo capo che sistemava le cose in vetrina.

"Notte in bianco?" Gli chiese l'uomo non appena il rosso alzò la testa.

"No, anzi, sono solo abbattuto."

"Beh, ora sei a lavoro, sveglia."

"Certo, però prima.." Disse Reki estraendo dalla tasca il cellulare.

"Devo fare una cosa." Aggiunse dopo.

Aprí la chat con Langa e gli scrisse.

Grazie, non mi ero nemmeno accorto
di essermi addormentato, e nemmeno
che te ne fossi andato. Sei comodo :)

Il cellulare vibrò tra le mani di Langa che era ancora in auto con sua madre.

"Mi sembra un tipo simpatico, non è vero?" Disse la donna rivolgendo un dolce sorriso al figlio.

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