Capitolo XXIX

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Questi capitoli sono stati scritti a maggio, quindi non ricordo niente.
Ci sono i miei scleri ogni tot, perché la sto rileggendo.
Rispondete qui se non li volete😋

Letteralmente non ho nulla da fare, la storia non la leggono in molti, ma continuo a scrivere ed aggiornare, voglio finirla.

Se vi va consigliatela a qualcuno, è sempre bello leggere nuovi scleri ;)
(fatemi notare gli errori, e buona lettura <3)




"Non startene con le mani in mano, fai qualcosa." Disse il rosso un po' arrabbiato.

"Cosa faccio?"

Reki non era il solo ad aver frainteso, Anche Langa stava interpretando male la situazione, ed era anche lui di malumore per una piccola incomprensione.

"Ti spari." Pensò il rosso ridendo.

"Inizia a preparare i colori di cui lo skate vuoi, e scegli qualche disegnino da farci sopra."

"Ok, scelgo."

(Raga, io gli skate non li costruisco, secondo voi so come si faccia? Fate finta che in pochi minuti si riesca a costruire una tavola da skate, dopotutto siamo nel mondo della fantasia😋😋😋)

Svariati minuti dopo la tavola era pronta, molto più lunga di quanto lo fosse la sua.

(sto rileggendo, e cristo se suona male sta frase.)

"La dipingiamo ora?" Chiese Langa passandogli i colori che avesse scelto.

"Fallo da solo, li ci sono i pennelli." Avevo fatto il suo dovere, mancavano le ruote, ma aveva finito.

Dopotutto era ancora arrabbiato, e cercava di non darlo a vedere.

"Non mi aiuti?"

"Langa, fallo da solo."

"Non vuoi proprio dirmi che hai?" Gli domandò poggiando la testa sulla spalla.

"No, togliti."

"No." Ribattè Langa aggrappandosi al suo braccio come un bambino.

"Langa basta." Il rosso si abbandonò a quella presa sedendosi sul pavimento, ed il più alto scivolò insieme a lui.

"Perchè sei così triste? Per favore dimmelo."

"Vaffanculo."  Dichiarò onesto il rosso.

"Cosa ti ho fatto io, anzi Vaffanculo tu."

"Prenditi lo skate e vattene."

"Non ha le ruote, non me ne vado da qui fino a che non sarà pronto."

"Langa, vattene ora." Disse chinando il capo.

Aveva il mood a pezzi, e non sapeva nemmeno lui quale fosse il vero motivo, sapeva semplicemente che adesso stava cercando di allontanare Langa, a tutti i costi, la sua presenza gli dava fastidio.

Langa senza nemmeno prendere la sua nuova tavola da Skate uscì dal garage, e si sedette fuori.

"Questo è psicopatico, gli chiedo cos'abbia che non va, e non me lo dice, poi mi tratta anche male. Manco gli avessi rotto lo skate."

Ragionava da solo con la sua mente

La vocina buona gli disse che non aveva fatto nulla, anzi, che Reki aveva frainteso.

La cattiva gli disse che avrebbe dovuto capire da solo cos'avesse fatto, e gli diede anche del  deficiente di merda."

Ti ci metti anche tu ora." Disse scacciando via il suo subconscio.

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