bottiglia 6 - le chiacchere

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Richie's pov:

12 maggio 1983

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dopo aver passato una settimana con gli occhi puntati addosso per i tagli sulla faccia e per la storia della rissa, avevo deciso di far pace con i miei amici e tornare alla festa come una persona nuova

Sarah era seduta sul divano da sola e, mentre tutti ballavano attorno a lei, la bionda si guardava in giro con aria confusa e schifata incavallando le gambe nude che la gonna metteva in risalto

<ciao bellezza, scusa, ma le tue curve mi stavano chiamando> mi avvicinai posando con un finto sbadiglio il braccio sulle sue spalle sfiorando i biondi capelli che le ricadevano perfettamente arricciati sul top di pizzo che indossava

mi guardò per qualche minuto in silenzio prima di staccarsi da me spostando il mio braccio dalla sua schiena, per poi intrecciare le sue gambe sulle mie sospirando sul da farsi

<quindi che facciamo sta sera?> mi chiese mentre io, totalmente immobile, cercavo di non mettere le mani in posti sbagliati

<ehm p-potremo p-pa-parlare> iniziavo a sudare <insomma, no-non ci conosciamo n-nemmeno> la mia improvvisazione era troppo evidente e scontata

<oddio Bill si è reincarnato nel tuo corpo o essere balbuzienti è diventata una cosa contagiosa?> fingeva di essere preoccupata <Bill? Bill sei veramente tu?> continuava a chiedere avvicinandosi sempre di più al mio viso mentre il suo dito mi puntava

<cosa vuoi sapere di me?> ricominciò un attimo dopo <hai detto che dobbiamo parlare e l'unico argomento che so è me stessa> sorrise aspettando una risposta

<potresti parlarmi un po di te stessa in generale> azzardai 

rimase immobile per qualche secondo <ah posso iniziare? pensavo che avresti preso appunti, ma fa niente> scoppiò a ridere arricciandosi con le dita, alcune ciocche dei capelli che la infastidivano

<sono nata diciassette anni fa da due persone che si amavano veramente, proprio come nei libri e nei film> cercava di nascondere un piccolo sorriso <la mia infanzia è stata bella e poi ho iniziato ad andare a scuola, ero molto intelligente e leggere mi piaceva un sacco. 

a

scuola avevo molte amiche   ma quando ho cambiato   sezione hanno iniziato ad escludermi e sono diventata un tipo solitario fino a a quando ho incontrato Bowers> iniziava a raccontare la peggiore parte della storia, me lo sentivo


<ha fatto il culo alle mie false amiche a soli dieci anni e siamo diventati inseparabili, poi ha scoperto che gli adolescenti scopano, fumano, bevono e si drogano così ha smesso di giocare con me rimpiazzandomi con le feste> sospirò

<ma ora siete amici giusto? uscite sempre insieme> chiesi

<due anni fa l'amore in cui tanto credevo fra i miei genitori è svanito quando mio padre ha messo le corna a mia madre con la sua segretaria, abbastanza scontato, ma l'unica persona che in quel periodo mi è stata vicina è stato lui> cercò Bowers con lo sguardo trovando la sua sagoma mentre ballava in mezzo al salotto <così ho iniziato a chiudermi con tutti ritornando la ragazzina strana e solitaria reputata 'facile da portarsi a letto' perché sono amica di Henry oppure 'troia' perché metto vestitini attillati>

bitter taste - richie tozier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora