bottiglia 9 - l'estate

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Sarah's pov:

2 giugno 1983

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<Henry> urlai stravaccata sulle coperte sfatte del mio letto <è arrivata l'estate>

<e quindi?> il biondo salì velocemente le scale e si precipitò nella mia stanza spalancando la porta con aria confusa

<quindi tu hai pochissimi ventilatori e ho pensato che potresti organizzare una festa in spiaggia piuttosto che farla dentro quella sauna che tu chiami 'casa'>

<è una fantastica idea, sei la migliore> mi stampò un rapido bacio sulla fronte prima di uscire  per avvertire gli altri e accorgersi della mia smorfia dopo quello strano gesto affettuoso 

non ero una ragazza solare o spumeggiante e l'estate non era decisamente la mia stagione, ma non bisognava studiare, i ragazzi erano abbronzati e potevo uscire di casa fingendo di andare chissà dove per fumare qualche sigaretta in giro molto tranquillamente, quindi alla fine, non era tanto male

un altro aspetto positivo era il doppio turno che mia madre si faceva tutti i giorni al lavoro lasciandomi l'opportunità di invitare Bowers a casa e cazzeggiare come abbiamo sempre fatto fin da piccoli

gli volevo bene anche se era stronzo con gli altri e soprattutto con Richie, motivo per cui non avevo intenzione di dirgli niente del gioco o dei miei sentimenti, se si potevano chiamare così

il ventilatore nella mia camera ronzava insieme al gira dischi quando suonò improvvisamente il telefono fisso e mi precipitai alla cornetta in pochi secondi rischiando di cadere rotolando dalle scale

<spero di vederti in costume stasera, zuccherino> la voce di Richie spaccò il mio timpano in men che non si dica

<è molto notevole come Bowers abbia già detto a tutta la città della mia festa in spiaggia> sbuffai

<ahh quindi è una tua idea, allora sarai sicuramente in costume! non ve-> riattaccai immaginando la faccia di Richie sconvolto per aver terminato la chiamata prima che lui finisse il suo discorso, che non avrei comunque voluto sentire

avevo si e no un paio di costumi e quello intero mi stava maledettamente piccolo, così decisi di coprire il mio bikini nero spiegazzato con un vestitino nuovamente nero e le converse gialle di Richie, che ancora conservavo con cura

quando arrivai in spiaggia erano già tutti lì: ballavano scalzi, bevevano e si tuffavano nel mare salato rovinandosi il trucco o l'acconciatura anni 80

<non vedo l'ora di vedere che cosa hai li sotto, ma meglio se non hai niente> Richie si avvicinò a me piuttosto felice mentre mi fissava concentrandosi sui miei fianchi, notevolmente valorizzati dal vestito

non gli risposi, mi limitai a regalargli un sorriso malizioso prima di rubare il bicchiere dalle mani di qualcuno e bere mentre la strana bevanda mi bruciava la gola e mi faceva ballare

il vento caldo alzava la sabbia e mentre mi finiva fra i capelli, io li scuotevo muovendomi a ritmo sul brano in videocassetta scolando bicchieri di alcol cercando di divertirmi

pochi secondi dopo, Rich tornò da me con una bottiglia di whisky in mano con scritto sopra "bevi e goditi questa fottutissima estate" e senza leggerlo due volte le mie labbra stavano immediatamente assaporando quel gusto forte portandomi alla pazzia

il corvino sorrise silenziosamente prima di fare lo stesso e improvvisare facce buffe per il bruciore che l'alcol gli provocava, ma cercava di fare il tosto e non darlo troppo nell'occhio

non mi spogliai per tutta la festa, volevo farlo prima di tuffarmi in acqua, ma sarei sicuramente annegata dopo aver bevuto mezza bottiglia ed essermi stesa sulla sabbia fregandomene dei granellini fra le dita 

magari questa estate sarebbe stata diversa dalle altre, l'alcol mi avrebbe fatta divertire, Rich mi avrebbe fatta divertire e uscire di casa per fare tutte quelle cose che i giovani di solito fanno in estate, senza pensare ne alle conseguenze ne al coprifuoco

eravamo nuovamente insieme, stesi ed isolati da tutti per paura che Henry potesse scoprirci e riempire di pugni e lividi viola il bel faccino di Richie, che era già abbronzato e nonostante le sue gote fossero rosate tutto l'anno, le lentiggini erano più evidenti e le fossette erano come scolpite ai lati delle sue bellissime labbra che qualche volta mordicchiava 

quando ero con lui mi sentivo così nervosa ed era veramente orribile non potergli dire cosa provavo perché neanche io lo sapevo, e così mi limitavo a ritrovarmi tutte le volte ubriaca a fissare i lineamenti del suo viso, anche se ormai li avevo memorizzati a memoria più volte e avrei potuto ritrarlo in un dipinto senza neanche guardarlo

-spazio autrice-

lo so che alla fine di tutti i capitoli la storia è molto ripetitiva, ma mi piace un sacco il fatto che si ritrovino sempre insieme, confusi ed ubriachi

fatemi sapere nei commenti se la storia vi sta piacendo e cliccate la stellina per votare il capitolo se volte <3

bitter taste - richie tozier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora