bottiglia 11 - il compleanno

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Sarah' pov:

16 giugno 1983

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<buon compleanno tesoro> sorrise mia mamma vedendomi scendere silenziosamente dalle scale

<mamma cosa ci fai già sveglia?> di solito dormiva fino a tardi, la depressione la rendeva stanca e non ero abituata a vederla in piedi dietro al bancone della cucina con una fetta di beacon in mano alle otto del mattino

<è il tuo diciassettesimo compleanno Sarah, ho preparato la colazione per festeggiare!> strillò porgendomi un piatto ricco di carboidrati e un bicchieri di succo

mangiai velocemente per evitare di far tardi a scuola, ma non troppo per non renderla infelice e lasciarla da sola

la salutai con un rapido abbraccio prima di uscire di casa e incontrare Henry seduto sul mio vialetto <buon compleanno bellissima!> mi strinse forte tra le sue braccia prima di farmi salire in macchina e accendere il motore

<ora mi passi pure a prendere con l'auto per andare a scuola?>

<nah, è solo un regalo di compleanno> quel vecchio rottame montato su de ruote era più importante di qualsiasi cosa al mondo per lui, e non ci faceva salire nessuno

arrivati davanti al liceo mi posò un braccio sopra le spalle e iniziò ad urlare <oggi è il suo compleanno amici miei> indicandomi con euforia

le lezioni passarono in fretta una dopo l'altra accompagnate da qualche "buon compleanno" da persone che non avevo mai visto e che sicuramente non conoscevo

<sai qual'è il bello del tuo compleanno?> mi chiese Henry mentre mi riportava a casa e tutte le ragazze nel cortile, in quel momento, mi invidiavano

<che divento più grande?> chiesi appoggiando la testa allo schienale

<beeep risposta sbagliata, è che oggi è sabato quindi stasera festeggeremo alla grande a casa mia organizzando una festa epica> urlò convinto prima di salutarmi e lasciarmi davanti a casa

*la sera stessa*

la festa fortunatamente non era di compleanno: non c'erano ne regali ne una torta e ne gente che conoscevo, solo qualche brindisi a mio onore

<eccola la festeggiata> una voce spiccata urlò dietro le mie spalle <e sono dodici anni giusto?>

<sei sempre il solito Rich> mi girai lentamente prima di vedere il ricciolo vestito di nero con le guance rosse e un pacchettino in mano

<pensavo fosse una festa di compleanno, Bowers ha sparso la voce a scuola, ma non vedo altri regali> riuscivo a percepire il suo imbarazzo e mi faceva quasi tenerezza

<il regalo di Henry è stato portarmi a scuola con la sua auto> sorrisi

<allora spero che il mio sia migliore> allungò le braccia avvicinando il buffo pacchetto verde con scritto sopra "fragile" a me

lo scartai curiosa trovando all'interno della carta colorata una piccola bottiglia di whisky con una scritta sopra: "ciò che più desideri fare"

<non sto capendo> lo guardai

<è un bonus> affermò rapidamente

<un altro stupido giochetto?> chiesi

<più o meno, il tuo regalo devi sceglierlo tu e io devo darti la possibilità di fare ciò che più desideri>

lo guardai ancora più confusa mentre lui cercava le parole più giuste da usare <se tu vuoi un nuovo libro io te lo comprerò, se vuoi ballare una canzone metterò nel giradischi il giusto vinile, se vuoi andare al mare ti porterò al mare...> spiegò tutto ad un fiato

<e ha tempo illimitato> finì esausto

<è un regalo stupendo Rich> il mio corpo spruzzava gioia da tutti i pori <ci penserò su> gli sorrisi soddisfatta

nessuno mi aveva fatto un regalo così particolare prima d'ora e, anche se non ne avevo ricevuti tanti, e il giro in macchina offerto da Henry era stato il peggiore di tutti, dentro di me, sotto i lato da tosta e da menefreghista che mostravo agli altri, apprezzavo il gesto di Rich più di qualsiasi altra cosa

stava iniziando a conoscere un lato di me che nessuno aveva mai visto: la ragazza calma che si innamora, ma non lo mostra nascondendosi dietro occhi colorati con matite nere, e non mi dispiaceva che lui fosse a conoscenza della vera me, perché io stavo iniziando a percepire che il buffo ragazzo occhialuto non era solo un mucchietto di battute schifose, ma era molto di più

mi strappò la bottiglietta dalle mani prima di aprirla e bere un sorso quando la ripresi per fare lo stesso e finirla in pochi secondi senza badare al gusto amaro che come sempre, scivolava fra le mie corde vocali

-spazio autrice-
oddio ecco il ritorno di questa storia 😭❤️
(sto pubblicando tutti i capitoli restanti, leggilo se ti va!!)

bitter taste - richie tozier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora