bottiglia 12 - il bacio

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Richie's pov
23 giugno 1983

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ero alla festa con Eddie da quasi due ore e, come sempre, Sarah si faceva desiderare e tardava ad arrivare, probabilmente per fare la sua entrata di scena e uccidermi con il suo sguardo pungente

era palese: ero innamorato di lei e dei suoi giochetti e avrei sicuramente trovato il modo di diglielo con una delle mie stupide battutine, se solo fosse arrivata

l'atmosfera che si stava creando fra noi durante le continue feste e il nostro rapporto erano tremendamente strani, ma totalmente inevitabili

lasciai Eds da solo a casa di Bowers e scappai via per andare a cercare la bionda e, quando arrivai a casa sua, bussai senza problemi

<mammaaa?> le urla di Sarah spaccarono il silenzio imbarazzante superando il grosso portone che separava il suo salotto dal vialetto

<mammaaaa??> continuò <cazzo! vado iooo> i passi della bionda erano sempre più vicini a me prima di spalancare la porta rimanendo a bocca aperta

<Rich? Rich cosa ci fai qui?> mi prese per un braccio tirandomi in casa

<non sei venuta alla festa> sussurrai

<mia mamma ha detto che devo smetterla di uscire sempre> mi rispose sbuffando e portando una ciocca di capelli dietro al suo orecchio

mi fece strada per arrivare in camera sua dove rimasi ancora sbalordito dalla bellezza di quelle pareti verdognole tappezzate di fogli colorati

<quindi? pensavi di fare una festa qui?> mi chiese buttandosi sul letto a braccia conserte

<ehm no no, pensavo di venire qui e punirti per avermi lasciato da solo a casa di Bowers> mi strofinai le mani avvicinandomi scherzosamente a lei

<ho scelto il mio regalo di compleanno> mi fermò spingendomi e facendomi cadere vicino a lei sul materasso

<e sarebbe?> chiesi curioso

si avvicinò a me velocemente prendendomi il viso fra le mani, prima di unire le nostre labbra improvvisamente

il mio stomaco era invaso dalle farfalle mentre continuavo a baciarla con foga picchiettandole i denti con la lingua per chiederle l'accesso

le mie guance erano sicuramente rosse fuoco e le mie mani, sui suoi fianchi, tremavano come non mai, ma cercavo di concentrarmi solo sulle nostre labbra che si combinavano perfettamente come due pezzi di un grosso puzzle di alcol, casini e sentimenti sbagliati

non riuscivo a fermarmi e temevo di esserne già dipendente

volevo sentire il sapore della menta fresca sulle sue labbra e il suo corpo avvolto dalle mie mani indecise

-spazio autrice-
capitolo cortissimo, ma mi piace interrompere queste situazioni tbh<3
(sto pubblicando tutti i capitoli restanti, leggilo se ti va!!)

bitter taste - richie tozier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora