2. Il dolore ci può abbattere o rigenerare, dipende tutto da noi.

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                                             Novembre 2008

Osservo il mare e penso a questi due mesi lontana da tutto e tutti. È stato un bene che il treno sul quale sono salita mi abbia portata qui, a Genova.

Una città fantastica!

Una città di mare e montagna.

Il destino non poteva fare scelta migliore per me.
Inoltre, su quel treno, ho conosciuto Daniel, il miglior amico che ogni donna dovrebbe avere. Mi ha aiutata ad andare avanti in questo periodo nero della mia vita.
«eccomi» esclama alle mie spalle.
Si accomoda accanto a me.
«sono riuscito a farti avere un colloquio, oggi pomeriggio alle quattro, mi raccomando la puntualità» annuncia.

«grazie Dani, come farei senza di te?» comunico avvolgendogli le braccia al collo.

«sono il tuo Angelo custode, è il mio dovere prendermi cura di te.»
Scoppiamo entrambi in una risata sonora.

È proprio un Angelo custode, come se qualcuno lo avesse mandato qui per proteggermi, per aiutarmi ad andare avanti, per riuscire a superare questo brutto periodo.
E in qualche modo mi sta aiutando.
Oggi sono esattamente due mesi da quel giorno in cui ho ricevuto la doppia pugnalata. Mi sono concessa questo periodo per elaborare il dolore e trasformarlo in forza, volontà e desiderio di una vita nuova per me.
Un’esistenza fatta di persone migliori, oneste e sincere.
Se il colloquio dovesse andare bene sono già a un buon punto di partenza.

«conviene muoverci, per la preparazione dell’abbigliamento» esclama Daniel in cerca di mie attenzioni.

«non serve ho già fatto io» affermo.

Lui mi osserva perplesso.

«andiamo Dani, non ti fidi di me?» domando con il broncio.

Daniel in risposta inarca il sopracciglio.

«guarda che non sono quella che hai conosciuto in questi due mesi, vedrai che ti stupirò. Te l’ho già detto, da oggi conoscerai una Julia diversa, determinata, decisa, attenta e combattiva. Non butterò la mia esistenza nel cesso per certi esseri» mi alzo in piedi, prendo una boccata d’aria poi mi volto nella sua direzione.
«andiamo Daniel, nessuno si merita il mio tempo, le mie lacrime, la mia tristezza, i miei pensieri, sono cose che non vanno sprecate per chiunque e credimi i soggetti che si sono presi due mesi della mia vita sono gli ultimi a cui dedicherò tanta attenzione.»

«sono contento Julia, spero davvero che sarà come dici»
«ah stasera ho un impegno con mio cugino, quindi mi racconterai domani su come va il colloquio.»

«tuo cugino quale?» chiedo incuriosita. So che ho un conto in sospeso con il cugino che mi ha salvato con il biglietto del treno.

«Andrea, torna da Milano dove ci è rimasto gli ultimi due mesi» comunica guardando il cellulare.

«devo ancora ringraziarlo!» annuncio.

«ringraziarlo per cosa?» chiede sorpreso.

«per non aver preso la multa grazie al suo biglietto» dico ridendo e Daniel si unisce alla mia risata.
È proprio solare.
Trasmette positività, buon umore e tutto ciò mi fa stare bene.
Saluto Daniel e mi avvio a casa per preparami per il colloquio.

                               🖤

Ho ottenuto il posto di impiegata contabile in una rinomata società marittima e mi ritrovo nella stanza che Daniel mi ha offerto per tutto il tempo che voglio e festeggio con me stessa.  Sembra quasi una scena triste, ma per me non lo è. Ho imparato a stare bene con me stessa e vivermi anche le gioie, oltre ai dolori.
È un grande traguardo e sono contenta di averlo raggiunto.
Non mi serve qualcuno per festeggiare.
Non mi serve nessuno che mi compatisca.
Non mi serve nessuno che mi completi perché io sono già completa così.
Tutto questo è la mia grande conquista.
Pensavo che Luca fosse la mia metà della mela e ora ho realizzato che non mi serve un’altra metà per completarmi.
Metto la bottiglia di spumante nel frigobar e il bicchiere nel lavandino, chiudo la luce in cucina e mi avvio verso la mia stanza, ma un rumore assordante, proveniente dal portone, mi blocca. Afferro il giubbotto in pelle, metto i stivali e scendo a vedere che cosa sta succedendo.

«oh Dan beccati sta gnocca» esclama, visibilmente ubriaco, il muscoloso davanti a me.

«Mr.Muscolo forse abbiamo esagerato con la bottiglia sbagliata?» chiedo irritata e nel frattempo dietro di lui spunta Daniel.

«Daniel che succede?» chiedo preoccupata quando noto che anche lui non è lucido come al solito.

«Julia che ci fai qui?» domanda sorpreso.

«lei è Julia? In effetti cugi non è affatto male» annuncia Mr. Muscolo.

«lui è il cugino di Milano?» chiedo sorpresa.

«bella, di Milano sarai te io sono zeneise doc» afferma avvicinandosi al mio volto.

«andiamo in casa, state facendo casino e i vicini si lamenteranno» affermo avviandomi verso l’appartamento.

Entrati in casa si buttano sul divano del salotto e in un nano secondo crollano in un sonno profondo uno accanto all’altro. Li osservo e per un attimo rivivo attimi simili vissuti con Anna.
Ubriache marce a causa di litigi miei con Luca e lei con uno dei fidanzati del momento.

Già!

Mentre io facevo tira e molla con il solito lei se li cambiava come fossero calzini. E ci ritrovavamo a bere miscugli di alcol per dimenticare la rabbia che ci procuravano e a raccontarci le disavventure vissute.
Chissà questi due cosa si saranno raccontati questa sera.
Chissà chi tormenta i loro cuori e le loro menti.
Per far appello all’alcol in questo modo la risposta è una sola, il cuore.
Procuro due coperte per i ragazzi, li copro, dopodiché mi chiudo nella mia stanza.
L’ora indica l'una e cinque, entrambe le lancette sono una sopra all’altra sul numero uno.

»Flashback«
Anna mancano dieci minuti alle dieci, che facciamo?
Sul serio?

Qualcuno con la L ti sta pensando.
In che senso?
Julia, quando vedi entrambe le lancette posizionate sullo stesso numero significa che una persona con l’iniziale relativa all’ora ti sta pensando. Devi iniziare dall’una di notte che è la A.

Allora era semplice con la L poteva essere solo Luca, ma ora con la A chi sarà mai?
Allontano questi stupidi pensieri da ragazzina e mi concentro sulla giornata di domani. 
Imposto la sveglia alle sei del mattino e prego affinché riesca a svegliarmi per arrivare in tempo al mio primo giorno di lavoro.

Spazio autrice:
Eccoci qui con il secondo capitolo.
Sto pensando di impostare due aggiornamenti a settimana (mercoledì e domenica), cosa ne pensate?
E della storia cosa mi dite?
So che è troppo presto, ma se vi va fatemi sapere la vostra opinione.
Inoltre volevo ricordarvi che mi trovate su Instagram dove sarò presto attiva, questo è il mio profilo: jonida_plloci, se vi va seguitemi.

Al prossimo capitolo.

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