11.Nonostante tutto, l'amore vero trionferà sempre.

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                                                   Luglio 2010

Oggi è domenica e mi sono svegliata all’alba in quanto è il mio compleanno. Ieri ho dovuto lavorare, anche se normalmente il sabato non lavoro, mi è toccato in quanto avevamo una scadenza importantissima e Lorenzo mi ha chiesto se potevo aiutarlo.

Ovviamente ho discusso con Andrea che ha interpretato la situazione a modo suo: “vai a lavorare di sabato per passare la giornata con Lorenzo, invece di stare con me” ha detto prima di chiudere la telefonata e non farsi più sentire.

Ci è rimasto molto male e mi dispiace, ma non posso trascurare il mio lavoro per i suoi sbalzi d’umore. Mi domando spesso cosa è che lo turba così tanto, passa in un nano secondo dai momenti dolci, pieni d’amore, a quelli di gelosia senza senso.
Non so se si ricorderà che è il mio compleanno, ma non importa. Non ho intenzione di rovinarmi questa giornata per il suo comportamento impulsivo. In compenso Giada mi ha raccomandata di farmi trovare prontissima per le cinque del pomeriggio. Almeno lei non si è dimenticata il mio compleanno.
Dopo aver passato la mattinata a rilassarmi ascoltando la mia musica preferita nel pomeriggio mi sono preparata per la serata con Giada. Ha detto che mi porta a cena fuori dato che il mio fidanzato sembra essersi dimenticato di me.

All’ora indicata sono pronta sotto il portone. Avrei voluto mettermi qualcosa di colorato, ma il mio umore, a causa di Andrea, ha deciso per un abito nero.

«quanto sei figa Julia?» domanda Giada fermando l’auto davanti al portone.

«mai quanto te, dove andiamo?»

«andiamo a mangiare qualcosa e poi torniamo a casa, con due vaschette di gelato che consumeremo guardando uno di quei film strappalacrime che a te piacciono da morire. Va bene?» annuncia in tono serio.

«va benissimo» rispondo associandomi alla sua serietà.

Ci fermiamo al semaforo e lei si volta a osservarmi.

«ho qualcosa che non va?» chiedo e in risposta ricevo una grossa risata.

«Giada stai bene?»

«Juli scherzavo, ti pare che ci chiudiamo in casa il giorno del tuo compleanno?»

«non dire Juli, per favore.»

«Julia daiii…  ora non mi dire che Andrea ha l’esclusiva del diminutivo del tuo nome.»

Lo so, so benissimo che non è così però adoro quando mi chiama Juli. Ha iniziato a farlo improvvisamente e lo trovo dolcissimo ogni volta che pronuncia Juli.

«siamo arrivate» comunica Giada scendendo dall’auto.

Esco dal mezzo e mi sembra un’area abbandonata.

«cosa facciamo qui?» domando guardandomi intorno in cerca di un bar o ristorante.

Lei mi trascina per il braccio e ci fermiamo davanti a una porta che spalanca e davanti a noi appare una sala buia.
Non capisco dove siamo finite. Avanziamo all’interno e improvvisamente si accendono le luci e un rumore di applausi ci circonda.

«sorpresa!!!» urlano all’unisono tutte le persone presenti.

Mi guardo intorno e noto i volti famigliari di amici, colleghi e parenti. Volti che fa piacere vedere e rivedere, ma non trovo quel faccino che mi manca già tanto.
Vorrei condividere questa giornata con lui.

«cerchi qualcuno?» chiede Giada avvicinandosi al mio orecchio.

«nessuno» dico andando incontro al banco delle bevande dove recupero un bicchiere di champagne.
Sarà meglio ubriacarsi almeno sento meno le fitte al cuore.
Le luci della sala iniziano ad abbassarsi e le note musicali si diffondono nell’ambiente.
Inizia ad entrare in scena l’ultima persona che mi sarei aspettata, Max Pezzali avanza in questo palcoscenico improvvisato e sta cantando la nostra canzone preferita, mia e di Andrea.

Eccoti sai ti stavo proprio aspettando
Ero qui ti aspettavo da tanto tempo
Tanto che stavo per andarmene
E invece ho fatto bene

Si sposta indicando un altro soggetto che sta avanzando sul palcoscenico e canta il seguito della canzone:
Sei il primo mio pensiero che
Al mattino mi sveglia
L'ultimo desiderio che
La notte mi culla
Sei la ragione più profonda
Di ogni mio gesto
La storia più incredibile
Che conosco
Conosco

Raggiunge Max e punta lo sguardo su di me che tengo le mani sul cuore per l’emozione.

Andrea è sul palcoscenico e sta cantando “Eccoti” con Max Pezzali per me.
Ci scambiamo sguardi pieni d’amore. Siamo due calamite, per quanto proviamo a staccarci ci riattacchiamo più forti di prima.

Il pezzo finisce e lui corre verso me per avvolgermi in un abbraccio.

«buon compleanno amore mio» grida mentre mi fa fare una giravolta.
«e scusa per la scenata di gelosia, ma almeno avresti apprezzato di più questa serata».

Lo osservo con lo sguardo serio.
«sei arrabbiata?» chiede preoccupato.

«dimmelo tu Andrea!»

«mi dispiace amore.. Sai che mi basta poco per perdere la lucidità ma poi basta altrettanto per superare il momento»

Punta i suoi occhi dolci su di me: «dai Juli.. Perdonami!» comunica con le mani in segno di preghiera.

Avvolgo le braccia al suo collo e gli sussurro all’orecchio: «come devo fare con te?»

«ti amo piccola!»
«..è l’amore che provo per te che crea queste insicurezze in me. La paura di perderti si impossessa dei miei pensieri ogni volta che percepisco una situazione pericolosa.»

Aumento la stretta intorno a lui come per rassicurarlo che io ci sarò sempre per lui.
È parte di me e lo sarà per sempre.
Vorrei aiutarlo a superare questo limite che lo blocca, che lo porta a vivere la nostra storia a metà, lo frena quando dovrebbe lanciarsi nel vuoto e prendere ciò che il nostro amore gli offre senza barriere. Solo allora sarà realmente e pienamente felice. Probabilmente ci sarà qualcosa che lo ha traumatizzato tanto a vivere tutto con diffidenza, con l’ansia che la freccia alle spalle possa arrivare da un momento all’altro. Qualcosa che io non so e che lui non racconta. Qualcosa che vorrei scoprire ma con lui è impossibile. Però lo amo anche io e nonostante tutto, nonostante i suoi sbalzi d’umore, nonostante le scenate di gelosia, nonostante le litigate senza senso io lo amo e non posso farne a meno. Non posso vivere senza lui, il mio magnete preferito.
«ti amo anch’io Andrea e non immagini quanto» dico lasciandogli una scia di baci sul collo.

Spazio autrice:
Siamo arrivati al capitolo 11.
Grazie per le letture, stelline e commenti che lasciate a ogni capitolo.
Grazieeee!!!

Al prossimo capitolo.


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